don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del Giorno – 28 Febbraio 2020

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ยซPerchรฉ, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?ยป. La questione del digiuno credo che sia tra le cose piรน decisive per la vita del nostro cristianesimo attuale.

In un mondo come il nostro che ha paura “della mancanza” e passa il tempo a riempire i vuoti, la testimonianza cristiana consiste proprio nel rendere possibile il vuoto, la mancanza, la fame. Solo quando si ha la libertร  di abitare la fame, la mancanza, il vuoto senza sentirsi costretti a riempirli con qualunque cosa allora ci si puรฒ considerare abbastanza liberi da capire anche la voce di Dio che ci parla.

Al contrario noi abbiamo lasciato nel dimenticatoio il digiuno, relegandolo a qualche pratica di benessere in vista dell’estate o a una reminiscenza bigotta da chiudere in qualche umido cassetto di sagrestia. Peggio ancora rischiamo come i discepoli di Giovanni di considerare il digiuno uno dei tanti schemi religiosi da vivere senza nemmeno ricordarci piรน per che cosa dovrebbe valerne la pena. Gesรน lo spiega con un’immagine suggestiva: <<Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo รจ con loro? Verranno perรฒ i giorni quando lo sposo sarร  loro tolto e allora digiuneranno>>.

Gesรน, in pratica, sta dicendo loro che il digiuno ha senso solo dentro una relazione e non come gara con noi stessi per testare quanto siamo bravi. Solo in una fede come relazione la pratica religiosa assume significato. Senza una relazione la pratica religiosa รจ solo un modo per dimostrare qualcosa a noi stessi, agli altri e a Dio.

Ma la fede non รจ dimostrare, la fede รจ diventare. In questo senso la mentalitร  farisaica si scontra continuamente con l’insegnamento di Gesรน. Essa sembra aver dimenticato quasi completamente la logica della relazione per convincersi che ciรฒ che conta รจ la semplice fedeltร  ai precetti.

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Ma nessuno, a lungo andare, accetterebbe di fare una fatica se non se ne ricordasse anche un motivo valido per cui ne valga davvero la pena. E di solito i motivi validi sono sempre qualcuno, mai qualcosa.

Commento di don Luigi Maria Epicoco al Vangelo di Mt 9, 14-15.

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IL VANGELO DEL GIORNO

Quando lo sposo sarร  loro tolto, allora digiuneranno.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9, 14-15 In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน i discepoli di Giovanni e gli dissero: ยซPerchรฉ noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?ยป. E Gesรน disse loro: ยซPossono forse gli invitati a nozze essere in lutto finchรฉ lo sposo รจ con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarร  loro tolto, e allora digiunerannoยป. Parola del Signore

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