GIUSTIFICATI DA CRISTO PER GIUSTIFICARE OGNI FRATELLO NELL’AMORE CHE CI HA ACCOLTO QUANDO ERAVAMO SUOI NEMICI
Con il brano di questa domenica entriamo nel cuore del Discorso della Montagna, il cuore di Dio. Qui il Padre ci ha pensato con struggente tenerezza, chiamandoci allโesistenza in un battito dโamore. Ogni fibra del nostro spirito e ciascun millimetro della nostra carne รจ stato creato in questa Parola: lโamore รจ in ogni nostra cellula, nelle pupille come nei polpastrelli, nei muscoli come nel cervello.
Quel giorno sulla splendida erta del Monte Korazim, di fronte al Mare di Galilea, Gesรน dava voce al Mistero nel quale siamo stati creati. Un prodigio di โperfezioneโ, un ingranaggio fatto di carne e spirito plasmato per schiudere in terra una finestra sul Cielo.
Sappiamo come poi sia andata, lโinvidia del demonio e il peccato che ci ha graffiato il cuore. Per questo Gesรน era salito su quel Monte, per annunciare a tutti il perdono di ogni peccato e la speranza di vivere amando. Quelle parole venivano dallโeternitร e planavano finalmente in terra, nella storia degli uomini che non le avevano mai viste compiute.
Con esse Gesรน annuncia che Dio ama ciascuno esattamente come รจ: il Discorso della montagna, infatti, รจ storia e cronaca diretta dellโamore fatto carne in Gesรน per ciascuno di noi. Racconta come Egli ci ami istante dopo istante descrivendo lโattitudine paziente e misericordiosa con cui ha sempre risposto ad ogni nostro peccato. E profetizza lโuomo nuovo ricreato in Lui, tu ed io liberi per amare comesiamo amati.
Quante volte Gesรน ci ha offerto โlโaltra guanciaโ mentre lo schiaffeggiavamo sulla destra, sfidandolo a duello. Per dare uno schiaffo sulla guancia destra, infatti, occorre darlo di manrovescio, nel gesto proprio della sfida a duello. Magari รจ stato ieri, quando, incapaci di accettare la stanchezza della moglie o lโira del marito, abbiamo sbattuto la porta e urlato piรน forte, chiudendo il cuore per ottenere giustizia.
Era Gesรน che sfidavamo per lavare nel sangue il tradimento che crediamo ci abbia fatto non compiendo la nostra volontร di cambiare lโaltro. E Lui ha offerto lโaltra guancia a parare il colpo, salvando ancora una volta il matrimonioโฆ
Quante volte si รจ lasciato โcitare in giudizioโ dalle nostre mormorazioni che lo hanno condannato a non contare nulla nelle decisioni. E Lui lรฌ zitto, come un agnello di fronte ai suoi tosatori, a lasciarsi condannare perchรฉ noi fossimo assolti.
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Quante โtunicheโ e quanti โmantelliโ gli abbiamo chiesto e mai restituito, gli unici beni inalienabili dei poveri, secondo la legge dellโAntico Testamento, e per questo segni della stessa vita. E giudicare un fratello come spessissimo facciamo con una superficialitร disarmante, รจ togliergli la vita, cosรฌ come la calunnia o il parlar male e lo spettegolare. E Gesรน, eccolo lasciarsi spogliare di tutto e morire nudo sulla Croce, dalla quale ha abbracciato calunniatori e calunniati per riconciliarli nel mantello della sua misericordia.
Quante volte Gesรน ha accettato lโingiustizia di โpercorrere un miglio in piรนโ, qualcosa di proibito secondo la Legge che stabiliva in meno di un miglio il limite massimo del lavoro permesso; uno sforzo sovrumano, destinato alla morte. E sulla via del Calvario quante miglia ha percorso al posto nostro, pigri nello zelo e nel compiere la volontร di Dio.
Ogni volta che siamo scappati imboscandoci, schivando le responsabilitร di coniugi, genitori, pastori, Lui era lรฌ a fare quel tratto di strada che toccava a noi, sino a morire per proteggerci da una pena che avremmo meritato. Per questo oggi ci รจ concesso di ascoltare ancora la sua Parola, mentre dovremmo essere rinchiusi in qualche prigioneโฆ
Eโ Lui che anche oggi ci โdona tutto quel chiediamoโ, senza sperarne nulla, sapendo di aver gettato la sua vita in mano a degli โingratiโ che usano della religione per aggiustarsi la vita.
Cosรฌ, istante dopo istante, ci ama Dio, innanzi tutto lasciandoci liberi, perfino di diventare suoi nemici. Lโamore, infatti, รจ prima di tutto libertร . Ma quella vera, che rischia tutto, anche di perdere lโamato. Per questo lโamore รจ anche dolore, chiodi e aceto e Croce, altro che sentimentoโฆ Se lasci davvero libera la persona amata sai che potrebbe tradirti, abbandonarti, rivolgersi contro di te.
E allora lโamore non potrร che essere quello che appare nelle parole di Gesรน. Un amore che si fa peccato perchรฉ lโaltro si salvi; lโamore crocifisso che prende su di sรฉ il male dellโamato divenuto nemico perchรฉ desidera solo il suo bene.
Le anime belle diranno che non hanno nemici, ingannandosi. Lโeros dei โpaganiโ, infatti, รจ passione, sentimento che si esaurisce nel perimetro del contraccambio; evapora quando lโaltro non corrisponde allโaffetto profuso, secondo quanto ci si aspetta. Si spegne dinanzi al nemico perchรฉ il massimo che un uomo puรฒ fare รจ โocchio per occhio e dente per denteโ, ovvero amore per amore e odio per odio.
