La Parola nel tempo della distanza
ย PASSAVA E RESTAVA, IN OGNI MANO
Gv 6,1-15
Cโรจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโorzo e due pesci…
Ma che cosโรจ per tanta gente?
Assoluta sproporzione tra i problemi del mondo e ciรฒ che il singolo puรฒ fare. Eppure quel ragazzo ha capito, nessuno gli chiede nulla e lui ha giร messo tutto a disposizione. Lโinizio di soluzione della fame del mondo ha nome condivisione, spezzare il mio pane perchรฉ diventi il nostro pane.
Come avvengano certi miracoli non lo sapremo mai. Ci sono e basta. Ci sono, quando a vincere รจ la legge della generositร . Poco pane condiviso tra tutti รจ misteriosamente sufficiente; molto pane tenuto stretto per me fa nascere miseria e fame.
E Gesรน, non appena gli riferiscono lo slancio di quel ragazzo, dร avvio alla festa: Fateli sedere! Adesso sรฌ che รจ possibile affrontare il problema. โNel mondo cโรจ pane sufficiente per la fame di tutti, ma insufficiente per lโaviditร di pochiโ (Gandhi).
Il Vangelo neppure parla di moltiplicazione ma di distribuzione, di un pane che non finisce. E mentre lo distribuivano, il pane non veniva a mancare; E MENTRE PASSAVA DI MANO IN MANO, RESTAVA IN OGNI MANO.
Gesรน prese i pani, rese grazie, li diede.
Tre verbi benedetti: ringraziare per ciรฒ che hai, prenderne e donare. Noi non siamo i padroni delle cose. Se ci consideriamo tali, profaniamo le cose: lโaria, lโacqua, la terra, il pane, niente รจ davvero nostro: รจ dono, regalo che viene da prima di noi e va oltre noi.
E mentre ci attraversa, chiede cura e attenzione, come il pane del miracolo (โraccogliete i pezzi avanzati perchรฉ nulla vada perduto…โ), le cose hanno una sacralitร , cโรจ una santitร perfino nella materia, perfino nelle briciole della materia: niente deve andare perduto.
Che diritto hanno i cinquemila di avere pane e pesce?
Nessuno. Lโunico loro diritto รจ la fame.
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Sono a posto? Quegli uomini e donne, migliaia, sono tutti a posto moralmente, sono buoni, sono degni?
Domanda che nasce dal nostro cuore fariseo, ma che non tocca Gesรน: il suo primo sguardo non si posa mai sul peccato delle persone, ma sempre sul bisogno da placare, sempre sulla sofferenza da alleviare, sulla solitudine da stringere in un abbraccio.
