Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2019 – don Marco Simeone

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Questo รจ l’anno liturgico A, il primo del ciclo di tre, ed รจ strutturato in 4 tappe strutturate sull’annuncio dell’incontro definitivo con Gesรน e su Giovanni Battista ed in ultimo la figura di Giuseppe. Normalmente c’รจ una sosta rappresentata dall’Immacolata, quest’anno si sono sovrapposte Immacolata e 2ยฐ d’avvento e ne abbiamo persa una, la domenica con Giovanni Battista che chiama a conversione. Oggi abbiamo Giovanni che รจ chiamato a convertirsi: sรฌ perchรฉ anche i profeti, anche i migliori dei profeti si devono convertire e non solo all’inizio del loro cammino.

Cosa era successo?

Con gli occhi della fede illuminata da quello che sarebbe accaduto dopo (la morte e la resurrezione) potremmo dire: niente di speciale! Giovanni era un profeta e Gesรน ci dirร , addirittura, il piรน grande dei profeti; aveva vissuto una vita nella predicazione, nell’annuncio dell’arrivo del Messia che avrebbe aggiustato le cose. Ricordiamoci che l’istituzione era in profondissima crisi: il re era un fantoccio impresentabile (basti pensare alla storia con Erodiade dove il re doveva essere il modello di chi segue la legge) manovrato dai romani, nel Tempio ci voleva tanta fede per credere al culto, tanti si erano disamorati e stavano staccando la spina. C’era un fermento intorno al Mar Morto (Qumran e gli Esseni), ma sempre movimenti marginali.

Giovanni annuncia e finalmente il Messia si svela: Gesรน di Nazareth! La musica comincia a cambiare: grandi folle si smuovono per ascoltarlo e per assistere ai suoi miracoli, una visione diversa della Legge e finalmente parole vere, non la solita fuffa, parole come nessuno mai. Allora siamo arrivati? Sรฌ e no, perchรฉ quello che ha in mano il ventilabro per pulire l’aia (cosรฌ l’aveva presentato) pare che non agisca a livello delle istituzioni: non ha chiesto l’impeachment per il re Erode e per i sacerdoti del Tempio, non sta smuovendo gli animi per una sollevazione contro i romani, moltiplica pane e pesci alla bisogna ma di giustizia sociale ancora nemmeno l’ombra, perchรฉ i ricchi sono sempre piรน ricchi e i poveri sempre piรน poveri. Aggiungiamoci una ciliegina sulla torta: proprio perchรฉ stava denunciando i peccati del re, Giovanni era stato arrestato ed ora stava in carcere, proprio lui, un giusto per mano di un empio. Beh il pensiero, la paura, che si siano rovesciate le cose ci sta tutta. Allora gli nasce dentro il dubbio: mi sono sbagliato io? Non รจ Gesรน il Messia? Perchรฉ non fa niente per cambiare questo stato di cose?

Penso che tante volte anche noi ci sentiamo come Giovanni, anche se molto piรน indegnamente; con quel dubbio di avere sbagliato tutto, di aver creduto magari ai desideri e non alla realtร , penso che accada nella nostra vita il momento della disillusione, della fatica, del costo da pagare delle nostre scelte e delle nostre fedeltร : se vuoi essere fedele c’รจ un costo da pagare, Giovanni sta addirittura in galera, e il tarlo del dubbio si affaccia.

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Qui inizia il brano.

Sente parlare di Gesรน e soprattutto delle sue opere: niente scontro frontale con Erode, niente scure posta alla radice degli alberi, anzi. Perdono per tutti e tanto tempo speso tra gli ultimi e i peccatori, troppa misericordia, qui non si va da nessuna parte! E allora manda un’ambasceria a chiedergli: sei proprio tu il Messia? Stai sul pezzo o ti sei distratto? Tutto bene, ti sei ambientato?

Gesรน non si smuove di un centimetro, e risponde facendo assistere agli emissari di Giovanni ad una serie di miracoli, e non sono “semplicemente” miracoli, ma quelli del Messia, quelli della profezia ad esempio della prima lettura. E gli manda a dire a Giovanni che Lui i segni del Messia li sta facendo realmente, sta sul pezzo come diremmo noi, e poi ci aggiunge una beatitudine strana: beato chi non si scandalizza di me. Questo รจ il messaggio a Giovanni e oggi anche a noi: se Gesรน lo segui in una certa misura ti scandalizza, perchรฉ Lui non รจ come lo vorremmo. Duro ma vero. Gesรน non รจ nรฉ babbo natale e tantomeno uno dei supereroi che all’ultimo vince sempre. In poche parole non รจ uno che asseconda le mie fantasie e desideri perchรฉ, cosa ancora piรน dura, Lui รจ piรน buono di me e piรน intelligente di me! Io desidero ciรฒ che รจ bene, ma io non so cosa sia meglio. La fede รจ lasciare il passo a Gesรน: Lui รจ la misura delle cose, questo significa essere via, veritร  e vita. Giovanni si trova al bivio fondamentale di tutti i giusti: proseguo io o lascio fare a Dio? Solo dopo questa domanda fondamentale uno diventa un vero precursore di Gesรน, non prima. รˆ quando accetti che solo il Signore รจ capace di guarire tutto, tutto davvero, questo mondo (troppo grosso? Allora facciamo capace di guarire tutta la tua vita) ti fidi di Lui e ti affidi a Lui perchรฉ hai smesso di trattare con Lui, non devi manipolare Dio, parlare sรฌ, discutere certo, ma da discepolo non da maestro di Dio โ€ฆ

Giovanni accetterร  il messaggio ed entrerร  nella pace. Gesรน lo spiega agli altri: Giovanni รจ il precursore, รจ il profeta con lo spirito di Elia, il piรน grande dei profeti, il piรน gigante dei giganti. Eppure anche lui non ci รจ arrivato da solo: il regno dei cieli รจ un dono di Dio, non รจ una cosa che se ti dai da fare ci arrivi da solo. Il piรน piccolo nel regno dei cieli, il piรน scalcinato (ad esempio il ladrone pentito?) รจ molto piรน grande di Giovanni semplicemente perchรฉ ha lasciato che lo Spirito Santo gli aprisse il cuore per accogliere Gesรน. Allora la terza tappa di questo avvento ci chiede di lavorare sul cuore: mettere da una parte aspettative e desideri, catalogarli e metterli bene in ordine, ma poi contemplare ciรฒ che Gesรน sta ora, proprio ora, facendo nella nostra vita: quali cecitร  ci sta guarendo per vedere i nostri fratelli con occhi nuovi, quali zoppie nel camminare verso di loro ci sta guarendo (magari camminare verso i lontani e gli ultimi), quali lebbre dal cuore ci sta guarendo e quali morti interiori sta sconfiggendo. Quei miracoli sono una vera traiettoria: vedere, andare, essere guariti dalla lebbra interiore, addirittura guarire dalle ferite profonde, essere allora capaci di ascoltare i fratelli e capaci di annunciare agli ultimi che la salvezza sta proprio lรฌ.

I nostri desideri non sono sbagliati ma Gesรน ha un modo tutto suo, per fortuna aggiungerei, perchรฉ รจ molto meglio di me, per salvarci.

Beato chi non si scandalizza, chi non smette di aspettare ci direbbe la seconda lettura.


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaรฌa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sรฌ, canti con gioia e con giubilo.
Le รจ data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
ยซCoraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarviยป.

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterร  come un cervo,
griderร  di gioia la lingua del muto.
Ci sarร  un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicitร  perenne splenderร  sul loro capo;
gioia e felicitร  li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร  il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.ย 

Egli sostiene lโ€™orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate lโ€™agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finchรฉ abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice รจ alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11ย 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.

Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร  la tua via”.

In veritร  io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.

Parola del Signore

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