
Noi sappiamo come Giovanni usa moltoย la simbologia del contrasto: luce-tenebre, giorno-notte, spirito-carne… per sottolineare alcuni elementi non solo psicologici ma anche spirituali.ย Anche nel prologo al suo Vangelo troviamo espressamente la lotta tra le tenebre e la luce che รจ da esse rifiutata. Vi potrebbe essere tuttavia un rimando al fatto che la notte era considerata dai rabbini il tempo piรน opportuno per dedicarsi allo studio della Thorร h. In fin dei conti si vuole dire cheย Nicodemo non ha fatto ancora nessuna scelta.ย
Non si รจ posto dinanzi ad unโalternativa. Egli vuole anzitutto capire. Vuole vedere se รจ possibile conciliare un dialogo con Gesรน pur non compromettendosi e sblilanciandosi pubblicamente. Non si mai…: “Rabbi, sappiamo che…”. ben diverso fu l’atteggiamento di Zaccheo. Nicodemo รจ ancora troppo preoccupato di sรฉ, รจ soprattutto attento alle sue domande: vuole avere prima delle certezze. Si avvicina sรฌ, ma di notte… In un certo senso Gesรน lo aggredisce. Gesรน comprende che il dialogo con Nicodemo รจ possibile solo nella misura in cui egli si lascerร scalfire le sue certezze teologiche. Ancora una volta Gesรน non rifiuta un incontro ambiguo: รจ venuto per tutti perchรฉ tutti siano salvi.
Usa gli stessi strumenti di Nicodemo: lo invita a guardare, a vedere. Ogni volta che ascoltiamo il Vangelo siamo posti a dialogare con Gesรน, che cerca spazio nei ragionamenti e nelle certezze che abbiamo per indicarci cammini nuovi e piรน veri.
P. Arturo MCCJ
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Un luogo dove ascoltare ed approfondire la Parola con l’apporto di P. Arturo, missionario comboniano ?? ???????????, teologo biblista. Se vuoi comunicarti con loro, scrivici a paturodavar @ gmail.com BUON CAMMINO!!!
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