Il vangelo di questa terza domenica di Avvento mette in risalto la straordinaria figura di Giovanni Battista e, al contempo, coglie lโoccasione per riassumere le โopere del Cristoโ, soprattutto se giunte a noi tramite alcuni testimoni, a partire dalle quali il lettore viene provocato, senza alcuna imposizione, sino a riconoscere liberamente in Gesรน il compimento dellโattesa del popolo di Dio.
Colui che deve venire รจ Colui che opera
Il brano ha un parallelo anche nel vangelo secondo la prospettiva di Luca, con alcune piccolissime differenze stilistiche (Lc 7,18-30). Probabilmente la struttura originaria (della โfonte Qโ ricostruita per ipotesi) partiva dallโambasciata dei discepoli di Giovanni Battista per poi riportare lโinsegnamento di Gesรน alle folle a proposito di quellโuomo: ยซCosa siete usciti a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Un profeta?ยป. Infine, avrebbe concluso che Giovanni Battista รจ piรน che un profeta: รจ proprio il messaggero dellโElia atteso e mandato davanti a Gesรน; Giovanni รจ il piรน grande di sempre, ma il minore di lui โ cioรจ il suo discepolo Gesรน โ sarร piรน grande persino del Battista stesso.
Come abbiamo visto domenica scorsa con lโAnnunciazione, anche in questo caso lโorientamento teologico di chi ha assemblato questo episodio vuole esaltare la caratura eccezionale del Battista per mostrare unโeccezionalitร ancora maggiore in quella di Gesรน.
Proposto in forma dialogata, qui si crea lโoccasione perchรฉ Gesรน stesso possa riassumere quanto presentato nei capitoli precedenti del vangelo nellโottica di Matteo: lโannuncio della buona notizia (capitoli 5-7) e le svariate guarigioni (capitoli 8 e 9): due ciechi (Mt 9,30), il paralitico (Mt 9,6), il lebbroso (Mt 8,2-3), un sordo [o sordomuto] (Mt 9,33: kophos puรฒ indicare tanto la sorditร quanto il mutismo) e la figlia risuscitata di uno dei capi (Mt 9,25).
Questa รจ la risposta indiretta alla domanda dei discepoli del Battista, che qui viene fatta risalire a una perplessitร del Battista stesso, forse come appello rivolto alle cerchie fraterne dei seguaci di Giovanni che ancora esitavano ad accogliere Gesรน.
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Inoltre, questa ambasceria permette di dipingere i seguaci del Battezzatore, che vanno e riferiscono, quali fedeli esecutori della parola ricevuta, come i servi del centurione (Mt 8,9) e secondo i gusti tanto di Giovanni (Mt 3,8-9) quanto di Gesรน (Mt 7,21); insomma: anche se provenienti da unโaltra โcerchiaโ, sono veri discepoli, giร pronti ad accogliere con la medesima serietร anche Gesรน.
Chi รจ ยซcolui che deve venireยป (ho erchomenos) tanto profetizzato dal Battista? Per rispondere si hanno davanti ta erga, le opere, le azioni, lโagire, lโoperare a favore dellโuomo. In una variante testuale del vangelo, nel manoscritto D*, anzichรฉ erchomenos si legge ergazomenos, cioรจ ยซcolui che agisceยป. Questo rivela pertanto la vicinanza tra parole e azioni; tra lโattesa e il compimento, che, tra lโaltro, corrisponde a quanto profetato anche da Isaia per il periodo della redenzione finale: i ciechi vedranno, lo zoppo salterร , il sordo udirร , i morti risorgeranno e ai poveri verrร portata la buona notizia (Is 29,18; 26,19; 35,5; 42,7.18; 61,1).
Insomma, non cโรจ unโaffermazione esplicita di Gesรน paragonabile a quelle del Quarto Vangelo (es. Gv 14,6: ยซIo-Sono la via, la veritร e la vitaยป); semplicemente Gesรน mostra i fatti, non li dimostra.
