โPadre. Io non ho ucciso nessuno, non ho rubato nulla, non ho traditoโฆ insomma, non so che direโ.
Quante volte noi sacerdoti ascoltiamo queste espressioni in confessione, da persone tutto sommato ben disposte, che vogliono ricevere la grazia del perdono e accostarsi degnamente alla Santa Comunione almeno a Pasqua. Fermandoci a riflettere su questo atteggiamento, ci rendiamo conto di quanto le parole di Gesรน, nel brano evangelico di questa domenica, siano sorprendentemente attuali! Continuando il discorso della montagna, su cui ci siamo giร soffermati domenica scorsa, Gesรนย propone ora quelle che gli studiosi chiamano โle antitesiโ. Egli, partendo da insegnamenti dellโAntico Testamento, con la sua autoritร di โNuovo Mosรจโ e legislatore del Nuovo Israele, li porta a compimento, aiutando i suoi discepoli a superare la logica dei farisei e degli scribi.
Purtroppo anche tra di noi, a volte, si registrano tali atteggiamenti, a dir poco riduttivi nei confronti della forza dellโinsegnamento evangelico. Gesรน, lo dice con chiarezza: Egli non รจ venuto ad abolire la legge antica, ma a darle compimento (plerรฒsai), pienezza. San Paolo ci ricorda: โquando venne la pienezza (plรฉroma) del tempo, Dio mandรฒ il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge,ย per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perchรฉ ricevessimo lโadozione a figliโ (Gal 4, 4-5). In altre parole, Gesรน รจ venuto a portare a maturazione quei germi che giร erano presenti nellโAntico Testamento, senza rinnegarli: la Nuova Legge del Vangelo, infatti, non รจ che la maturazione piena di quanto era presente nellโAntico, come ci ricorda bene SantโAgostino: โNovum in Vetere latet et in Novo Vetus patet (Il Nuovo Testamento รจ nascosto nellโAntico e nel Nuovo il Vecchio si manifesta)โ (Quaestiones in Heptateucum, 2, 73). La Nuova Legge del Vangelo, dunque, che Gesรน promulga con lโautoritร di Figlio di Dio,ย chiede un passo in avanti rispetto allโosservanza antica, specialmente in vista di una sua profonda interiorizzazione.
Tutti gli esempi che Gesรน offre vanno in questa direzione. Se per la legge antica bastava non commettere un omicidio per essere nel giusto, per il Vangelo questo non basta piรน. Un fratello si puรฒ uccidere nel cuore e con la lingua, prima che con le armi. Basta adirarsi, insultare o dare al fratello dellโempio, ossia โfuori dalla retta fedeโ (รจ questa lโaccezione di โpazzoโ), per macchiarsi di omicidio! Quanto sangue allora facciamo scorrere con la nostra lingua e le nostre superficialitร e quanta necessitร cโรจ di โimparare a toglierci i sandali di fronte alla terra sacra dellโaltroโ (cfr. Francesco, Evangelii Gaudium, 170). Quanta morte seminiamo con le mancanze di comunione e di fraternitร , i pregiudizi, le maldicenze e i rancori! ร veramente difficile con questa accezione dire di non aver mai commesso un omicidio! Anche il secondo tema che Gesรน riprende, quello dellโadulterio, ci porta ad una profonda analisi di quanto cโรจ nel nostro cuore. Prima ancora che in senso fisico, lโadulterio si consuma nel cuore. Gesรน, infatti, ci invita a vigilare attentamente sulla parte piรน profonda di noi stessi, dove risiedono i pensieri e i desideri. Attraverso questi paragoni di mutilazioni dellโocchio e della mano, segni dello sguardo e del contatto con gli altri, il Maestro ci invita a operare delle โpotatureโ nette nella nostra vita, per salvaguardare la nostra integritร spirituale.
La fedeltร , dunque, non รจ soltanto questione fisica, ma prima di tutto รจ qualcosa che riguarda la parte piรน profonda di noi stessi! La rinuncia nellโottica evangelica non รจ mai un mero esercizio ascetico di volontร o di mortificazione masochistica, ma รจ sempre uno strumento finalizzato a custodire un bene piรน grande, quale รจ la veritร e la bellezza dellโamore nel caso del matrimonio. Lโultima antitesi che ci viene proposta, poi, riguarda il valore della nostra parola. NellโAT era sufficiente non spergiurare, ossia non venir meno al giuramento. Gesรน dice di non giurare affatto. Perchรฉ? Qual รจ il fine del giuramento? Nellโambito giudiziario esso ha il fine di dare credibilitร a quanto si afferma, presumendosi che la parola umana in sรฉ stessa, come ereditร della colpa originale, รจ segnata da una certa instabilitร . Gesรน ci dice, invece, che nellโottica nuova del Vangelo, un discepolo non dovrebbe aver bisogno affatto di giurare, dovendosi rovesciare tale presunzione sulla sua parola! La parola del discepolo in sรฉ stessa dovrebbe essere sempre limpida, trasparente e coerente, senza ambiguitร , menzogne e mistificazioni.
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Accogliendo seriamente questa Parola del Vangelo, dunque, nessuno di noi puรฒ sentirsi arrivato! Quanto bisogno cโรจ di entrare in noi stessi, esaminarci seriamente e convertirci sempre di nuovo!
Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide
Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
lร dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarร dato ciรฒ che a lui piacerร .
Grande infatti รจ la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Beato chi cammina nella legge del Signore
Beato chi รจ integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perchรฉ siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.
Sii benevolo con il tuo servo e avrรฒ vita,
osserverรฒ la tua parola.
Aprimi gli occhi perchรฉ io consideri
le meraviglie della tua legge. R.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirรฒ sino alla fine.
Dammi intelligenza, perchรฉ io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.
Seconda Lettura
Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria
Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi
1 Cor 2,6-10
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sรฌ, di sapienza, ma di una sapienza che non รจ di questo mondo, nรฉ dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che รจ nel mistero, che รจ rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo lโha conosciuta; se lโavessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
ยซQuelle cose che occhio non vide, nรฉ orecchio udรฌ, nรฉ mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amanoยป. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;ย lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profonditร di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Cosรฌ fu detto agli antichi; ma io vi dico.
Dal Vangelo secondo Matteoย
Mt 5, 17-37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร uno solo di questi minimi precetti e insegnerร agli altri a fare altrettanto, sarร considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร e li insegnerร , sarร considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โStupidoโ, dovrร essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โPazzoโ, sarร destinato al fuoco della Geรจnna.
Se dunque tu presenti la tua offerta allโaltare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโaltare, vaโ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto dโaccordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโavversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร io ti dico: non uscirai di lร finchรฉ non avrai pagato fino allโultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.
Fu pure detto: โChi ripudia la propria moglie, le dia lโatto del ripudioโ. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone allโadulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore.
Forma breve:
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo vi dico: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio.
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore
