don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 13 Dicembre 2019

“È venuto Giovanni e il Figlio dell’uomo”

Giovanni non mangiava e non beveva, mentre il Figlo dell’uomo sì. Entrambi erano uomini di Dio pur avendo uno stile di vita molto diverso e quasi opposto nell’osservanza di alcune pratiche ascetiche. La sapienza di Dio è talmente grande che non “canonizza” una sola via per giungere a Lui. Lo sguardo attraverso i secoli consente di osservare l’evoluzione delle pratiche religiose e di cogliere tutta la ricchezza dei carismi che sono nati nella Chiesa, tutti quanti con un solo scopo: essere via per la comunione con Dio.

A volte questa diversità può confondere, soprattutto quando si pensa di cercare quella “più giusta”. Ciascuno tenendo conto della sua personalità dovrebbe individuare quella più vicina a sè, quella che è capace di suscitare la crescita interiore e il progresso spirituale, anche in quegli aspetti che a volte possono sembrare “scomodi”. Il “mix” delle spiritualità, invece, non sempre è positivo. Il rischio non solo è quello di non avere un’identità precisa, ma anche quello di cadere nel relativismo e nel soggettivismo e di scegliere delle tante spiritualità solo quello che piace di più, o gli aspetti più comodi e meno “scomodanti” di ciascuna di esse.

In breve

Le diverse spiritualità nella Chiesa nascono per avvicinarti di più a Dio. Sceglierne una e seguirla, anche negli aspetti più “scomodi”, ti offre la possibilità di un maggiore progresso spirituale

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