โBisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finchรฉ รจ giorno; poi viene la notte, quando nessuno puรฒ agire. Finchรฉ io sono nel mondo, sono la luce del mondoโ
Mi ha colpito questo passo di questo ricchissimo Vangelo di oggi. Non sembra che Gesรน parli di questo tempo che stiamo vivendo, in cui pare sia notte e in cui siamo costretti a morire a noi stessi, alle nostre abitudini? Prima era giorno e si sa, con la luce ci sentiamo tutti un poโ piรน forti, sicuri. Pensiamo di vedere, di sapere, di conoscere.
Invece adesso, questo virus ci ha portato via tutte le nostre certezze e di colpo non ci vediamo piรน cosรฌ potenti. Questo รจ il tempo in cui cercare la Luce vera, quella che โillumina ogni uomoโ, che ci fa rinascere a vita nuova, come accade al cieco e come accadde a noi il giorno del nostro Battesimo. Fosse questa รจ lโoccasione di recuperare ciรฒ che ci siamo persi nel cammino, di abbandonare tutte quelle logiche, quei desideri, quei deliri di onnipotenza che ci hanno guidato fino ad oggi.
Quanto sarebbe bello fare lโesperienza del cieco nato, cioรจ tornare alle nostre vite di sempre come creature nuove, che vedono chiaramente, che vedono ciรฒ che conta. Sembra essere giร notte, ma non รจ cosรฌ. La Luce รจ qui, tra noi, nelle nostre case, in attesa di irrompere nei nostri cuori e illuminarli in ogni angolo. Cerchiamo la Luce vera adesso, per poterla portare fuori quando tutto questo sarร finito.
Donaci di vedere, Signore. Donaci di saperti riconoscere nel segreto delle nostre case, per poi poterti riconoscere nel volto dei fratelli che riabbracceremo. Preghiamo, oltre che per le vittime di questi giorni e i loro familiari, anche per chi attendeva il Battesimo a Pasqua e ora dovrร aspettare ancora, affinchรฉ quella decisione e quel desiderio della Luce vera non vengano meno.
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