Inaugurando una sezione di due capitoli che alternano due aspetti di incredulitร (Mt 11,6.16-30; 12,1-14; 12,22-45) e la risoluzione mediante la fede (Mt 11,6.25-30; 12,15-21; 12,46-50), il lettore cristiano ha la consapevolezza che si tratta pur sempre dei ยซfatti del Cristoยป; termine che viene utilizzato per la prima volta qui dallโevangelista Matteo che intendeva dare rilievo cristologico a questo agire messianico.
La grandezza del Battista e quella โcannaโ di Erode Antipa
Nondimeno, giร la fonte di cui disponeva Matteo poneva in accordo la grandezza del โsuperprofetaโ Giovanni Battista con quella del โsuper-superprofetaโ Gesรน, che eccede quella del primo. Qui si trattava di affrontare il tema del โdiscepolato battistaโ dello stesso Gesรน e il ruolo del Battista nella storia della salvezza, appianando i contrasti tra la comunitร dei primi discepoli del Cristo e quella del Battezzatore.
Proprio a questโultima ci si rivolge, invitando anche a noi a riflettere sulle motivazioni che ci spingono a uscire, a cercare, ad ascoltare lontani dal trambusto del mondo: ยซChi/Perchรฉ siete usciti [anche qui, il verbo ex-erchomai, venire fuori] nel deserto a vedere?ยป (Mt 11,7).
Lโimmagine della ยซcanna sbattuta dal ventoยป non รจ casuale: oltre ad essere una pianta comune nei pressi del Giordano ove operava il Battista, secondo lโesegeta Theissen รจ unโallusione ironica nei confronti di Erode Antipa, lโยซuomo vestito con abiti di lussoยป che, per celebrare la fondazione della nuova capitale Tiberiade, attorno allโanno 20 d.C., aveva fatto coniare una moneta con il suo nome ma raffigurante una canna. Dato che, nella sensibilitร giudaica, era sconveniente ritrarre figure umane, la canna del Giordano avrebbe dovuto unire simbolicamente la Perea e la Galilea sulle quali Antipa esercitava la propria giurisdizione. Tuttavia una canna coniata accanto al nome di quel tizio che stava ยซnei palazzi dei reยป โ non un vero sovrano, bensรฌ un occupante abusivo, nellโironia di Gesรน โ si prestava a prese in giro, soprattutto per un sovrano considerato โoscillanteโ e โinstabileโ nelle scelte personali di vita e di governo. Dopo pochi anni, lโeffige della ยซcanna sbattuta dal ventoยป fu sostituita da una piรน stabile palma, forse per porre fine a queste battute.
Ad ogni modo, chi era accorso alla predicazione del Battista era consapevole che si trattava di una persona ben piรน stabile di una canna: aveva riposto in lui molte aspettative e vi riconosceva un profeta. Anche il nostro Gesรน condivideva tale apprezzamento, e anzi ci teneva a esternare tutto il suo apprezzamento per la grandezza di quellโuomo che per lui probabilmente incarnava il compimento della Legge e dei Profeti. Ma, agli occhi del cristiano, con Gesรน si fa un passo in piรน in questa nuova era โ anche di rovesciamento sociale โ inaugurata proprio con la predicazione del Battista, in cui persino la persona piรน piccola, emarginata e scartata, puรฒ diventare piรน importante del Battista stesso.
Nodi esegetici
1. Giovanni Battista dubitava di Gesรน? Ma non aveva giร mostrato di aver pienamente riconosciuto in Gesรน il โVenienteโ da lui annunciato, quando esitรฒ a battezzarlo (Mt 3,14) dicendo che sarebbe stato piuttosto lui a dover ricevere lโimmersione nello spirito infuocato portato dal Nazareno?
