Con gli occhi di Simeone e Anna
La festa della Presentazione del Signore al Tempio celebra lโincontro luminoso tra Gesรน e lโumanitร che lo attende. Il Messia arriva infatti come luce per illuminare le genti, perchรฉ tutti coloro che camminano e vivono nelle tenebre possano finalmente vedere la terra luminosa che Dio ha preparato per loro.
In fondo al Tempio di Gerusalemme, i due anziani Simeone e Anna accolgono ogni giorno bambini diversi, per compiere il rito. Quando si presentano davanti a loro Maria e Giuseppe, perรฒ, essi vedono nel loro Bambino il Messia annunciato per secoli.
La frase pronunciata da Simeone รจ densa di significato: i miei occhi hanno visto. Gli occhi di questi due anziani hanno visto certamente tante cose; la vita รจ trascorsa in mezzo a travagli inaspettati e deboli speranze, talvolta spente dal senso di fatica e di solitudine. Lei, rimasta vedova molto giovane e lui che, per una vita intera, โaspetta la consolazione di Israeleโ, dopo averne condiviso il dolore e la desolazione.
Sono occhi che sarebbero potuti essere oscurati dalla sofferenza, dalla solitudine, dalla rassegnazione, dalla stanchezza della speranza; occhi che avrebbero potuto rivolgersi altrove, per trovare barlumi di felicitร ; occhi che si sarebbero potuti spegnere, limitandosi a vedere solo da vicino. Invece, Simeone e Anna sanno attendere per una vita intera e conservano cosรฌ uno sguardo di speranza, cioรจ occhi capaci di vedere oltre.
La fede sta tutta qui: nellโavere occhi capaci di vedere oltre. Nel Tempio ci sono ogni giorno tante persone e dottori della Legge, che si avvicendano tra preghiere e liturgie. Eppure, solo Simeone e Anna hanno occhi che vedono, che sanno riconoscere il Signore. Possiamo sempre correre il rischio di comunitร cristiane, solenni liturgie, preghiere e devozioni in cui non riusciamo a scorgere la presenza luminosa di Dio; possiamo avere occhi solo per le cose ovvie, accecati dallโabitudine e dallโindifferenza, oppure rivolti solo verso noi stessi e i nostri bisogni. E, invece, la fede cambia lo sguardo: ci dร occhi che sanno vigilare nellโattesa, che sanno ardere di desiderio, che non smettono di cercare e di sognare e, cosรฌ, riescono a vedere anche oltre le nuvole e a scorgere lโinfinito di Dio in ogni cosa.
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E Dio viene ogni giorno nel Tempio della nostra vita e della nostra storia. Si fa prendere in braccio e ci chiede di avere gli occhi luminosi di Simeone, di Anna e dei profeti; viene come caduta degli idoli e delle maschere che indossiamo e come segno che contraddice lโapatia, la mediocritร e il potere del male. Viene per aprirci alla risurrezione.
Purchรฉ abbiamo occhi che sanno riconoscerlo nelle fessure del mondo.
Francesco Cosentino (1979), teologo, lavora presso la Congregazione per il Clero ed รจ docente di Teologia Fondamentale presso la Pontificia Universitร Gregoriana. Da qualche anno dedica particolare attenzione alle coppie in preparazione al matrimonio.
Letture della Domenica
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE โ festa
Colore liturgico: BIANCO
Prima Lettura
Entrerร nel suo tempio il Signore che voi cercate.Dal libro del profeta Malachรฌa
Ml 3,1-4
Cosรฌ dice il Signore Dio: ยซEcco, io manderรฒ un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerร nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterร il giorno della sua venuta? Chi resisterร al suo apparire? Egli รจ come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederร per fondere e purificare l’argento; purificherร i figli di Levi, li affinerร come oro e argento, perchรฉ possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarร gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontaniยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 23 (24)
R. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.
Chi รจ questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. R.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.
Chi รจ mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti รจ il re della gloria. R.
Seconda Lettura
Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.Dalla lettera agli Ebrei
Eb 2, 14-18
Poichรฉ i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne รจ divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioรจ il diavolo, e liberare cosรฌ quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitรน per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciรฒ doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli รจ in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
Parola di Dio
Vangelo
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2, 22-40
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore-ย come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร sacro al Signoreยป – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerร l’anima -, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป. C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuรจle, della tribรน di Aser. Era molto avanzata in etร , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร di Nร zaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Parola del Signore.
Parola del Signore
Oppure:
(Forma breve)
Dal Vangelo secondoย Luca
Lc 2,22-32
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore โ come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร sacro al Signoreยป โ e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israeleยป.
Parola del Signore.
