La fiducia che lascia fare
Dopo aver contemplato la manifestazione del Messia Gesรน alle genti nella solennitร dellโEpifania, attraverso la pagina della visita dei Magi giunti dallโOriente a Gerusalemme e poi a Betlemme (Mt 2,1-12), nella celebrazione del battesimo di Gesรน noi contempliamo la sua manifestazione a Israele. Gesรน รจ presentato a Israele da Giovanni, profeta e precursore del Messia, al cui battesimo Gesรน si sottopone. La redazione matteana di questo racconto, presente anche nei vangeli di Marco (Mc 1,9-11) e Luca (3,21-22), sottolinea la dimensione di scelta deliberata e intenzionale che Gesรน compie nel decidere il viaggio che lo conduce dalla zona settentrionale della Galilea fino al sud, in Giudea, nella zona presso il Giordano dove Giovanni esercitava il suo ministero. Matteo scrive che โGesรน venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da luiโ (Mt 3,13). Scegliendo di farsi immergere nelle acque del Giordano da Giovanni, Gesรน si espone pubblicamente di fronte a Israele, compiendo un atto che lo situa come discepolo e seguace del predicatore di un movimento di conversione e di radicalitร nellโattesa dellโavvento del Regno di Dio. Gesรน opera un discernimento e una scelta allโinterno del frastagliato panorama dei movimenti spirituali giudaici dellโepoca decidendo di aderire e porsi sulle tracce del Battista, della sua predicazione e del suo movimento. Lโevento del battesimo รจ anzitutto dunque il frutto di una scelta, di una decisione chiara e netta presa da Gesรน. E, al tempo stesso, il battesimo, opera della scelta di Gesรน, viene presentato come lโevento in cui Gesรน viene confermato quale eletto da Dio, colui che il Signore stesso ha scelto. Lโevento del battesimo segnerร poi lโinizio di una fase nuova nella vita di Gesรน con la sua predicazione e il suo ministero pubblico. Tanto che si puรฒ vedere in questo evento anche il primo emergere della sua autocoscienza messianica, espressa, come vedremo, dalla voce dallโalto: โTu sei il mio figlioโ. Dunque Matteo non si limita ad annotare il viaggio di Gesรน, ma ci fa entrare nella vita interiore di Gesรน, ci dice che quel viaggio rispondeva a una sua precisa scelta ed era perseguito con volontร e risolutezza. Gesรน vuole questo gesto, vuole essere battezzato da Giovanni ma, una volta giunto dal Battista, avviene lo scontro delle volontร .
Nei vv. 14-15 Matteo inserisce un dialogo tra Giovanni e Gesรน assente dalla narrazione di Marco. Un dialogo che forse riflette la difficoltร che creava alle comunitร cristiane il fatto che Gesรน, il piรน grande, il Messia, il Veniente, colui che avrebbe battezzato in Spirito santo, si fosse sottomesso al battesimo di Giovanni, colui che battezzava in acqua soltanto. Il dialogo consente a Matteo di dare una spiegazione a ciรฒ nel senso dellโobbedienza reciproca dellโuno allโaltro che consente il realizzarsi del disegno di Dio. In ogni caso, il testo afferma che, giunto Gesรน da Giovanni con lโintenzione di farsi immergere nel Giordano da lui, ecco che il Battista si mostra esitante e anzi cerca di distogliere Gesรน da questo atto. Il testo dice letteralmente che โGiovanni glielo impedivaโ, cioรจ, cercava di impedirglielo. E lo faceva dicendogli questo: โIo ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni a me?โ. Giovanni obietta in base a ciรฒ che sa e conosce, in base al proprio discernimento e alla propria conoscenza spirituale. Egli annuncia colui che battezzerร in Spirito santo e fuoco (Mt 3,11) e sa che lui puรฒ solo ricevere dal Veniente quel battesimo, e ora si vede contraddetto, lui che sa, lui che conosce il Veniente, lui che puรฒ dire ai suoi ascoltatori โIn mezzo a voi sta uno che voi non conosceteโ (Gv 1,26), ora si vede paradossalmente chiamato a immergere nellโacqua colui dal quale avrebbe voluto lui essere immerso nello Spirito santo. Lโobbedienza richiesta a Giovanni รจ particolarmente gravosa, perchรฉ lo contraddice non tanto sul piano del sentire o sul piano emotivo o sul piano razionale, ma sul piano spirituale: โIo ho bisogno di essere immerso da teโ. Giovanni fa fiducia a ciรฒ che Gesรน gli dice, ma certamente abdica a qualcosa da lui percepito come buono e perfino essenziale dal punto di vista spirituale. E addirittura accetta di compiere lui il gesto che significherร anche, in certo modo, la fine del suo ministero, perchรฉ ormai, colui che viene dopo di lui gli subentrerร con un battesimo di ben altra qualitร rispetto al suo. Giovanni รจ uno di quegli uomini della soglia che guidano fino a un confine, a un limitare e poi si fermano; aprono la strada, indicano la via, ma poi hanno la forza di arrestarsi e di lasciare il passo ad altri, un poโ come Mosรจ che non entrรฒ nella terra promessa ma la indicรฒ al suo popolo e lui la intravide solo, dallโalto del monte Nebo. Giovanni, dirร il quarto vangelo, รจ lโuomo capace di diminuire, e diminuire nella gioia (Gv 3,28-30) di fronte a colui che viene dopo e dietro a lui.
