Lโepisodio della trasfigurazione รจ comune a tutti e tre i vangeli sinottici. Questi sono anche concordi nel riportare la sequenza degli episodi che precedono il racconto, e cioรจ la confessione di Pietro a Cesarea (cfr. 16,1-20) e il primo annuncio della passione, morte e risurrezione (cfr. 16,21-23). ร in relazione a questi eventi giร accaduti che bisognerร interpretare quanto avvieneย dopoย (17,1) sul monte, e in relazione a quelli che non hanno ancora avuto luogo, ma che vengono anticipati dalle parole di Gesรน. La collocazione piรน probabile della trasfigurazione รจ dunqueย primaย della passione e morte di Gesรน, anche se da tempo alcuni hanno ipotizzato che โ per la forma del racconto dove alcuni elementi rassomigliano alle manifestazioni del Risorto โ si trattasse di un racconto post-pasquale ricollocato poi a questo punto per una qualche ragione (vedi, per una situazione simile, lโallusione al Risorto in 14,22-36). Tra lโaltro, anche per il fatto che dopo lโepisodio della trasfigurazione รจ narrato quasi subito il secondo annuncio della passione (cfr. 17,22-23), la logica di tutta questa sequenza รจ chiara: ai discepoli il Padre vuole mostrare (ยซfu trasformatoยป, al passivo: 17,2) la gloria del suo figlio Gesรน (cfr. 2Pt 1,17: ยซPoichรฉ egli ricevette onore e gloria da Dio Padre quando, da parte di quella stessa gloria sublime, gli fu rivolta una voce che diceva: โIl Figlio mio, lโamato, รจ costuiโยป). Ciรฒ deve accadere prima che, a causa degli eventi che da lรฌ a poco precipiteranno, si mostri non piรน il suo volto โtrasfiguratoโ, ma quello โsfiguratoโ del crocifisso.
Ora non si ha piรน a che fare con la reazione scomposta di Pietro (cfr. 16,22) o dei discepoli (cfr. 17,23b; 20,20-23) allโannuncio dellโimminente sofferenza del Messia: abbiamo qui invece la reazioneย di Dioย allโincredulitร di Pietro. Non solo perรฒ i discepoli devono prepararsi alla passione del loro maestro, anche Gesรน ha bisogno di istruzioni per intraprendere il โsuoโย esodoย (come specificherร Luca in 9,31): Mosรจ aveva condotto gli ebrei fuori dallโEgitto, Elia aveva ripercorso i suoi passi, e ora il Messia, aiutato da coloro che hanno vissuto unโesperienza analoga di sofferenza e liberazione, potrร andare deciso verso Gerusalemme.
Il volto e la veste. Nellโorganizzare la scena, Matteo si distingue dagli altri vangeli per alcuni elementi peculiari, alcuni dei quali si spiegano a partire dalla tradizione rabbinica. Il voltoย di Gesรน รจ paragonabile a quello trasfigurato di Mosรจ sul Sinai, che scendeva dal monte senza sapere che la pelle del suo viso era raggiante (Es 34,29-35), e che perรฒ doveva tenere velato. Qui perรฒ cโรจ una differenza rispetto a Mosรจ: mentre la realtร piรน profonda di Gesรน รจ โvelataโ per tutto il vangelo, questa รจ lโunica volta che quel velo รจ, per un breve tempo, tolto, e qualcosa della sua gloria trascendente รจ visibile ai discepoli. Il dettaglio delย vestito luminosoย di Gesรน รจ ancor piรน interessante, perchรฉ per Matteo esso non รจ semplicemente โ come per Mc 9,3 โ bianco in modo straordinario: nel primo vangelo le vesti di Gesรน sono ยซcome la luceยป (17,2). Lโidea potrebbe rievocare la visione del libro del profeta Daniele, quando appare un vegliardo la cui veste ยซera bianca come neveยป (Dn 7,9), ma forse si puรฒ andare oltre, e arrivare fino al libro della Genesi. Nelle fonti giudaiche antiche si legge che la prima conseguenza della caduta di Adamo ed Eva fu che divennero nudi.
