p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 11 Gennaio 2020

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Avvicinarsi a questo brano che dirlo stupendo รจ poco, chiede un coinvolgimento personale totale e totalizzante.

Innanzitutto possiamo evidenziare come se seguiamo Gesรน, nasciamo uomini nuovi. Lui nasce in mezzo a noi e noi rinasciamo in Lui. Noi, con le nostre magagne, i nostri difetti, i nostri errori, i nostri peccati, viviamo tutta la nostra esistenza, che รจ lโ€™unica vera malattia incurabile che puรฒ diventare mortale, come i lebbrosi che vivono per la morte. Se la lebbra รจ condanna a morte per il corpo, le nostre lebbre interiori rischiano di diventare condanna a morte per la nostra persona. Il vangelo di questโ€™oggi, la Buona Notizia che ci porta, รจ invito ad accogliere il miracolo globale dove noi siamo chiamati a rinascere a vita nuova.

A ben guardare questo testo รจ basato sulle trasgressioni, anticipo delle polemiche di Gesรน contro la Legge.

La prima trasgressione รจ data dal fatto che il lebbroso sta in cittร , dove non dovrebbe stare; il lebbroso, poi, va da Gesรน mentre invece dovrebbe allontanarsene. Il lebbroso trasgredisce lo statuto del lebbroso.

Gesรน cosa fa? Trasgredisce pure Lui perchรฉ tocca il lebbroso, cosa che non si puรฒ fare. Gesรน il trasgressore per eccellenza che si avvicina al trasgressore lebbroso, si fa vicino allโ€™uomo, al malato e al peccatore, alla faccia della Legge.

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La Legge distingue bene e male. Questa distinzione diventa, presto o tardi, divisione, separazione, decreta ciรฒ che รจ morto e ciรฒ che รจ vivo. Ma la Legge non dร  vita. La Legge ti dice di stare attento al male, ti invita a non toccare il male, a non lasciarti infettare dal male. Per la Legge il male, di conseguenza chi ne รจ portatore, diventa il luogo della solitudine. Chi รจ portatore di male va escluso: a lui va negata ogni relazione.

Il lebbroso, come ogni uomo portatore di male, รจ un cadavere ambulante che deve rispettare una sola Legge: quella dellโ€™esclusione. Se vede qualcuno deve gridare โ€œimmondo, immondoโ€, perchรฉ tutti sappiano la sua indegnitร  e inavvicinabilitร . Deve dare la possibilitร  allโ€™altro di allontanarsi e lui di scomparire.

Il lebbroso, cioรจ noi, visibilizza la Legge che ci fa vedere il male, ci isola, ci relega ognuno per suo conto, ci dichiara finiti. รˆ quanto facciamo noi nelle nostre comunitร , nelle nostre politiche, nelle nostre chiese: chi ha sbagliato non ha piรน diritto di vita se non in luogo e in modo appartato, non umano.

Gesรน? Gesรน che viene a fare? Viene a toccare il male. Il male, il limite, lโ€™esclusione diviene il luogo del tocco che, trasgredendo la Legge, crea comunione. Il tocco di Gesรน ci riporta al cuore del Padre e ci richiama ad una vita nuova dove non tutto deve andare bene, ma dove il richiamo a rimettersi in cammino rimane centrale.

Noi spesso ci preoccupiamo della trasgressione in sรฉ magari per negarla o per giustificarla. Ma non possiamo dimenticarci che la persona umana รจ per sua natura che trasgredisce. Lโ€™uomo conosce il limite e lo vuole travalicare, fa parte di quello che siamo.

Noi non siamo tanto natura quanto cultura per questo tutto ciรฒ che facciamo รจ funzionale ad andare oltre il limite che abbiamo. Questa รจ cosa buona, รจ cosa nostra.

Certo i modi per andare oltre il limite sono per lo meno due: uno รจ quello che dร  morte, che ti porta a superare il tuo limite mangiando lโ€™altro. Questo รจ quello che spesso facciamo uccidendo. Oppure cโ€™รจ la trasgressione dove il limite lo supero facendo dello stesso limite un luogo di comunione con lโ€™altro e non di divisione. Questo รจ quanto crea il tocco trasgressivo di Gesรน.

Andare oltre il limite facendo diventare questo incontro non luogo di lotta ma luogo di dono, luogo di scambio, luogo di incontro. Lโ€™oltre il limite, il tocco trasgressivo del male diventa una scelta di amore che fa dei due uno nella diversitร . In fondo tale tocco diventa la vita della Trinitร  incarnata in noi e fra di noi. Liberi da ogni moralismo e da ogni smania di trasgredire ad ogni costo, cosรฌ possiamo ritornare ad incontrare il volto dellโ€™altro che riscopriamo essere volto del fratello.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Immediatamente la lebbra scomparve da lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5, 12-16

Un giorno, mentre Gesรน si trovava in una cittร , ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettรฒ dinanzi, pregandolo: ยซSignore, se vuoi, puoi purificarmiยป.

Gesรน tese la mano e lo toccรฒ dicendo: ยซLo voglio, sii purificato!ยป. E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Gli ordinรฒ di non dirlo a nessuno: ยซVaโ€™ invece a mostrarti al sacerdote e faโ€™ lโ€™offerta per la tua purificazione, come Mosรจ ha prescritto, a testimonianza per loroยป.

Di lui si parlava sempre di piรน, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.

Parola del Signore

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