โIn passato umiliรฒ la terra di Zร bulon e la terra di Nรจftali, ma in futuro renderร gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luceโฆโ Terra di Galilea, terra di pagani: una regione devastata dalle guerre, popolazioni di confine considerate male e con sospetto come pagani.
Isaia con lo sguardo lungo del profeta vede le tenebre di questa regione ai margini aprirsi ad una luce e ad una gioia nuova: annuncia una liberazione e la speranza che un re, ancora bambino, avrebbe portato luce e pace. Eโ lโannuncio di un giorno in cui il diritto e la giustizia sono ristabiliti. Una luce grande entra nella storia proprio nella terra di confine, degli incroci, dei mescolamenti e dellโemarginazione. Isaia scorge un cammino di popolo dalle tenebre alla luce.
Allโinizio del suo racconto Matteo riprende questo testo di Isaia e presenta Gesรน che ritorna verso la Galilea. Vi si reca dopo il ritiro nel deserto e dopo che Giovanni Battista รจ arrestato. Giovanni Battista รจ consegnato nella sua passione e morte. In questo momento in cui Gesรน, venuto a conoscenza di quanto era accaduto a Giovanni, poteva comprendere ciรฒ a cui egli stesso andava incontro, si reca nella provincia dei pagani, nel territorio di confine, dei marginali: il suo essere messia parte da lรฌ, segue vie che non corrispondono a progetti di potenza. Torna in Galilea, ma a Cafarnao, villaggio degli incontri, con coloro che sono dimenticati e esclusi dove i suoi incontri sono con malati e lontani. Gesรน รจ venuto per tutti. E lรฌ si fa vicino e i suoi gesti sono di guarigione e liberazione.
Il suo invito โconvertiteviโ segue lโannuncio del regno dei cieli. Viene cioรจ dopo lโannuncio di un dono che genera gioia: il โregno dei cieliโ indica la vicinanza di Dio che apre ad un modo nuovo di intendere la vita come fratelli e sorelle, nella ospitalitร . Il regno non รจ qualcosa lontano dalla nostra vita, รจ dono che viene dal Dio Padre: dono di vicinanza. Ed รจ anche scoperta che genera la gioia di lasciare tutto per cercarlo perchรฉ รจ una ricchezza che salva lโesistenza e le fa trovare il suo senso piรน profondo. Aprirsi al regno suscita un radicale cambiamento nella vita. Conversione รจ il movimento di cambiamento radicale, di mutare direzione, con cui si accoglie la presenza di Dio che si fa vicina nellโagire e nelle parole di Gesรน. I suoi gesti di liberazione, guarigione, accoglienza e le sue parole indicano un modo nuovo di intendere la vita non come accaparramento ma come gratuitร , non come egoismo ma come fratellanza. Rapporti nuovi sono possibili sin da ora nellโaffidarsi a Dio che vuole la salvezza.
Gesรน chiama a seguirlo: โVenite dietro a meโ. Eโ indicazione dellโessenziale della vita dei discepoli: rimanere dietro, camminare sui passi di Gesรน, condividere lo stile della sua esistenza. Quando Gesรน vede i due fratelli esprime lo sguardo di Dio che vede ogni persona come unica e originale e propone una chiamata. Simone e Andrea sono guardati nella loro vita ordinaria e nella loro unicitร . Gesรน li chiama nel loro operare di ogni giorno, mentre gettavano le reti in mare. Si fa vicino non nei luoghi religiosi, ma nei luoghi della vita. Li chiama ad essere ancora pescatori, ma ad esserlo in modo nuovo: pescatori di uomini. โPescatoreโ รจ da scorgere come chi porta vita: indica un servizio in riferimento ad altri, perchรฉ ognuno possa trovare il senso profondo della sua vita. Il regno dei cieli inizia a realizzarsi nella vita di Gesรน: la vita cristiana non รจ apprendimento di una astratta dottrina fatta di principi e norme e neppure mera esecuzione di indicazioni morali, ma si compie nel seguire Gesรน, nel porre i propri passi sulla sua via, nella creativitร di vivere in relazione con lui che cammina sempre davanti, che annuncia e cura indicando la via del dono e del servizio.
- Pubblicitร -
p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
