Padre Giulio Michelini – Commento al Vangelo di domenica 23 Febbraio 2020

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ยซO Dio, che nel tuo Figlio spogliato e umiliato sulla croce, hai rivelato la forza dellโ€™amore, apri il nostro cuore al dono del tuo Spirito e spezza le catene della violenza e dellโ€™odio, perchรฉ nella vittoria del bene sul male testimoniamo il tuo Vangelo di pace. Per il nostro Signore Gesรน Cristoโ€ฆยป. Leggendo la seconda colletta della Settima domenica del Tempo Ordinario, riportata sopra, sembrerebbe di essere giร  in Quaresima, o nella Settimana Santa. Invece, con vangelo di questa domenica continua la lettura del discorso della montagna. Ma la preghiera Colletta interpreta molto bene quanto dice Gesรน in questa parte del discorso, rileggendola in senso cristologico. Potremmo dire che il primo a mettere in atto quanto ha insegnato ai discepoli รจ stato Gesรน, e proprio davanti a quelli che gli erano ostili, i suoi avversari.

Allโ€™inizio del discorso della montagna Gesรน รจ salito sul monte, e come Mosรจ dal Sinai โ€“ che ha ricevuto la Legge e lโ€™ha data ad Israele, che lโ€™ha attualizzata continuamente e donata alle generazioni seguenti โ€“ presenta la sua interpretazione, in questa parte, di due punti della Torร , uno tratto dal libro dellโ€™Esodo, lโ€™altro dal Levitico.

La lex talionis โ€“ legge del taglione (Mt 5,38-42) โ€“ si trova non solo nel libro dellโ€™Esodo ma anche nel Codice di Hammurabi. Apparentemente cruenta, a guardar bene era una conquista civile, che voleva limitare la pratica della vendetta sproporzionata. Eccone una parte del testo: ยซocchio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per lividoยป (Es 21,24-25). Dalla tradizione rabbinica questo principio era perรฒ giร  stato considerato anche troppo severo e inapplicabile. Per questa ragione, lโ€™effettiva sua messa in pratica veniva sostituita con un risarcimento, come spiegherร  poi in epoca medievale anche il grande commentatore Rashi: ยซNon si intende che si deve privarlo a sua volta dellโ€™organo menomatoยป (Commento a Baba Qamma 83b).ย Gesรน si trova sulla stessa linea, ma arriva ad una interpretazione ancor piรน radicale: lโ€™unico modo per disinnescare il circuito della violenza รจ non opporvisi.

Due sono gli esempi coi quali il Signore spiega il suo ragionamento. Il primo riguarda un caso che si trova anche nella Mishnร , quello del manrovescio, ritenuto molto piรน grave di uno schiaffo (Mishnร , Baba Qamma 8,6). Le parole del maestro acquistano senso dal fatto che Egli le ha messe in pratica per primo, quando รจ stato portato in giudizio, spogliato, schiaffeggiato, e, ยซinsultato, non restituiva lโ€™insulto; soffrendo non minacciava, ma si affidava a Colui che giudica rettamenteยป (1Pt 2,23).

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Il secondo esempio ha a che fare con il ritrovarsi inermi davanti al nemico. Una curiositร  di tipo semantico riguarda il detto sul mantello, al v. 40. La parola greca chiton รจ un calco dallโ€™ebraico kuttลnet, e indicava la ยซsottovesteยป di lino o lana da portare sulla nuda pelle, chiamata in latino tunica. Sopra invece veniva posta la ยซsopravvesteยป, che in Mt 5,40 รจ himation ed รจ espressamente distinta dalla tunica. Possiamo immaginare una logica di questo tipo: a chi pretende la sottoveste, deve essere data anche la sopravveste, fino al punto di rimanere disarmati, quasi nudi, davanti allโ€™avversario. รˆ quanto accade al Messia crocifisso, le cui vesti (himatia) sono spartite dai soldati (cfr. Mt 27,35). Ma dietro questa distinzione vi รจ anche un riferimento alla Torร , perchรฉ secondo Es 22,25-26 la ยซsopravvesteยป (himation) puรฒ essere requisita in tribunale, ma deve essere restituita a sera allโ€™imputato: Gesรน dice di lasciare anche quella.

Lโ€™amore per i nemici, in Mt 5,43-48, รจ il secondo argomento del vangelo di questa domenica. Il detto di Mt 5,43 รจ particolarmente significativo per illuminare il ragionamento che sta alla base di quelle che abbiamo giร  chiamato โ€œintensificazioniโ€ di precetti (e non tanto antitesi) compiute da Gesรน nel discorso della montagna. Gesรน cita una frase che in parte deriva da Lv 19,18 LXX (ยซAmerai il tuo prossimo come te stessoยป), mentre la restante non si trova nel Primo Testamento, che non insegna certo a disprezzare il nemico. Un detto riguardante lโ€™atteggiamento verso chi non รจ prossimo รจ perรฒ attestato in un testo degli Esseni, nella Regola della Comunitร , uno dei documenti piรน importanti ritrovati presso il mar Morto: ยซโ€ฆ per amare tutti i figli della luceโ€ฆ e per odiare tutti i figli delle tenebre, ciascuno secondo la sua colpaยป (1QS 1,9-10). Questo testo potrebbe fornire uno sfondo per lโ€™accenno di Gesรน a ciรฒ che era stato insegnato (J. Fitzmyer): Gesรน si starebbe riferendo a una massima popolare, a qualcosa che si poteva comunemente pensare verso un avversario, o, piรน probabilmente, addirittura a una interpretazione erronea di testi veterotestamentari come, p. es., Sal 139,21-22, proprio come lโ€™interpretazione data dagli Esseni, che si basavano su questi testi per insegnare lโ€™odio per i nemici.

