p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 24 Dicembre 2019

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E cosรฌ โ€œin quel tempo, Zaccaria, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetรฒ dicendoโ€ e benedicendo.

Giunge silenzioso il dono di Dio. Quel dono silenzioso che aveva ammutolito Zaccaria, padre di Giovanni. Quel dono silenzioso riacquista la parola. รˆ parola che sarร  gridata dal figlio Voce di uno che grida nel deserto. รˆ parola bella, รจ parola che accarezza, รจ parola che avvolge.

รˆ il piรน bel regalo che possiamo ricevere in vita nostra: un figlio Voce che dice un altro Figlio Parola. รˆ regalo silenzioso, perchรฉ solo cosรฌ vi รจ vero regalo. Non ci interessa un regalo pubblicizzato: quello รจ commercio, lโ€™esatto opposto del regalo. Il regalo รจ atto di amore gratuito che rimane nel cuore, anche se non ce lo ricordiamo lui germina in noi e nel prossimo.

รˆ silenzioso il regalo, รจ seme che germina grazie alla tenerezza e alla misericordia di Dio. รˆ sole che sorge dallโ€™alto. Rompe ogni nostro schema e ogni nostra convenzione. รˆ riscoperta del dono come cosa seria e bella, non consumabile ma amante e amabile. Il dono di oggi รจ un figlio, il dono da sempre della cristianitร  รจ lโ€™icona del crocifisso. Il dono non รจ cosa eccezionale, lo troviamo nelle cose piรน normali e vere della vita. Lo troviamo nelle ore passare ad accudire il bimbo dato, nel vivere il lavoro, nella cura della casa che subito dopo viene buttata di nuovo per aria, in una telefonata che non porta a nulla ma che รจ attenzione misericordiosa allโ€™altro.

Il dono non รจ cosa mia, non รจ cosa di cui appropriarci, il dono รจ bello fino a che rimane libero e aperto, quasi buttato lรฌ senza che ce ne accorgiamo, andando poi subito via prima che parta la ridda dei ringraziamenti il piรน delle volte fatti col sorriso sulle labbra ma con la tristezza in cuore.ย  Quella tristezza che รจ data dal dono che รจ ricatto: oggi debbo fare un regalo a chi me lo ha fatto. Il dono รจ invitare alla mensa del Natale coloro che non possono ridarti indietro nulla. Quando fai un pranzo non invitare amici e conoscenti che a loro volta si debbano sentire in dovere di invitarci di nuovo, invita invece chi ha fame, che non puรฒ ricambiare il tuo dono. Questa non รจ negazione del dono della famiglia ma inveramento della famiglia vera, quella piรน grande, quella di questo mondo.

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E il Bimbo Sole che sorge dallโ€™alto viene a visitarci โ€œper risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nellโ€™ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della paceโ€. รˆ luce che smaschera i vizi che noi chiamiamo virtรน, diventa critica ai doni che sono ricatto. Ci mostra come i nostri doni noi, il piรน delle volte, li abbiamo sacrificati sullโ€™altare idolatrico del business. Il dono รจ frutto di oppressione, di inganno, di manipolazione delle cose del mondo: il non accettare questi regali rumorosi e guardarsi di nuovo negli occhi senza un cell di mezzo, รจ dono rivoluzionario per il nostro mondo corrotto dal dio economia.

Regali: dono silenzioso. E uno dei doni piรน belli, silenziosi secondo il nostro mondo, ma estremamente parlanti secondo il nostro Padre dei cieli, รจ la benedizione. Quella benedizione in cui รจ scoppiato il dire di Zaccaria, povero ammutolito dalla grandezza del dono a cui nessuno credeva piรน. Benedire e benedirci รจ dono che scaccia quella maledizione che continuamente รจ sulle nostre labbra. Maledizione che dice povertร  e durezza di cuore. Benedizione che diventa preghiera vera, silenziosa, quotidiana, di ogni momento della nostra giornata. Benedizione della Madre che diventa benedizione dei figli riconosciuti come fratelli. Anche lโ€™extra comunitario che giace infreddolito alle porte delle nostre chiese in questo Natale, chiede uno sguardo di calore, qualcosa di bello che muova il cuore della sua gente. Benediciamolo, come meglio sappiamo, ritorneremo a fare crescere questa umanitร  rinsecchita, senza piรน figli da amare. Benediciamo per accogliere i veri doni della vita e per riconoscerli come gioia di Dio stesso in noi e per noi. Benediciamo e condivideremo la vita non guardando alla mano che dona qualcosa ma agli occhi che accolgono il dono di uno sguardo di amore.

Saremo, in questo Natale, come il nostro Padre che da buona Madre bene-dร , divenendo sorgente stessa del dono.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Ci visiterร  un sole che sorge dall’alto.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 1, 67-79 ย  In quel tempo, Zaccarรฌa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetรฒ dicendo: ย  ยซBenedetto il Signore, Dio d’Israele, perchรฉ ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. ย  Cosรฌ egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si รจ ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santitร  e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. ย  E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perchรฉ andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. ย  Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterร  un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della paceยป. Parola del Signore

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