mons. Vincenzo Paglia – Commento al Vangelo del 9 Febbraio 2020

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mons. Vincenzo Paglia

Gesรน, immediatamente dopo il Vangelo delle beatitudini, si rivolge ai discepoli e dice loro che sono sale della terra e luce del mondo. Siamo ancora allโ€™inizio della predicazione evangelica e senza dubbio i discepoli non possono vantare una esemplare condotta da โ€œuomini delle beatitudiniโ€. Non fa quindi meraviglia che queste parole, sia a loro che a noi, appaiano eccessive, esagerate. Ma Gesรน insiste: ยซSe il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร  salato?ยป Cโ€™รจ come una domanda di responsabilitร , una chiamata audace da parte di Gesรน, quasi a dire: non ho altro che voi per lโ€™annuncio del Vangelo. Oppure, detto in altri termini: se la vostra funzione viene meno, se il vostro comportamento รจ insipido e senza gusto, non ho altro rimedio per lโ€™annuncio evangelico. รˆ quel che accade se la lucerna accesa la si mette sotto il secchio (a volte, rovesciato, serviva anche da mensola). Anche in questo caso non cโ€™รจ rimedio: si resta al buio.

Tutto ciรฒ non era vero solo allora, lo รจ altrettanto oggi. La funzione di essere sale della terra e luce del mondo non deve essere mai disattesa. Ognuno di noi sa bene, di fronte a queste parole, di essere una povera persona. Davvero siamo poca cosa, rispetto al compito che ci viene assegnato e alla beatitudine che abbiamo ascoltato domenica scorsa. Comโ€™รจ possibile essere sale e luce? Non siamo tutti al di sotto della sufficienza? Lโ€™apostolo Pietro, in un momento di consapevolezza, quando riconobbe il Signore, disse: ยซAllontร nati da me, perchรฉ sono un peccatoreยป. Questa frase, che tutti possiamo, anzi dovremmo pronunciare, troppe poche volte sale alle nostre labbra. Ognuno di noi ha una buona considerazione di se stesso. E se talora insistiamo sulla nostra povertร , lo facciamo piรน che per un senso di vera umiltร , per un atteggiamento rinunciatario, quindi per non illuminare e per non salare pur potendolo fare.

รˆ come dire che la presunta indegnitร  diventa pian piano passivitร , quindi pigrizia e infine rinuncia. Ma il Vangelo di Matteo insiste a dire che noi, poveri uomini e povere donne, siamo sale e luce. Non lo siamo da noi stessi, ma solo partecipando al vero sale e alla vera luce che รจ Gesรน di Nazareth. Scrive lโ€™evangelista Giovanni: ยซVeniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomoยป. La luce non viene dalle doti personali di ciascuno o da una cosiddetta natura buona, nรฉ dalle nostre virtรน. Lโ€™apostolo Paolo, nella sua lettera ai cristiani di Corinto, ricorda che egli non si presentรฒ in mezzo a loro con sublimitร  di parole: ยซMi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazioneยป. Eppure, malgrado la sua debolezza, il suo timore e la sua trepidazione, difende lโ€™onestร  del suo ministero: ยซIo ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesรน Cristo, e Cristo crocifissoยป. La debolezza dellโ€™apostolo non oscura la luce dellโ€™annuncio, nรฉ diminuisce la forza della predicazione e della testimonianza. Al contrario ne รจ un pilastro e ne dร  la ragione: ยซPerchรฉ la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana ma sulla potenza di Dioยป.

In queste parole cโ€™รจ un profondo senso di liberazione. Noi cristiani, a differenza di quel che avviene tra gli uomini, non siamo condannati a nascondere davanti a Dio la debolezza e la miseria di cui siamo impastati. Esse non attentano alla potenza di Dio, non la mettono in crisi, non la cancellano, semmai la esaltano se noi lโ€™accogliamo. Siamo perciรฒ ben lontani dal confondere la debolezza con la pigrizia e la povertร  con lโ€™avarizia. Siamo tuttavia consapevoli che ยซabbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinchรฉ appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noiยป (2Cor 4,7). Il primo a non vergognarsi della nostra debolezza รจ proprio il Signore. La sua luce non รจ smorzata dalle nostre tenebre. Non cโ€™รจ alcun disprezzo per lโ€™uomo da parte del Vangelo e non cโ€™รจ alcuna antipatia da parte del Signore, che a ragione viene chiamato ยซlโ€™amico degli uominiยป. Paolo aggiunge: ยซChi si vanta, si vanti nel Signoreยป. Il nostro vanto non รจ mai in noi stessi.

La grazia di Dio, il suo amore, rifulge nella nostra debolezza; non ce ne possiamo appropriare, ci supera sempre e non ci abbandona. Aggiunge il Vangelo: ยซCosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป. รˆ lโ€™invito che il Signore fa a noi perchรฉ diventiamo operatori del Vangelo. E il profeta spiega in cosa questo consiste: ยซNel dividere il pane con lโ€™affamato, nellโ€™introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parentiยป. รˆ la caritร  la luce del Signore, una caritร  ampia che allarga le pareti del cuore. Essa รจ diretta soprattutto verso i poveri e i deboli, e nello stesso tempo non dimentica chi ci รจ vicino. Solo ยซalloraยป aggiunge il profeta ยซbrillerร  fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarร  come il meriggioยป.

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Fonte

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Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

La tua luce sorgerร  come l’aurora

Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 58, 7-10

Cosรฌ dice il Signore:

ยซNon consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con lโ€™affamato,
nellโ€™introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?

Allora la tua luce sorgerร  come lโ€™aurora,
la tua ferita si rimarginerร  presto.
Davanti a te camminerร  la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirร .

Allora invocherai e il Signore ti risponderร ,
implorerai aiuto ed egli dirร : โ€œEccomi!โ€.

Se toglierai di mezzo a te lโ€™oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore allโ€™affamato,
se sazierai lโ€™afflitto di cuore,
allora brillerร  fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarร  come il meriggioยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 111 (112)

R. Il giusto risplende come luce

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice lโ€™uomo pietoso che dร  in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.

Egli non vacillerร  in eterno:
eterno sarร  il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrร  da temere,
saldo รจ il suo cuore, confida nel Signore. R.

Sicuro รจ il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte sโ€™innalza nella gloria. R.

Seconda Lettura

Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 2,1-5

Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con lโ€™eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesรน Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perchรฉ la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Voi siete la luce del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซVoi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร  salato? A nullโ€™altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non puรฒ restare nascosta una cittร  che sta sopra un monte, nรฉ si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Cosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป.

Parola del Signore

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