don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del Giorno – 4 Marzo 2020 – Lc 11, 29-32

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<<Questa generazione รจ una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarร  dato nessun segno fuorchรฉ il segno di Giona>>.

La ricerca dei segni รจ la grande scusa che usiamo per proteggerci dai cambiamenti. Infatti molto spesso cerchiamo segni perchรฉ vogliamo essere convinti a vivere diversamente da un argomento incontrovertibile che non lasci spazio a fraintendimenti e che in un certo senso ci costringa a scegliere il bene. Ma il bene non ci costringe mai.

Se scegliessimo il bene perchรฉ costretti allora ciรฒ non sarebbe piรน un bene. Di conseguenza aspettare il giorno in cui un chiaro segno ci costringa a fare la cosa giusta รจ in un certo senso voler tentare Dio. Ecco perchรฉ Gesรน nel Vangelo di oggi dice che a questa generazione sarร  dato solo il segno di Giona il profeta: <<Poichรฉ come Giona fu un segno per quelli di Nรฌnive, cosรฌ anche il Figlio dell’uomo lo sarร  per questa generazione>>.

Perchรฉ Gesรน fa un chiaro riferimento a Giona? La maggior parte dei teologi dice che si riferisce al segno della resurrezione dopo essere stato chiuso nel sepolcro, esattamente come Giona rimase chiuso per tre giorni nel ventre della balena prima di essere riportato in riva. Eppure, penso che dietro questo segno sia nascosta una lezione ancora piรน significativa.

Giona, una volta che si arrende alla volontร  di Dio, e si reca a Ninive per cercare di convertirla, usa come unico argomento la sua parola e il suo percorrere la cittร  chiedendo semplicemente di smettere di vivere cosรฌ altrimenti la conseguenza sarebbe stata la distruzione. Questo profeta non compie nessun segno straordinario, nessun effetto speciale.

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Eppure, gli abitanti di Ninive mettono in gioco la loro libertร  e decidono di cambiare vita. Sono le decisioni che prendiamo davanti alle grandi provocazioni che Dio ci manda ad essere il vero cambiamento che stiamo cercando. Aspettare il sensazionale per cambiare la vita รจ solo un modo per dire che non vogliamo in realtร  prendere nessuna decisione che conta.

Se รจ bastata la parola di Giona a far cambiare la vita dei niniviti, cosa aspettiamo noi a cambiare la nostra dopo aver incontrato la parola di Gesรน?

Commento di don Luigi Maria Epicoco al Vangelo di Lc 11, 29-32.

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IL VANGELO DEL GIORNO

A questa generazione non sarร  dato che il segno di Giona.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 11, 29-32 In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesรน cominciรฒ a dire: ยซQuesta generazione รจ una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarร  dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poichรฉ, come Giona fu un segno per quelli di Nรฌnive, cosรฌ anche il Figlio dell’uomo lo sarร  per questa generazione. Nelย giorno delย giudizio, la regina del Sud si alzerร  contro gli uomini di questa generazione e li condannerร , perchรฉ ella venne dagli estremi confiniย della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grandeย di Salomone. Nel giorno del ย giudizio, gli abitanti di Nรฌnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perchรฉ essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grandeย di Gionaยป. Parola del Signore

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