Davanti a una scelta
La vita ci mette continuamente davanti a una scelta. Piccole o grandi che siano, le nostre decisioni ci svelano e dicono qualcosa di noi, soprattutto mostrano la direzione che abbiamo preso e dove stiamo andando: ยซDavanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il maleยป (Sir 15,17).
ร un poโ come percorrere un sentiero di montagna: troviamo bivi e incroci. E la strada che scegliamo di percorrere puรฒ portarci o meno alla meta. Possiamo perderci o possiamo impiegare un tempo maggiore per arrivare a destinazione. Ma abbiamo veramente una meta nella vita? E qual รจ? A volte ci perdiamo nei boschi della pigrizia o nelle selve delle nostre inquietudini perchรฉ non ci siamo neppure fermati a chiederci dove vogliamo arrivare, cosa stiamo cercando nella vita.
La meta e i criteri
Eppure รจ una domanda fondamentale, perchรฉ รจ proprio alla luce di questo obiettivo che possiamo valutare i criteri piรน opportuni: mentre saliamo in montagna, riconosciamo le indicazioni del sentiero che abbiamo scelto di percorrere. Quelle indicazioni custodiscono il nostro cammino, non sono certo un obbligo, ma sono una garanzia per salvaguardare il nostro percorso e per giungere dove il nostro cuore desidera.
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Le Parole di Dio ci custodiscono, impedendo che cadiamo dal precipizio, ci difendono e ci mantengono sulla strada della vita. La tragedia accade quando lโuomo pretende di sapere meglio di Dio quale sia la strada che porta alla felicitร . Decide cosรฌ di fare pericolosi fuori pista che per lo piรน lo portano a sbattere e a mettere a repentaglio anche la vita degli altri. Il peccato nasce quindi dalla superbia ovvero dalla pretese di sapere piรน di Dio.
Interiorizzare
Una guida esperta, diventa cosรฌ familiare con le indicazioni dei sentieri che non ha piรน bisogno di guardarle, le ha interiorizzate. E a volte solo questa familiaritร con quei sentieri permette di salvarsi: immaginiamo infatti che le intemperie o un malintenzionato abbiano cancellato quei segnali, come si potrร giungere alla meta?
Mi sembra che il processo che Gesรน suggerisce alla sua comunitร in questo quinto capitolo del Vangelo di Matteo vada proprio in questa direzione: Gesรน ci suggerisce, per il nostro bene, di diventare cosรฌ familiari con i criteri che ci permettono di trovare la nostra felicitร da poterli riconoscere anche quando non sono cosรฌ evidenti.
Alla sua comunitร , Gesรน chiede di fare un percorso di interiorizzazione (come la guida che percorre con agilitร i sentieri di montagna e che in questo modo puรฒ salvare la propria vita e quella degli altri nei momenti difficili). Gesรน non vuole cancellare le indicazioni dei sentieri, anzi suggerisce di diventare cosรฌ familiari con essi da portarli nel cuore: ยซma io vi dicoโฆยป. I farisei e gli scribi sono al piรน corretti, cioรจ osservano le indicazioni e procedono, obbediscono.
Diventare adulti
Lโantica sinagoga contava 613 precetti (248 comandi, come le membra del corpo umano secondo una certa interpretazione, e 365 divieti, come i giorni dellโanno): indicazioni da tenere sempre davanti agli occhi e a portata di mano. Ma se pensiamo al nostro processo di crescita, ci accorgiamo che nei primi anni di vita i genitori (o il mondo degli adulti) rappresentano quelle indicazioni esterne che, a volte anche con rimproveri e punizioni, ci tengono sulla strada migliore per noi (o quella che ritengono tale, dal momento che il bambino non รจ ancora capace di scegliere la sua strada).
Sappiamo bene perรฒ che il bambino non puรฒ diventare un adulto che si porta sempre dietro la mamma o il papร (la cosa tragica รจ quando questo effettivamente succede sempre piรน spesso al giorno dโoggi). Diventare adulto significa interiorizzare e fare proprie le indicazioni che (speriamo) ci sono state date. In questo modo la persona diventa capace di scegliere autonomamente e responsabilmente il bene. Gesรน sta chiedendo ai discepoli di diventare adulti e interiorizzare quei precetti, affinchรฉ siano il loro modo di agire e non semplicemente lโobbedienza a un comando esterno.
Dentro al cuore
Le scelte che facciamo fioriscono quindi nel nostro cuore: lโomicidio comincia dallโira e lโadulterio comincia dal desiderio. I criteri per decidere dove vogliamo andare ce li portiamo dentro di noi. Non meravigliarti se arrivi a uccidere tuo fratello o a tradire tua moglie, non si tratta semplicemente di non aver rispettato un comando, guarda piuttosto quello che da tempo si stava muovendo nel tuo cuore. Potrai anche non aver ucciso tuo fratello e potrai non aver tradito tua moglie, sarai stato al piรน corretto, ma non vuol dire necessariamente che avrai amato il tuo fratello e tua moglie. Puoi accontentarti di vivere una vita da persona corretta, come gli scribi e i farisei (e non sarebbe poco) oppure puoi cercare un di piรน nella tua vita e cominciare a scegliere con il cuore, credendo veramente in quello che fai!
Leggersi dentro
- Quale spazio hanno i comandamenti nella tua vita? Ti confronti con essi (anche per prepararti alla riconciliazione) o ti costruisci tu i criteri per valutare il bene e il male?
- Ti fermi di tanto in tanto a valutare e discernere quello che sta avvenendo nel tuo cuore?

Compagnia di Gesรน (Societas Iesu) – Fonte
Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide
Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
lร dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarร dato ciรฒ che a lui piacerร .
Grande infatti รจ la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Beato chi cammina nella legge del Signore
Beato chi รจ integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perchรฉ siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.
Sii benevolo con il tuo servo e avrรฒ vita,
osserverรฒ la tua parola.
Aprimi gli occhi perchรฉ io consideri
le meraviglie della tua legge. R.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirรฒ sino alla fine.
Dammi intelligenza, perchรฉ io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.
Seconda Lettura
Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria
Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi
1 Cor 2,6-10
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sรฌ, di sapienza, ma di una sapienza che non รจ di questo mondo, nรฉ dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che รจ nel mistero, che รจ rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo lโha conosciuta; se lโavessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
ยซQuelle cose che occhio non vide, nรฉ orecchio udรฌ, nรฉ mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amanoยป. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;ย lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profonditร di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Cosรฌ fu detto agli antichi; ma io vi dico.
Dal Vangelo secondo Matteoย
Mt 5, 17-37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร uno solo di questi minimi precetti e insegnerร agli altri a fare altrettanto, sarร considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร e li insegnerร , sarร considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โStupidoโ, dovrร essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โPazzoโ, sarร destinato al fuoco della Geรจnna.
Se dunque tu presenti la tua offerta allโaltare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโaltare, vaโ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto dโaccordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโavversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร io ti dico: non uscirai di lร finchรฉ non avrai pagato fino allโultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.
Fu pure detto: โChi ripudia la propria moglie, le dia lโatto del ripudioโ. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone allโadulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore.
Forma breve:
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo vi dico: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio.
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore
