Mi pare che una delle fatiche della vita sia entrare in contatto in veritร col mondo che cambia continuamente. Al giorno dโoggi dove sembra che lโuomo diventi sempre piรน distruttivo della vita, quella vera, e del creato, mi viene da pensare se il mondo non sarebbe migliore senza lโuomo. Distruggiamo quello che รจ essenziale per vivere e siamo convinti di essere nel giusto, di fare bene. Piรน che partecipare alla creazione collaborando col Creatore mi sembra che siamo maggiormente propensi a distruggere il creato. Col creato distruggiamo la famiglia, con la famiglia distruggiamo la societร : grazie a tale distruzione sembriamo sempre piรน relegati in un cul de sac.
Il Male ci sta distruggendo grazie alla nostra malvagitร , cosa che ci รจ connaturale, non possiamo scandalizzarci di quello che siamo. Possiamo perรฒ accogliere il richiamo a convertirci al Bene, al nostro bene, al bene che inabita in noi, per ritornare a prenderci cura gli uni degli altri, del mondo.
I suoi erano usciti per andare a prenderlo perchรฉ dicevano โรจ fuori di sรฉโ. Arrivano un poโ in ritardo perchรฉ gli scribi accusano Gesรน di scacciare il male in nome del male: ma nessun regno puรฒ sussistere, dice loro Gesรน, se รจ diviso in se stesso. Oggi i suoi arrivano a prenderlo perchรฉ Gesรน รจ ritenuto inabitato da uno spirito immondo.
Oggi incontriamo lโinvito di Gesรน a ricostruire i legami famigliari non tanto basandoli sulle nostre forze. Oggi dove neppure i legami di sangue sembrano piรน tenere, Gesรน ci invita a basare i nostri legami sullโamore del Padre che abita in noi e chiede di essere accolto da noi. Noi vediamo facilmente la nostra incapacitร e il nostro male e corriamo ai ripari prendendocela con gli altri, scaricando su di loro il nostro male e le nostre responsabilitร creando divisione e malignitร . Oggi il Signore ci invita a riconoscere quanto poco figli siamo e a riprendere la via vera della vita, Lui che รจ Via, Veritร e Vita, per ritornare ad amare questa nostra storia, questo nostro oggi.
La via รจ tracciata ed รจ chiara: chi ascolta la sua Parola, Lui Parola, chi fa la volontร del Padre, volontร incarnata in Lui Parola, รจ fratello, sorella e madre.. Questo invito non ha nulla che superi le nostre forze, non รจ un invito al perfezionismo, รจ un invito a ritornare ad essere figli e fratelli. Le nostre incredulitร e le nostre fughe, fanno parte della nostra esperienza di fede: non ce le lasceremo dietro le spalle se non dopo che avremo raggiunto la casa del Padre, se non dopo che saremo morti.
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Non temiamo le nostre incredulitร , amiamole come parte della nostra umanitร . Ma mentre accogliamo quello che siamo nelle nostre incredulitร , accogliamo pure la Parola che solletica il bene che รจ in noi a diventare vita, ad uscire allo scoperto, ad essere luogo di scelta libera. Gesรน dopo avere rimproverato i suoi perchรฉ increduli alla sua risurrezione li manda ad annunciare la Buona Notizia. Noi increduli siamo mandati perchรฉ la sua Parola non cerca anime belle e immacolate, Lui Parola รจ via del Padre per amarci per quello che siamo con amore di Madre.
Entriamo nellโoggi come lโoggi dellโascolto. Affiniamo le nostre capacitร uditive. Poniamo attenzione alle nostre disattenzioni a ciรฒ che ci rende piรน umani, piรน gente di fede. Non cediamo alla tentazione di scandalizzarci per le nostre fragilitร , infedeltร e incredulitร . Vivere scandalizzandoci รจ opera del Male; vedere le nostre incredulitร e accogliere lโinvito a convertirci al Bene รจ opera dello Spirito Santo in noi.
Oggi รจ il giorno dellโascolto: non abbiamo bisogno di dirci cristiani, abbiamo necessitร di vivere la nostra umanitร di fede e la nostra fede umana. Lรฌ si incarna il Figlio di Dio.
Che fare? Semplicemente entriamo in questo giorno dellโascolto con le orecchie aperte, col cuore accogliente, con la mente attenta, con le mani pronte a vivere, coi piedi pronti a camminare. Che cosa dobbiamo fare? Lโincontro con la vita ce lo dirร , se abbiamo mente e cuore, mani e piedi, aperti e attenti allโascolto della storia di oggi e della voce dello Spirito che canta dentro di noi il canto della vita. Danziamo a braccetto con Lui la vita, ne scopriremo delle belle e ne vivremo delle buone.
Non importa se la realtร e gli altri ci saranno contro: buon segno. Lโimportante รจ che noi rimaniamo aperti alla volontร di Dio che ci spinge ad amare anche questi tali come parte della famiglia. Sappiamo che spesso lโamore fraterno รจ un poโ bastardo, non importa. Ciรฒ che importa รจ che non lasciamo la via bella del bene solo per vendicarci o avere delle ragioni che, alla fine, lasciano il tempo che trovano, rendono il mondo peggiore e non ci lasciano camminare verso la casa del Padre.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
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Chi fa la volontร di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madre.
