Commento al Vangelo del 20 febbraio 2020 a cura dei Monaci Benedettini – VI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
- Periodo: Venerdรฌ
- Il Santo di oggi: S. Pier Damiani; B. Maria Enrica Dominici
- Ritornello al Salmo Responsoriale:ย La tua legge, Signore, รจ fonte di gioia
- Letture del giorno: Gc 2, 14-24. 26; Sal 111; Mc 8,34 – 9,1
- Calendario Liturgico di Febbraio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Prendere la croce.
Siamo fatti per essere beati. Gesรน ci ha augurato che la sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena. E questo non soltanto come un approdo finale, ma anche nel tempo che ci separa dellโeternitร . Perรฒ ci parla a chiare note, apertamente che la sua esperienza ci coinvolge non soltanto come beneficiari della sua passione, ma anche come partecipi della sua stessa esperienza. ยซSe qualcuno – ci dice – vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi seguaยป.
La sequela รจ la via ardua, ma sicura per raggiungere la meta, per risorgere con Cristo. La motivazione che deve convincerci di questo Gesรน la sintetizza in queste sacrosante parole: ยซPerchรฉ chi vorrร salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverร ยป. Lโalternativa รจ ben definita o salvare la propria vita sulla scia del risorto, o ahimรจ, perdere in modo definitivo e irreparabile il dono piรน prezioso che abbiamo ricevuto. Ed ecco uno stringente sillogismo: ยซChe giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?ยป
Il confronto che ci dovrebbe convincere รจ tra il tempo e lโeternitร , tra le cose del mondo e i beni del Cielo e infine, la gioia eterna o la dannazione, lโirreparabile disfatta anchโessa eterna. Nulla possiamo dare in cambio della nostra anima; รจ un valore inestimabile, riusciamo a convincerci se pensiamo a quanto ha fatto per tutti e per ognuno di noi il buon Dio per riscattarla! I santi non hanno soltanto abbracciato la croce, ma lโhanno amata. I martiri lโhanno fatta diventare vessillo di vittoria. Innumerevoli nostri fratelli lโhanno vissuto e la stanno vivendo nel silenzio e nellโamore.
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Con il cuore cantiamo: La croce gloriosa del Signore risorto รจ lโalbero della mia salvezza di esso mi nutro, di esso mi diletto, nelle sue radici cresco, nei suoi rami mi distendo. La sua rugiada mi rallegra, la sua brezza mi feconda, alla sua ombra ho posto la mia tenda.
Chi perderร la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร .
