mons. Vincenzo Paglia – Commento al Vangelo del 1 Marzo 2020

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mons. Vincenzo Paglia

Mercoledรฌ abbiamo iniziato la Quaresima. Sono i quaranta giorni di preparazione per la Pasqua. Per quaranta giorni Gesรน โ€œfu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavoloโ€. In questo tempo anche noi siamo come condotti nel deserto delle nostre cittร  per lottare contro ogni divisione ed inimicizia. E la lotta inizia dal cuore di ciascuno di noi. รˆ di qui infatti che parte il cambiamento del mondo: dal cuore di ciascuno di noi. Cambiare infatti significa imparare a volere bene da colui che รจ il maestro dellโ€™amore.

La Quaresima รจ un tempo opportuno per ritrovare il cuore e poter quindi amare come Gesรน ha amato. Il Signore ce lo chiede perchรฉ sa bene che la felicitร  e la salvezza dipendono dallโ€™amore. Egli vuole che la nostra vita sia gioiosa, bella, piena di fratelli e di sorelle, non noiosa, indurita o triste, che si esaurisce in sรฉ, che obbedisce alla terribile legge dellโ€™amore per sรฉ. Dobbiamo chiederci se noi non siamo poveri di amore, se non siamo freddi, paurosi, aggressivi, infedeli, incostanti, pieni di rancori, comandati dallโ€™orgoglio istintivo. E dobbiamo interrogarci se il nostro cuore non si riempie troppo facilmente di paure e inimicizie, di diffidenze e ostilitร . Vivendo in questo modo ricadiamo immancabilmente nella tristezza di una vita solitudinaria.

Lโ€™uomo, chโ€™era polvere, divenne un essere vivente quando il Signore Iddio cosรฌ la Scrittura soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita; e fu lo stesso Signore a collocare lโ€™uomo nel giardino che aveva piantato. Questa era la volontร  del Signore sulla vita degli uomini: che tutti abitassero in un giardino fiorito. Ma lโ€™uomo non volle ascoltare la Parola di Dio, preferendo quella subdola ed allettante del serpente. Lโ€™uomo perse quel giardino e abitรฒ in un deserto, come ci racconta il libro della Genesi. Il giardino della vita si trasforma in deserto quando lโ€™uomo preferisce ascoltare altre voci rispetto a quella di Dio.

Il mondo, le nostre cittร , i nostri cuori, sono spesso simili al deserto perchรฉ preferiamo ascoltare le suggestioni del serpente piuttosto che la Parola di Dio. La conseguenza รจ trovarsi nudi di affetto, nudi di amicizia, nudi di dignitร , nudi di senso della vita. Ed anche gli uni contro gli altri, come fecero Eva e Adamo i quali si accusarono a vicenda perchรฉ ciascuno voleva salvare se stesso. Quando non si ascolta il Signore, anche i piรน intimi diventano nemici tra loro. E la vita diventa un deserto dominato dallโ€™antico tentatore, che continua indisturbato a spingere gli uomini ad ascoltare se stessi piรน che il Signore, ad accusarsi a vicenda piuttosto che a volersi bene. Insomma, nel deserto di questo mondo la ricerca del proprio interesse diviene la suprema legge.

Gesรน รจ venuto in questo deserto per non abbandonarci, per mostrarci fin dove arriva il suo amore. Qui egli, come noi, si sottomette alle tentazioni. Il Vangelo ne elenca tre, di cui la prima รจ quella del pane. Essa arriva al momento propizio, quando Gesรน, dopo quaranta giorni di digiuno, รจ stremato dalla fame. Vi possiamo leggere la tentazione di soddisfare solo se stessi, di pensare solo al proprio benessere. Gesรน, indebolito dal digiuno, ha motivi piรน che plausibili per cedere alle insinuazioni del tentatore. Ma risponde con lโ€™unica vera forza dellโ€™uomo, quella della Parola di Dio: โ€œNon di solo pane vivrร  lโ€™uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioโ€ (Mt 4,4).

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Poi il diavolo porta Gesรน sul pinnacolo del tempio e lo sfida: โ€œButtati giรน! Ci saranno certo gli angeli di Dio a proteggertiโ€. รˆ la tentazione del protagonista che non vede altro che se stesso, e pretende che ogni cosa sia centrata su di lui, che tutti, anche gli angeli, girino attorno a lui. E infine cโ€™รจ la tentazione del potere: โ€œTutto puรฒ essere tuoโ€, dice il diavolo a Gesรน mentre da un monte gli mostra lโ€™estensione della terra. Ma Gesรน proclama la sua libertร  dal potere affermando che ci si prostra solo davanti a Dio. โ€œSta scritto infatti: il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo rendi cultoโ€.

Quante volte si รจ creduto di poter usare le cose, finendone poi schiavi! Nel deserto, dominato dalle parole subdole dellโ€™antico tentatore, Gesรน riafferma ogni volta: โ€œSta scrittoโ€. รˆ con il Vangelo, continuamente riproposto, che Gesรน sconfigge le tentazioni e allontana il diavolo: โ€œVattene, Satana!โ€. E quel deserto si trasforma in un giardino di vita. Gesรน non รจ piรน solo e abbandonato alla fame e allโ€™ariditร . Giungono gli angeli, si accostano a lui e lo servono.

Fonte

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Letture della Domenica
I DOMENICA DI QUARESIMA โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gรจnesi
Gen 2,7-9; 3,1-7

Il Signore Dio plasmรฒ l’uomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantรฒ un giardino in Eden, a oriente, e vi collocรฒ l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il piรน astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: ยซรˆ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?ยป. Rispose la donna al serpente: ยซDei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morireteยป. Ma il serpente disse alla donna: ยซNon morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il maleยป. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 50 (51)

R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Sรฌ, le mie iniquitร  io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che รจ male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.

Seconda Lettura

Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,12-19

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non puรฒ essere imputato quando manca la Legge, la morte regnรฒ da Adamo fino a Mosรจ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale รจ figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non รจ come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di piรน la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesรน Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non รจ come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed รจ per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed รจ per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร  vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. Parola di Dio.

Forma breve:

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 12.17-19

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร  vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio

Vangelo

Gesรน digiuna per quaranta giorni nel deserto ed รจ tentato.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4, 1-11

In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: Non di solo pane vivrร  l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioยป. Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร  santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร  ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuoยป. Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoยป. Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore

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