p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 20 Dicembre 2019

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Questa scena la si capisce veramente, per quanto possibile, solo se la guardiamo con gli occhi del Padre. Non รจ centrale vedere e contemplare questa scena con gli occhi di Maria, scadremmo facilmente in facili moralismi che lungo la storia hanno rovinato la bellezza di questo dono. Guardare questa scena, contemplarla, con gli occhi della Madre รจ di una bellezza e di una profonditร  inenarrabile.

Ieri abbiamo visto lโ€™annunciazione a Zaccaria, oggi vediamo lโ€™annunciazione a Maria: protagonista principale รจ Dio Padre nel primo caso, Dio Madre nel secondo. Questo passaggio se guardiamo con attenzione, รจ semplicemente rivoluzionario.

In Zaccaria noi contempliamo la promessa del Padre, in Maria noi contempliamo il compimento della Madre. In Zaccaria contempliamo il dono della vita che nasce da Elisabetta sterile, in Maria contempliamo il sรฌ di Dio allโ€™uomo. il temere di Zaccaria lo lascia a bocca aperta e lo rende muto, il sรฌ di Maria la fa passare dal timore alla gioia dellโ€™accoglienza, in entrambe i casi centrale rimane il sรฌ di Dio allโ€™umanitร . Un sรฌ che finalmente si puรฒ compiere perchรฉ Zaccaria prima e Maria poi, si lasciano amare, per vie diverse che portano alla stessa meta: il Padre e la Madre!

Ciรฒ che era promessa รจ divenuta realtร  e compimento, quel compimento che sta nellโ€™inizio della vita stessa, nel giardino dellโ€™Eden. Si passa dalla Giudea alla Galilea. Da Gerusalemme, centro di tutto, ad un paesino insignificante quale รจ Nazaret. Lโ€™incontro di Dio con lโ€™uomo avviene nel tempio per Zaccaria, in casa con Maria. รˆ in casa che nasce la vita non al tempio. Non รจ la vita a servizio del tempio e del Padre ma la Madre del tempio a servizio dellโ€™umanitร . รˆ Dio che si fa carne perchรฉ noi possiamo diventare con la nostra carne Dio. La preghiera inconsapevole di Zaccaria diventa motivo di vita orante in Maria. Lโ€™antico testamento promessa della fedeltร  di Dio si spalanca su Zaccaria, il compimento di tale promessa si spalanca su Maria. Si passa dallโ€™uomo alla donna, dallโ€™esclusione della donna alla centralizzazione della stessa, dal centro di potere di Gerusalemme al centro della vita che รจ la nostra femminilitร . Una donna diventa il nuovo santuario, non piรน il tempio di cui non rimarrร  pietra su pietra, ma il grembo di lei che concepisce la presenza di Dio. Direi che la percepisce e la concepisce ma perchรฉ lei รจ giร  stata percepita e concepita.

Maria non deve fare nulla per Dio, deve lasciare semplicemente che il disegno di Dio sul mondo si compia grazie a lei. Lei dice sรฌ, cosa che non era permessa alle donne che dovevano stare zitte in situazioni pubbliche. Per questo lei dice sรฌ in casa e non al tempio, cosa che avrebbe potuto scandalizzare le male lingue che non mancano mai. Anche Zaccaria dirร  sรฌ in casa quando Elisabetta partorirร  il Battista, a quel punto riacquisterร  la parola.

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Il Padre Creatore ha creato il mondo e al sesto giorno ha creato lโ€™uomo perchรฉ al settimo giorno la donna portasse a compimento la creazione e la promessa mettendo al mondo la Madre, il Dio con noi, lโ€™Emmanuele. Grazie semplicemente ad un sรฌ che รจ tutto accoglienza e nulla di moralismo. รˆ un sรฌ bambino, perchรฉ quasi inconsapevole, ma allo stesso tempo รจ un sรฌ adulto perchรฉ Maria conservava nel suo cuore tutte queste cose, che non comprendeva, e da loro si lasciava continuamente fecondare. Finalmente una donna dice sรฌ a Dio e la vita nasce e rinasce. Rinasce grazie al dono di comunione dove Dio diventa uomo e lโ€™uomo diventa Dio. รˆ il principio stesso della creazione e il fine stesso della creazione.

La gioia scoppia nei cieli perchรฉ la gioia รจ stata feconda sulla terra perchรฉ lโ€™Amore รจ divenuto amore: un bimbo a noi รจ dato. Il Padre adempie in tal modo i suoi sogni in una donna che gli permette di essere Madre su questa terra di ogni piccolo che a noi รจ dato.

Ci si riempie il cuore di tristezza a pensare a tutti i maltrattamenti e a tutte le negazioni di affetto che questi piccoli hanno subito. Come si fa a non pensare che dove arrivano dei militari, siano anche dellโ€™ONU, non vi siano violenze, stupri, sono nati per quello, per combattere e sono convinti che la vita siano loro, mentre invece sono solo morte. E coloro che si staccano da questa nefandezza, sono ritenuti militari di poco conto e di poco valore. รˆ successo in Mozambico nel corridoio di Beira, succede ad Haiti sommando distruzione a distruzione.

Ma il sรฌ di Maria che accoglie il sรฌ di Dio ci riporta al centro della nostra convinzione: siamo tutti figli e come tali o viviamo oppure ci distruggiamo. Gli economisti dellโ€™ultima ora dicono che questi sono pregiudizi religiosi che distruggono lโ€™economia, quellโ€™economia che distrugge le nostre vite e ci invita a insterilirci sempre piรน.

Ritorniamo in casa e accogliamo il sรฌ di Dio per noi, ritorneremo a vivere la paternitร  e la maternitร  come cosa bella, come dono vitale, come qualcosa da favorire, da sostenere, da gustare come bellezza di dono del Padre che si fa Madre in noi.

Accogliamo il sรฌ di Dio con il nostro sรฌ alla Parola: daremo corpo a Dio nella nostra vita e nella storia dei nostri fratelli.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, lโ€™angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร  della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. Lโ€™angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร  grande e verrร  chiamato Figlio dellโ€™Altissimo; il Signore Dio gli darร  il trono di Davide suo padre e regnerร  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร  fineยป.
Allora Maria disse allโ€™angelo: ยซCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose lโ€™angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te e la potenza dellโ€™Altissimo ti coprirร  con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร  sarร  santo e sarร  chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchโ€™essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E lโ€™angelo si allontanรฒ da lei.

Parola del Signore

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