Altri invece interpretano gli insegnamenti di Gesรน non tanto in dialettica con gli esseni, quanto piuttosto rivolti a un altro gruppo, quello degli scribi e farisei, di cui parlava Gesรน proprio allโ€™inizio del discordo della montagna (ยซse la vostra giustizia non supera di molto quella degli scribi e dei fariseiโ€ฆยป; Mt 5,20). In altre parole, Matteo starebbe citando la Torร  cosรฌ come veniva interpretata da questo movimento: mentre il comandamento di amare il prossimo verrร  ripreso altre volte da Matteo (cfr. Mt 19,19 e 22,39), senza ulteriori aggiunte, solo qui invece la frase ยซnon amare il tuo nemicoยป verrebbe smentita da Gesรน, proprio perchรฉ avrebbe fatto parte di unโ€™interpretazione comune a farisei e scribi. In realtร , non abbiamo insegnamenti rabbinici che possano comprovare questa tesi, se non un testo forse del II secolo, e probabilmente rimaneggiato piรน tardi: ยซAma tutti questi, ma odia i settari, gli apostati, e gli informatoriยป (Avot deRabbi Natan, 1,16). Se il riferimento agli apostati presente in questo scritto rabbinico fosse antico, e si riferisse magari ai giudeocristiani, il Gesรน di Matteo allora starebbe addirittura insegnando a non rispondere agli avversari con la stessa moneta, ma con lโ€™amore per i nemici.

Il detto di Gesรน sullโ€™amore per i nemici e i persecutori, nel v. 44, appare anche nella Didachรจ (1,3), dove addirittura si chiede di digiunare per i persecutori e di benedire i nemici (cfr. Lc 6,28). Si tratta di una novitร  rispetto al contesto dellโ€™epoca. Anche se questo insegnamento si trovava giร  in una forma embrionale nel libro dellโ€™Esodo, in Mt 23,4-5 (ยซQuando incontrerai il bue del tuo nemico o il suo asino dispersi, glieli dovrai ricondurre. Quando vedrai lโ€™asino del tuo nemico accasciarsi sotto il carico, non abbandonarlo a se stesso: mettiti con lui a scioglierlo dal caricoยป), rappresenta una di quelle parole gesuane โ€“ come quella sul divorzio โ€“ che non sembrano avere precedenti diretti nel Primo Testamento o negli scritti giudaici.

Qualunque sia la soluzione (una risposta ai farisei o agli esseniโ€ฆ), possiamo immaginare che Gesรน voglia opporsi a un modo di pensare generalizzato e davvero pericoloso, quello che puรฒ nascere, insomma, nel cuore di ogni uomo, e dalla difficoltร  di amare quelli che fanno del male agli altri.

Fonte


Letture della Domenica
VII Domenica del Tempo Ordinario โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

Ama il tuo prossimo come te stesso.Dal libro del Levรฌtico

Lv 19,1-2.17-18

Il Signore parlรฒ a Mosรจ e disse:

ยซParla a tutta la comunitร  degli Israeliti dicendo loro: โ€œSiate santi, perchรฉ io, il Signore, vostro Dio, sono santo.

Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, cosรฌ non ti caricherai di un peccato per lui.

Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signoreโ€ยป.

Parola di Dioย 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 102 (103)

R. Il Signore รจ buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto รจ in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermitร ,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontร  e misericordia. R.

Misericordioso e pietoso รจ il Signore,
lento allโ€™ira e grande nellโ€™amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R.

Quanto dista lโ€™oriente dallโ€™occidente,
cosรฌ egli allontana da noi le nostre colpe.
Come รจ tenero un padre verso i figli,
cosรฌ il Signore รจ tenero verso quelli che lo temono. R.

Seconda Lettura

Tutto รจ vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo รจ di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 3,16-23

Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerร  lui. Perchรฉ santo รจ il tempio di Dio, che siete voi.

Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perchรฉ la sapienza di questo mondo รจ stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: ยซEgli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuziaยป. E ancora: ยซIl Signore sa che i progetti dei sapienti sono vaniยป.

Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perchรฉ tutto รจ vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto รจ vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo รจ di Dio.ย 

Parola di Dioย 

Vangelo

Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 38-48

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซAvete inteso che fu detto: โ€œOcchio per occhio e dente per denteโ€. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dร  uno schiaffo sulla guancia destra, tu pรณrgigli anche lโ€™altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerร  ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Daโ€™ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Avete inteso che fu detto: โ€œAmerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemicoโ€. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinchรฉ siate figli del Padre vostro che รจ nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno cosรฌ anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno cosรฌ anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celesteยป.

Parola del Signoreย 

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