Giovanni forse non capisce perchรฉ Gesรน dovrebbe farsi immergere da lui: che bisogno ne ha? Vi รจ qualcosa di analogo allโatteggiamento di Pietro narrato nel IV vangelo che si rifiuta di farsi lavare i piedi da Gesรน: non capisce subito il senso di ciรฒ che Gesรน vuole fare (Gv 13,6-9). Cosรฌ lโatteggiamento di Giovani รจ di tentare di mettere un ostacolo, di distogliere, di impedire: il verbo usato da Matteo il piรน delle volte indica atteggiamenti che vengono biasimati e ripresi da Gesรน. I discepoli che impedivano ai bambini di andare da Gesรน (Mt 19,14), i discepoli che volevano impedire a uno che non faceva parte del loro gruppo di scacciare demoni (Mc 38-39), i dottori della Legge che, appropriatisi delle chiavi della conoscenza, hanno impedito di entrare a coloro che volevano (Lc 11,52). Gesรน invece, non si pone mai nellโatteggiamento di colui che mette ostacoli, che impedisce. Gesรน accoglie, lascia che le persone si esprimano, si manifestino, egli non impedisce nemmeno a Giuda di fare ciรฒ che ha in mente di fare. Preferisce obbedire e compiere le Scritture, ovvero, vivere gli eventi della vita cercando di farne unโoccasione di adempimento delle Scritture. Cosรฌ, ora, egli chiede a Giovanni di lasciare fare, per adempiere ogni giustizia, ovvero per adempiere le Scritture, per compiere il volere di Dio espresso nella Legge e nei Profeti. AllโโIo ho bisogno di essere battezzato da teโ di Giovanni, Gesรน oppone il bisogno a cui entrambi รจ bene che si sottomettano per consentire lโadempiersi del disegno salvifico. La parola chiave รจ โlasciar fareโ: โLascia fare per ora โฆ Allora lo lasciรฒ fareโ. Matteo ci presenta un evento di reciproca obbedienza tra Gesรน e Giovanni. Vi รจ qualcosa di straordinario in questo incontro. Giovanni obbedisce a Gesรน facendo ciรฒ che non vorrebbe, e Gesรน obbedisce a Giovanni sottomettendosi al suo battesimo. Straordinario perchรฉ avviene tra due uomini, due maschi, due celibi, due personalitร forti, due uomini di Dio. In quella reciproca sottomissione vi รจ una libertร e una maturitร che su di essa si posa il compiacimento di Dio. Lโamore che essi mostrano รจ un amore amato da Dio, un amore umano cosรฌ largo e profondo che diviene spazio di rivelazione e di conoscenza dellโamore di Dio. Nessuna gelosia, nessuna invidia, nessuna rivalitร tra i due, ma riconoscimento reciproco e accoglienza reciproca, anche del rispettivo ministero.
