Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2020 – p. Alessandro Cortesi op

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Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodirannoโ€ฆ

Se vuoiโ€ฆ la Parola di Dio รจ appello ad una libertร  che risponde. Al primo posto sta il โ€˜se vuoiโ€ฆโ€™ una porta socchiusa, della libertร . E, immediatamente legata sta la fiducia del rapporto personale: โ€œse hai fiducia in lui, anche tu vivraiโ€. Da questo โ€˜se vuoiโ€™ e dalla fiducia inizia un possibile cammino in cui la scoperta inattesa e sorprendente รจ quella di โ€˜essere custoditiโ€™ dalle sue parole e il poter assaporare le profonditร  della vita. Entrare nel coinvolgimento di un sรฌ libero: in questo passo di accogliere e consentire si attua lโ€™abbandono della fede, e da qui trae origine un movimento nuovo.

Non la pretesa di una vita di cui giร  si sa tutto, proprietร  e dominio rinserrato tra le mani, ma la disponibilitร  ad essere custoditi dalle parole dellโ€™alleanza. Un sorprendente esproprio vissuto nella responsabilitร : quello dellโ€™essere accompagnati a vivere il senso profondo di ogni parola, che declina lโ€™unica parola dellโ€™alleanza e dellโ€™incontro: โ€˜Io sono il Signore Dio tuoโ€™.

Vivere la libertร  del โ€˜se vuoiโ€™ apre allora a scoprirsi guardati da occhi โ€˜che stanno su coloro che lo temonoโ€™ ed incontrare le parole del Signore come via per crescere, con fatica, accompagnati da una pazienza amica, in umanitร  autentica, in un cammino sempre aperto al futuroโ€ฆ vivrai.

Ma รจ anche cammino esigente, segnato dallโ€™impegno del prendere parte e dello schierarsi di fronte al bene e al male. Non un esser custoditi perchรฉ svincolati dalla responsabilitร  piuttosto un esser custoditi nella responsabilitร  e gettati in essa. Resi capaci di camminare verso una vita che esprima le sue dimensioni piรน profonde proprio nella libertร  e in scelte di responsabilitร .

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Paolo parla di una sapienza che non รจ di chi domina. I dominatori vengono ridotti al nulla e ogni loro sapere si rivela vano. Ma lo Spirito รจ presenza dono che comunica una sapienza che non viene meno. โ€œlo Spirito infatti conosce ogni cosa, anche le profonditร  di Dioโ€. La sapienza di Dio si รจ resa vicina in Gesรน, il crocifisso: ciรฒ appare stoltezza e follia. Come pensare che da un condannato a morte provenga una parola di sapienza? Sta qui la pretesa del vangelo: รจ bella notizia che la vita donata e la morte di Gesรน manifestano la sapienza di Dio.

Il crocifisso รจ il Signore della gloria, il medesimo, non un altro: in lui si puรฒ scorgere la sapienza di Dio, la sapienza dellโ€™amore che secondo i criteri umani รจ stoltezza. Solo lo Spirito puรฒ far accogliere questo โ€˜vangeloโ€™. Un vita spirituale รจ appunto vita nello Spirito, aperta al suo soffio. Lo Spirito conosce anche le profonditร  di Dio, solo Lui puรฒ far sรฌ che siamo custoditi dalla parola della croce, stoltezza e debolezza, ma sapienza e potenza di Dio, in modo paradossale, perchรฉ รจ comunicazione dellโ€™amore che salva.

Nel discorso della montagna si trovano una serie di affermazioni poste in parallelo: โ€˜avete inteso che fu detto, ma io vi dicoโ€ฆโ€™. Gesรน presenta un modo piรน radicale di vivere la fedeltร  a Dio. โ€˜Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e fariseiโ€™. Gesรน chiede ai suoi โ€˜giustiziaโ€™, da tradursi nei termini di una fedeltร  sovrabbondante. Dio รจ giusto perchรฉ rimane fedele alle sue promesse cosรฌ il giusto รจ colui che compie la parola di Dio.

Gesรน chiede di superare la logica del dovuto, di chi pretende di essere a posto perchรฉ compie alcune norme o pratiche della legge. Gesรน non richiede infatti lโ€™attuazione di una misura stabilita ma indica un modo di vivere la fede con un coinvolgimento pieno, chiede di โ€˜portare a pienezzaโ€™. Le sue parole aprono una strada e sono sfida alla libertร . Toccano il cuore e chiedono radicalitร . โ€˜ma io vi dicoโ€™.

Cโ€™รจ una pretesa che risuona in queste parola: deriva da una autorevolezza della vita stessa di Gesรน. Gesรน per primo ha seguto questa strada e il suo รจ appello perchรฉ la vita di coloro che lo seguono sia secondo le beatitudini non da schiavi sotto la legge ma da liberi fiduciosi nella grazia. Gesรน pone una domanda alla coscienza, chiede un movimento del โ€˜cuoreโ€™ della persona. Non รจ esigenza di una perfezione lonatna dalla vita e impossibile, ma รจ invito ad orientare lo sguardare al Padre che รจ nei cieli e camminare in una consegna di sรฉ senza riserve, lasciandosi guidare dalla sua parola.

Fonte

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide

Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.

Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
lร  dove vuoi tendi la tua mano.

Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarร  dato ciรฒ che a lui piacerร .

Grande infatti รจ la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.

I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.

A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 118 (119)

R. Beato chi cammina nella legge del Signore

Beato chi รจ integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perchรฉ siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.

Sii benevolo con il tuo servo e avrรฒ vita,
osserverรฒ la tua parola.
Aprimi gli occhi perchรฉ io consideri
le meraviglie della tua legge. R.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirรฒ sino alla fine.
Dammi intelligenza, perchรฉ io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.

Seconda Lettura

Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria

Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi

1 Cor 2,6-10

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sรฌ, di sapienza, ma di una sapienza che non รจ di questo mondo, nรฉ dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che รจ nel mistero, che รจ rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.

Nessuno dei dominatori di questo mondo lโ€™ha conosciuta; se lโ€™avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.

Ma, come sta scritto:

ยซQuelle cose che occhio non vide, nรฉ orecchio udรฌ, nรฉ mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amanoยป. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;ย  lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profonditร  di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Cosรฌ fu detto agli antichi; ma io vi dico.

Dal Vangelo secondo Matteoย 
Mt 5, 17-37

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร  io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร  un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร  e li insegnerร , sarร  considerato grande nel regno dei cieli.

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizioโ€. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โ€œStupidoโ€, dovrร  essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โ€œPazzoโ€, sarร  destinato al fuoco della Geรจnna.

Se dunque tu presenti la tua offerta allโ€™altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโ€™altare, vaโ€™ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto dโ€™accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโ€™avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino allโ€™ultimo spicciolo!

Avete inteso che fu detto: โ€œNon commetterai adulterioโ€. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.

Fu pure detto: โ€œChi ripudia la propria moglie, le dia lโ€™atto del ripudioโ€. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone allโ€™adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ€. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร  del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: โ€œsรฌ, sรฌโ€, โ€œno, noโ€; il di piรน viene dal Malignoยป.

Parola del Signore.

Forma breve:

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo vi dico: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizioโ€. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio.

Avete inteso che fu detto: โ€œNon commetterai adulterioโ€. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ€. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: โ€œsรฌ, sรฌโ€, โ€œno, noโ€; il di piรน viene dal Malignoยป.

Parola del Signore

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