L’Annunciazione: “E l’angelo partรฌ da lei”
Oggi, nella festa dell’Annunciazione, ponderiamo l’ultima frase del racconto di Luca: “E l’angelo partรฌ da lei.” Il grande momento dellโ incontro con il messaggero di Dio, in cui tutta la vita cambia, passa, e Maria resta sola con un compito che in realtร supera ogni capacitร umana.
Non piรน angeli in giro … Lei deve continuare un viaggio che atraverserร molti punti oscuri, cominciando dalla confusione di Giuseppe davanti alla sua della gravidanza, oltre il momento in cui i parenti dichiarano Gesรน “alienato” (cfr Mc 3,21; Gv 10,20), fino alla notte della croce. In queste situazioni, quante volte sarร spesso tornata interiormente Maria al momento in cui l’angelo di Dio gli aveva parlato! Quante volte avrร sentito e meditato quel saluto: “Ave, piena di grazia”, e sulla parola rassicurante: “Non temere”.
LโAngelo se ne va, la missione resta, e con essa matura la vicinanza interiore di Dio, lโintimo veder e toccare la sua vicinanza.
Gesรน ancora non nato illumina la vita nel grembo materno
Oggi il Sรฌ di Maria apre la porta a un lungo cammino: quello del Figlio di Dio tra di noi. Questo evento cambia radicalmente l’ esistenza umana: il Signore prende la nostra vita e la eleva all’ordine soprannaturale. โGesรน ancora non natoโ illumina la vita della persona anche nel grembo di sua madre, si apre una nuova prospettiva per prendere in considerazione l’ origine e lo sviluppo della vita.
Tenerezza, speranza, pazienza, senza questi tre atteggiamenti non si puรฒ rispettare la vita del bimbo che sta per nascere. La tenerezza ci impegna, la speranza ci lancia verso il futuro, la pazienza accompagna la nostra attesa nel noioso passo dei giorni. Quando questi atteggiamenti non sono presenti, allora il bambino diventa un โoggettoโ, lontano da suo padre e sua madre, e spesso โqualcosaโ che infastidisce, qualcuno intruso nella vita degli adulti.
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Dal grembo di sua madre, Gesรน accetta tutti i rischi dellโegoismo. Chiediamo a Maria tenerezza, speranza e pazienza per salvaguardare la vita umana.
Il commento รจ tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net