Ne facciamo esperienza tutti. Creati nellโamore e rinati nel battesimo, dobbiamo convenire che il seme ricevuto nel fonte ha prodotto un bonsai e non un albero pieno di frutti. Amore? Zero, o quasiโฆ โSalutiamo solo i fratelliโ, perchรฉ in tutto, anche negli slanci piรน generosi, speriamo il contraccambio, e quando non arrivaโฆ Siamo ancora โcome i paganiโ, rinchiusi in una vita grigia e monotona, che perรฒ finisce per scontrarsi con lโimprevedibilitร del cuore.
Abbiamo bisogno di rinascere dallโalto, di rientrare nel seno della Chiesa ed essere gestati perchรฉ il seme dellโamore giunga a โperfezione”. Lโamore dei โperfettiโ, come erano chiamati i cristiani nella Chiesa primitiva, supera la carne e la routine; รจ, appunto, la โperfezioneโ, che significa, innanzi tutto, non mancare di nulla. Eโ lโamore di ogni pecora perduta e ritrovata e issata sulle spalle del Buon Pastore che nulla fa mancare al suo gregge.
Nella Chiesa possiamo giungere alla statura โperfettaโ, per vivere senza difendere nulla, sperimentando ogni giorno che la vita ricevuta รจ eterna, non puรฒ finire. Anche se strappata non si esaurisce e puรฒ donarla al nemico.
Ma chi รจ il nemico? Ne abbiamo una lista infinitaโฆ La moglie, il marito, i figli, sรฌ proprio i figli, e poi i colleghi, i condomรฌni, i parenti, gli amici, che diventano i nostri nemici. Non si tratta dei nemici delle istituzioni, tanto di moda, o dei confini del nostro Paese. Gesรน parla di chi cerca di invadere i nostri territori, il posto dello spazzolino, il programma alla televisione, la decisione di comprare le scarpe, sino a quelli piรน intimi, come le relazioni sessuali e i tempi di ciascuno, gelosamente custoditi e troppo spesso usati per ricattare e vendicarsi.
Quando lโaltro parte alla conquista delle nostre idee, dei nostri schemi, delle nostre certezze, delle decisioni, del tempo, del denaro, dei nostri diritti diventa un nemico acerrimo. Non possiamo amarlo ed essere felici e pienamente realizzati se non siamo profondamente uniti a Cristo, nella concretezza spesso acida e inospitale: โSono stato crocifisso con Cristo, e non sono piรน io che vivo, ma รจ Cristo che vive in meโ (Gal. 2,20).
Questa รจ la perfezione dellโamore, perchรฉ si compia in noi lo โstraordinarioโ per il quale siamo nati: amare il prossimo straordinariamente, oltre i confini dei pagani: lโamore allโaltro sino alla fine, dove termina la sua dolcezza, la sua simpatia, la sua bellezza e iniziano i difetti, i peccati.
Siamo la carne dove si compie il โma ora io vi dicoโ di Gesรน. La nostra vita รจ la novitร che infonde speranza al mondo. Eโ Lโamore che โprega per i persecutoriโ perchรฉ si offre senza sperare nulla; lโamore che fa gli straordinari non pagati secondo la giustizia umana ma secondo quella celeste, una โricompensaโ di gioia e pace che il mondo non conosce. Lโamore che, โcome pioggiaโ, scende sullโaltro, sia come sia, che โsorge come soleโ di giustizia ogni giorno.

Qui l’intervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Letture della Domenica
VII Domenica del Tempo Ordinario โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
Ama il tuo prossimo come te stesso.Dal libro del Levรฌtico
Lv 19,1-2.17-18
Il Signore parlรฒ a Mosรจ e disse:
ยซParla a tutta la comunitร degli Israeliti dicendo loro: โSiate santi, perchรฉ io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, cosรฌ non ti caricherai di un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signoreโยป.
Parola di Dioย
Salmo Responsoriale
Dal Sal 102 (103)
R. Il Signore รจ buono e grande nell’amore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto รจ in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermitร ,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontร e misericordia. R.
Misericordioso e pietoso รจ il Signore,
lento allโira e grande nellโamore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.
Quanto dista lโoriente dallโoccidente,
cosรฌ egli allontana da noi le nostre colpe.
Come รจ tenero un padre verso i figli,
cosรฌ il Signore รจ tenero verso quelli che lo temono. R.
Seconda Lettura
Tutto รจ vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo รจ di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 3,16-23
Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerร lui. Perchรฉ santo รจ il tempio di Dio, che siete voi.
Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perchรฉ la sapienza di questo mondo รจ stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: ยซEgli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuziaยป. E ancora: ยซIl Signore sa che i progetti dei sapienti sono vaniยป.
Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perchรฉ tutto รจ vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto รจ vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo รจ di Dio.ย
Parola di Dioย
Vangelo
Amate i vostri nemici.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 38-48
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซAvete inteso che fu detto: โOcchio per occhio e dente per denteโ. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dร uno schiaffo sulla guancia destra, tu pรณrgigli anche lโaltra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerร ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Daโ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: โAmerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemicoโ. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinchรฉ siate figli del Padre vostro che รจ nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno cosรฌ anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno cosรฌ anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celesteยป.
Parola del Signoreย