Se, nei primi secoli, suscitรฒ scandalo la posizione di Tertulliano, il quale ammetteva apertamente lโincredulitร del Battista, il quesito attanagliรฒ anche Lutero e tanti altri, che talvolta hanno interpretato questo dubbio a partire dallโimpazienza psicologica di Giovanni, a maggior ragione se rinchiuso in una prigione, nel vedere lโinstaurazione del Regno messianico.
Alla luce degli studi storico-critici, oggi si ritiene davvero improbabile che il Battista sia diventato โcristianoโ dopo aver incontrato Gesรน al Giordano. Nondimeno, nel piano narrativo di Matteo, il Battista esprime un punto di vista totalmente credibile e affidabile, al punto che piรน volte nel corso del racconto Gesรน ripete parola per parola il messaggio di Giovanni. Pertanto qui il โdubbioโ โ pur potendo riflettere storicamente alcune titubanze tra le file dei seguaci e degli estimatori del Battista nellโaderire alla testimonianza dei discepoli del Risorto โ in realtร ha una funzione prevalentemente narrativa, che permette a Gesรน di rivelarsi nella sua identitร messianica alla luce del suo agire.
2. Cosa significa la beatitudine per chi non si scandalizza (Mt 11,6)? Come si รจ detto, non si trattava certo di un monito rivolto a Giovanni. Ciรฒ a cui la beatitudine si riferisce diviene chiaro nel capitolo successivo, quando incontriamo alcuni farisei che, udendo la buona notizia, sostengono che Gesรน operi grazie allโaiuto del capo dei demoni (Mt 12,24). Questo รจ lo scandalo, o lโimperdonabile ยซparlare contro lo Spirito Santoยป (Mt 12,31-32): non solo non riconoscere il mandato divino di Gesรน nel quale si compiono โ seppur in modo inaspettato โ le attese del popolo di Dio, ma lโopporsi proprio frontalmente a lui, considerandolo demoniaco.
3. Chi รจ ยซil piรน piccoloยป (Mt 11,11)? Forse in origine questโespressione era parte di un confronto dialettico tra Gesรน e Giovanni Battista, con cui il gruppo che ha prodotto la fonte Q cercava di venire a capo della relazione tra i suoi due โpadri fondatoriโ: Gesรน che veniva dopo Giovanni (Mt 3,11: ho de opisล mou echomenos), ma anche dietro a Giovanni, che lo seguiva come suo discepolo โ dunque โil minoreโ โ e che tuttavia รจ divenuto piรน grande di lui!
ร una logica di ribaltamento che pure manteneva intatta la stima immensa di Gesรน โ che non doveva essere affatto ridimensionata โ verso questo grande profeta.
Lโevangelista ha esteso lโinterpretazione per tutta la comunitร dei primi cristiani: il piรน piccolo dei discepoli (indicati come โquesti piccoliโ appena pochi versi prima, in Mt 10,42), agli occhi di Dio e nella parousia definitiva, sarร addirittura maggiore rispetto agli uomini piรน grandi di ogni tempo. Ma ciรฒ non significa affatto che il Battista sarร escluso da questo nuovo ordine di cose che verrร instaurato, anzi: tutto fa presupporre che anche egli ne faccia parte a pieno titolo, anche in quanto โpiccoloโ rispetto al โgrandeโ Erode Antipa.
Commento a cura di:

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO โ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO
Prima Lettura
Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 35,1-6a. 8a. 10
Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sรฌ, canti con gioia e con giubilo.
Le รจ data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
ยซCoraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarviยป.
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterร come un cervo,
griderร di gioia la lingua del muto.
Ci sarร un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicitร perenne splenderร sul loro capo;
gioia e felicitร li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 145 (146)
R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.ย
Egli sostiene lโorfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.
Seconda Lettura
Rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10
Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate lโagricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finchรฉ abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perchรฉ la venuta del Signore รจ vicina.
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice รจ alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
Parola di Dio
Vangelo
Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11ย
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.
Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร la tua via”.
In veritร io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.
Parola del Signore