I loro corpi, nel loro stato originario, non erano โnudiโ, ma avvolti da una nube di gloria o di un manto di luce; appena violato il comando di Dio questa veste cadde, ed essi provarono vergogna. Giocando sul fatto che in ebraico ยซpelleยป e ยซluceยป si scrivono quasi allo stesso modo, lโinterpretazione rabbinica attestata giร nei Targumim (Targum di Gerusalemme [Pseudo Gionata]ย Gen 3,7.21) sembra insistere sulla relazione tra lโuomo e la donna, che ยซdovevano essere trasparenti lโuno allโaltro. Questa trasparenza doveva essere fonte di gioia e di luce. Dopo il peccato, persero questo vestito di luce che si trasformรฒ in pelle. Adamo ed Eva conobbero la sensualitร , la volontร di dominarsi lโun lโaltro e di trarre gioia lโuno dallโaltro. Il loro itinerario spirituale consisterร cosรฌ nel ritrovare la luce nonostante la sensualitร . Lโuomo si troverร a combattere una tensione interiore. Questa lotta รจ perรฒ illuminata dalla speranza messianica. Il Messia, quando verrร โ affermano le fonti rabbiniche โ riporterร il vestito di luce di Adamoยป (F. Manns). Queste suggestive interpretazioni chiariscono il dettaglio dellโabito di luce di Gesรน โ bianco, appunto, ma luminoso โ e riportano il lettore competente alla scena del giardino, dove la trasparenza non รจ solo nella relazione uomo-donna, ma una possibilitร di incontro anche con Dio: Gesรน รจ anche in questo senso il suo โfiglioโ amato (cfr. 17,5), perchรฉ nella sua immagine gloriosa รจ presente ogni creatura umana, amata da Dio. Lโespressione ยซil figlio amatoยป, cosรฌ carica di richiami biblici (alla storia di Isacco, ยซfiglio amatoยป, di Gen 22,2, e a quella del popolo di Israele, ยซfiglioยป per eccellenza di Yhwh), probabilmente rimanda cosรฌ anche al primo Adamo, al quale Gesรน trasfigurato ha fatto ritrovare la sua originaria trasparenza.
Mosรจ ed Elia. Molti interpreti si sono chiesti che cosa significasse la presenza di questi due uomini sul monte. Se per alcuni essi rappresenterebbero laย Torร ย e i Profeti, altri giustamente criticano questa soluzione, e ultimamente รจ stata avanzata lโipotesi che essi piuttosto siano importanti per quanto Gesรน sta vivendo nel momento in cui sale su quella montagna. Mosรจ ed Elia hanno vissuto eventi paragonabili alla reazione di Pietro allโannuncio della passione di Gesรน, che ha avuto luogo pochi giorni addietro, ma รจ stato narrato appena sopra (cfr. 16,21-23). Lโanalogia tra gli eventi รจ data dal fatto che al modo in cui Gesรน interpreta il rifiuto di Pietro (come una nuova tentazione, analoga a quelle allโinizio del suo ministero, perchรฉ Pietro รจ come Satana: cfr. 16,23), cosรฌ Mosรจ provรฒ lโesperienza del vitello dโoro ed Elia quella della fuga verso lโOreb. Questi due fatti ebbero luogo proprio su un monte, dopo un fallimento del popolo di Israele che aveva, nel primo caso, costruito un idolo e, nel secondo, sostenuto i sacerdoti di Baal contro cui Elia doveva lottare. A fronte di queste due delusioni, sia Mosรจ sia Elia chiedono a Dio di morire (cfr. Es 32,32; 1Re 19,4), ma โ come risposta โ a tutti e due รจ concessa la visione di Dio. Mosรจ, spaventato, perรฒ, si nasconde nella rupe (Es 33,21-22), ed Elia si copre il volto (1Re 19,13). Mentre loro non vedono Dio, ora stanno davanti a Gesรน, nella sua gloria, e non si velano piรน il volto: non hanno piรน paura di lui, perchรฉ ยซGesรน, il โfiglio amatoโ del Padre (cfr. Mt 17,5; Mc 9,7), โlโelettoโ (Lc 9,35), รจ egli stesso la visibilitร del Padre: โChi ha visto me, ha visto il Padreโ (Gv 14,9). In lui Mosรจ ed Elia si incontrano, vedono Gesรน nella gloria, e gli portano il loro conforto. Al termine, il Padre conferma ai tre discepoli, Pietro incluso, la strada che Gesรน dovrร intraprendereยป (Maurice Gilbert).
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Pietro e le capanne. La trasfigurazione dunque non รจ solo un momento di consolazione per Gesรน, che viene rafforzato nel proposito โ appena comunicato ai suoi โ di dover salire a Gerusalemme: รจ un insegnamento per gli apostoli, in primo luogo Pietro, colui che piรน ne ha bisogno, perchรฉ non ha capito la logica di Dio e segue solo quella ยซdegli uominiยป (16,23). Il primo dei discepoli, perรฒ, nemmeno ora mostra di capire e pensa di poter rimanere sul monte pur di non andare a Gerusalemme; la voce di Dio allora viene a istruire lui e gli altri: ยซAscoltateloยป (17,5).
