p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 7 Gennaio 2020

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Le nostre radici sono Giovanni Battista e Israele. Se noi vogliamo essere cristiani non possiamo tranciare queste radici, pena la morte della pianta stessa. Il bisogno del nemico a tutti i costi, cosa che continua a guerreggiare anche ai nostri giorni in modo sempre piรน becero e pericoloso, รจ una debolezza che chiede un pagamento grosso: la nostra morte, dopo tante morti da noi procurate. Il nemico รจ quello che usiamo per non vivere la vita, per non affrontare i problemi, il nemico รจ necessario ad ogni costo. Lo vediamo negli Stati Uniti dove si scatena una guerra Medio Orientale per recuperare terreno elettorale a causa dellโ€™impeachment; lo vediamo in casa nostra dove non interessano i problemi interessa cogliere le paure e i bisogni della gente e andare allโ€™attacco di quelli. Cosรฌ i buoni diventano cattivi e i cattivi i salvatori della patria per necessitร , non perchรฉ convinti di quello che dicono. รˆ un vortice di schiavitรน che va a tagliare le radici dellโ€™albero della vita, lasciandoci senza passato, senza radici, senza possibilitร  di vita e di futuro.

Israele e Giovanni Battista sono le nostre radici: da Israele la Chiesa riceve la fede. Questo non significa che tutto rimane come prima, significa invece che sono giunti i giorni del compimento dove il Regno รจ il centro della nostra esistenza. Il Battista viene consegnato, Gesรน cambia regione e passa dalla Giudea a Cafarnao, dove stabilisce la sua casa.

A Cafarnao Gesรน inizia la sua vita pubblica, a Cafarnao si svolgerร  gran parte della sua opera. Cafarnao, scelta obbligata, รจ in Galilea, Galilea delle genti. รˆ a metร  strada tra Israele e i pagani. Lรฌ si compie la profezia di Isaia: il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce.

Dallโ€™arresto di Giovanni parte la vita pubblica di Gesรน. Da un momento oscuro della storia di Israele, si comincia a vedere una luce. Giovanni viene arrestato, Gesรน verrร  consegnato. Dallโ€™arresto, dalla consegna, dal tradimento si passa al dono: Lui si consegna. Dio non cambia le nostre azioni perverse, sarebbe la morte della libertร , a volte perversa, dellโ€™uomo. Dio nella stessa azione manifesta se stesso.

Questa รจ la dinamica di Dio, la sua astuzia, la sua furbizia da noi giudicata come ingenuitร . Dio sfrutta il male per fare il bene. Il male rimane male, il tradimento rimane tradimento. Ma lรฌ dentro, in quelle tenebre, si vede una grande luce. รˆ il capovolgimento che Gesรน opera di quanto avviene. Il male Dio lo fa diventare occasione di dono.

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Lโ€™azione dellโ€™uomo, anche la piรน perversa, diventa luogo della salvezza di Dio. Questo non perchรฉ Dio fa qualcosa dโ€™altro ma perchรฉ, nella stessa azione dellโ€™uomo, dellโ€™uomo che piรน o meno liberamente opera il male, Dio, nella stessa azione, con suprema libertร , fa liberamente il bene.

Lโ€™uomo toglie la vita a Dio in Gesรน Cristo? Dio ย cosa fa? Dona la vita per lui.

Lโ€™uomo rapisce il dono di Dio? Dio cosa fa? Dio dona se stesso.

Ciรฒ significa che per questa nostra storia cโ€™รจ sempre salvezza. Qualunque sia il male che facciamo -questa non รจ giustificazione del male da noi fatto, male che rimane male-, addirittura mettere in croce Dio, questo diventa il massimo bene perchรฉ nella malvagitร  del nostro dare la morte Dio si consegna per noi alla croce.

Dio rispetta la nostra libertร  ma anche la sua, a modo suo e non nostro. Alla libertร  di fare il male noi rispondiamo facendo il male. Senza aggiungere nulla e senza fare nientโ€™altro di quello che noi facciamo malignamente; in quello che noi facciamo operando malvagitร  Lui si mette dentro come amore che dร  vita. La speranza cristiana raggiunge il suo apice in questo senso.

Questa รจ la Luce che si staglia nel cielo al popolo che รจ oppresso nelle tenebre. รˆ altra via e altra risposta alla guerra becera dei potenti, guerra fatta alle spalle e sulle spalle di tanta gente, povera o ricca che sia, poco importa.

Dunque al male che cโ€™รจ o impariamo, o ci educhiamo, a rispondere col dono e col bene oppure la nostra vita, e la vita di questo nostro mondo, sarร  sempre condannata alla guerra. Non solo: ma sarร  condannata ad uccidere il pianeta stesso in nome dei nostri interessi sempre piรน beceri e disumani. Ricordarsi delle nostre radici che Gesรน รจ venuto a portare a compimento, capiamo bene come sia cosa essenziale e vitale. Accogliamo questo Bene oggi in mezzo al nostro male, questa รจ Buona Notizia.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Il regno dei cieli รจ vicino.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 4, 12-17.23-25 In quel tempo, quando Gesรน seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirรฒ nella Galilea, lasciรฒ Nร zaret eย andรฒ ad abitare a Cafร rnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zร bulon e di Nรจftali, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta Isaรฌa: ยซTerra di Zร bulon e terra di Nรจftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, perย quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce รจ sortaยป. Da allora Gesรน cominciรฒ a predicare e a dire: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicinoยป. Gesรน percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermitร  nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarรฌ.ย Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decร poli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. Parola del Signore

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