Allora Giovanni lascia fare. E il battesimo che lui stesso amministra, diviene un lasciar fare Gesรน! Quasi come se non fosse neppure piรน un gesto suo. Quel gesto battesimale svela poi la qualitร di Gesรน quale lo stesso Giovanni non poteva prevedere: Gesรน sarร il Messia, sรฌ, come appare dal riferimento che la voce dellโalto fa al Salmo 2, Salmo messianico (โQuesti รจ il mio figlioโ: Sal 2,7), ma lo sarร nella forma del Servo di cui parla Isaia (โin lui ho posto il mio compiacimentoโ: Is 42,1), e โservoโ significa โobbedienteโ. Sarร il Messia, ma nella forma e nel destino doloroso di Isacco il figlio destinato al sacrificio (โlโamatoโ, riferimento a Gen 22,2). La volontร di impedire il battesimo a Gesรน esprime anche che la comprensione di Gesรน da parte di Giovanni deve ancora perfezionarsi. Ecco dunque lโatto di fiducia di Giovanni. Non ci sono nรฉ recriminazioni da parte di Giovanni, nรฉ ulteriori spiegazioni da parte di Gesรน, cโรจ un atto di fiducia rinnovato, e forse questo รจ il battesimo in cui si immerge Giovanni, si immerge in un atto di abbandono e di fiducia radicali in Gesรน e nella sua volontร , nella sua parola. Un atto di fiducia รจ un atto di fede, e qui lโatto di fede รจ tra Giovanni, che conosce Gesรน, sa chi รจ in veritร , e per quanto possa contraddire ciรฒ che lui sente e sa essere il suo bisogno spirituale, gli fa fiducia. E a questo atto di obbedienza, che in veritร , come abbiamo detto, รจ unโobbedienza reciproca, dellโuno allโaltro, risponde lโobbedienza di Dio che manifesta il suo beneplacito. Diceva un abba del deserto: โObbedienza per obbedienza. Se uno obbedisce a Dio, Dio obbedisce a luiโ. Qui, lโobbedienza di Dio risponde allโobbedienza reciproca tra Gesรน e Giovanni. Se tra i fratelli vi รจ reciproca obbedienza, Dio obbedisce loro.
A cura di Luciano Manicardi – Fonte
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Letture della Domenica
BATTESIMO DEL SIGNORE โ ANNO A โ Festa
Colore liturgico: BIANCO
Prima Lettura
Ecco il mio servo di cui mi compiaccio.
Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 42,1-4.6-7
Cosรฌ dice il Signore:
ยซEcco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterร il diritto alle nazioni.
Non griderร nรฉ alzerร il tono,
non farร udire in piazza la sua voce,
non spezzerร una canna incrinata,
non spegnerร uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerร il diritto con veritร .
Non verrร meno e non si abbatterร ,
finchรฉ non avrร stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perchรฉ tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebreยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 28 (29)
R. Il Signore benedirร il suo popolo con la pace.
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. R.
La voce del Signore รจ sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore รจ forza,
la voce del Signore รจ potenza. R.
Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: ยซGloria!ยป.
Il Signore รจ seduto sullโoceano del cielo,
il Signore siede re per sempre. R.
Seconda Lettura
Vita familiare cristiana secondo il comandamento dell’amore.
Dagli Atti degli Apostoli
At 10,34-38
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: ยซIn veritร sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga.ย
Questa รจ la Parola che egli ha inviato ai figli dโIsraele, annunciando la pace per mezzo di Gesรน Cristo: questi รจ il Signore di tutti.
Voi sapete ciรฒ che รจ accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioรจ come Dio consacrรฒ in Spirito Santo e potenza Gesรน di Nร zaret, il quale passรฒ beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perchรฉ Dio era con luiยป.
Parola di Dio
Vangelo
Appena battezzato, Gesรน vide lo Spirito di Dio venire su di lui.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 3,13-17
In quel tempo, Gesรน dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni perรฒ voleva impedirglielo, dicendo: ยซSono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?ยป. Ma Gesรน gli rispose: ยซLascia fare per ora, perchรฉ conviene che adempiamo ogni giustiziaยป. Allora egli lo lasciรฒ fare.
Appena battezzato, Gesรน uscรฌ dallโacqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโamato: in lui ho posto il mio compiacimentoยป.
Parola del Signore
