Mi piace pensare a questo Vangelo come a una cronaca della preghiera piรน profonda. Non solo per le lacrime, benchรฉ esse ci aiutino a far cadere la corazza di cui ci rivestiamo anche davanti al Signore stesso, ma anche per il fatto che Maria di Mร gdala dialoga, esprimendo ciรฒ che si porta dentro.
Tante volte ci rivolgiamo a Dio chiedendoGli qualcosa, ma quante volte dialoghiamo con Lui? A volte ci sarebbe solo bisogno di dirGli ciรฒ che ci portiamo dentro. Non perchรฉ Egli non lo veda, ma perchรฉ serve a noi per farGli spazio, per fare veramente esperienza della Pasqua.
Siamo arrabbiati con qualcuno, magari con Dio stesso? Diciamoglielo. Qualcosa ci fa soffrire o ci sentiamo disorientati davanti a un fatto che stiamo vivendo? Diciamoglielo. E quando avremo finito le parole, non ci sarร il nulla.
Anche noi, come Maria di Mร gdala, ci sentiremo chiamati per nome e potremo annunciare di averlo visto, di aver fatto esperienza del Suo Amore. Anche noi potremo annunciare che รจ veramente risorto.
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