Leggere questa pagina del Vangelo nel giorno in cui ricordiamo due grandi santi come Cirillo e Metodio ci fa rendere bene conto dell’ampiezza della missione cristiana: “Diceva loro: La messe รจ molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perchรฉ mandi operai per la sua messe”.
Possono essere passati anche duemila anni di cristianesimo ma la messe del mondo rimarrร sempre grande per l’evangelizzazione. Ogni volta che nasce un uomo su questa terra, quest’uomo ha bisogno che gli si annunci una buona notizia. ร la buona notizia del Vangelo che gli dice che รจ stato voluto da sempre, che non รจ il frutto del caso, che nella sua diversitร sa di essere unico, e che deve diventare sรฉ stesso fino ad esserne felice.
ร il vangelo di chi deve annunciare la buona notizia a chi l’ha giร sentita ma l’ha dimenticata. A chi รจ oppresso dal dolore e dalla fatica della vita e non vede piรน nulla davanti a sรฉ. ร il Vangelo che va annunciato a coloro che pensano di non avere bisogno di niente e nessuno e che sono sazi ma sperimentano il vuoto di senso.
Come Cirillo e Metodio furono apostoli dei popoli slavi, e oggi sono anche patroni d’Europa, cosรฌ anche noi dobbiamo sempre domandarci in che modo oggi possiamo continuare l’immensa opera dell’evangelizzazione, ma senza mai perdere di realismo: “Io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ bisaccia, nรฉ sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa”.
In rapporto al mondo rimarremo sempre “agnelli in mezzo ai lupiโ e non confideremo mai nei mezzi che solitamente il mondo considera efficaci (soldi, potere, posizione sociale, certezze ideologiche). La nostra forza รจ in chi ci manda. ร lui che non solo ci chiama e manda, ma rende anche possibile l’opera di evangelizzazione del mondo.
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Ed รจ bello pensare che se dovessimo racchiudere in una parola cosa significa annuncio dovremmo solo ricordarci di queste parole di Gesรน: “dite alla gente che soffre: non sei solo!”
Commento di don Luigi Maria Epicoco al Vangelo di Lc 10, 1-9
La messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 1-9
In quel tempo, il Signore designรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: โPace a questa casa!โ. Se vi sarร un figlio della pace, la vostra pace scenderร su di lui, altrimenti ritornerร su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa allโaltra.
Quando entrerete in una cittร e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarร offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: โร vicino a voi il regno di Dioโยป.
Parola del Signore
