La domenica che viviamo questโoggi celebra la Solennitร dellโImmacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Siamo al cospetto di un โDogmaโ, ovvero di una Veritร di Fede che esige pieno assenso e completa obbedienza.
Il brano evangelico proposto in questa occasione, estratto dal Vangelo secondo Luca, ci narra lโAnnunciazione avvenuta nella casa di Nazaret. Questo momento รจ decisivo per il progetto di Salvezza di Dio: nulla puรฒ fare lโOnnipotente senza il nostro โSiโ; nulla poteva fare il Signore senza lโ โEccoโ (v. 38 [o โEccomiโ]) di Maria.
Ma che portata aveva quellโ โECCOโ di quella giovanetta, particella tanto banale che risulta cosรฌ piccola e nascosta allโinterno dellโepisodio? Che risulta quasi trascurabile dallโenfasi di chi legge? Che risulta probabilmente impercettibile allโattenzione di chi ascolta?
(ร interessante notare nella pericope odierna, ma lo lasciamo come spunto per la meditazione personale del lettore, come โEccoโ [in greco โidoรนโ] non sia solo in bocca a Maria [v. 38], ma lo si trovi altre due volte, ed รจ in bocca allโangelo Gabriele [vv. 31 e 36]; e a ciรฒ va aggiunto che nellโintero capitolo 1, โEccoโ รจ presente cinque volte: ai tre appena menzionati fanno seguito i versetti 20 [in bocca a Gabriele], e 44 [in bocca ad Elisabetta, in merito alla quale, nel testo italiano, le viene riferito al versetto 25 un ulteriore โEccoโ, che perรฒ in greco -โidoรนโ- non รจ presente])
Dare una soluzione esaustiva a questa domanda รจ impossibile: spiegare lโineffabile รจ assai difficoltoso, e di per sรฉ รจ giร una contraddizione. Tuttavia lo scrivente รจ spinto a proporre una riflessione, ben consapevole che il grado di questa risulterร chiaramente insufficiente.
Affrontare un commento di tale peso, perรฒ, non puรฒ richiedere la luce di una sola parola, cosรฌ come avviene usualmente per i nostri incontri: รจ necessario, infatti, un โtracciatoโ di vocaboli, poichรฉ al โSiโ e allโ โEccomiโ si arriva solo dopo un percorso di amore con Dio; ma, allo stesso tempo, รจ vero il fatto che solo dopo lโ โEccoโ offerto al Signore, puรฒ iniziare il cammino verso la Salvezza.
Tentiamo, dunque, assieme di entrare, inadeguatamente ma con rispetto, nel mistero che Maria ha sperimentato al cospetto dellโangelo Gabriele.
Che lo Spirito Santo ispiri il pensiero dello scrivente e illumini la meditazione del lettore.
Per cercare di compenetrare la vicenda che ha travolto Maria nel momento dellโAnnunciazione, lasciamo, quindi, che la riflessione sia guidata da una sequenza di termini emblematici.
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1-โvergineโ (v. 27)
Il termine greco โparthรจnosโ, usato nella pericope, intende propriamente โvergine/giovane_donna_non_maritataโ, ma interessante รจ la sua radice (โguhenโ), in quanto esprime lโidea di โpienezza_fisica/abbondanzaโ: tanto รจ vero che il verbo โeuthenรจoโ (della stessa radice di โparthรจnosโ) significa โessere_feliceโ e, chiaramente, โessere_prospero/fecondoโ. Fin qui il ragionamento segue una logica regolare. Tuttavia la stessa radice (โguhenโ) esprime anche il senso di โgonfioโ, che certamente รจ in rapporto di sinonimia con โpieno/abbondanteโ, ma arriva anche ad esprimere altro. Il verbo โthรจinoโ, infatti, (sempre della stessa radice di โparthรจnosโ) significa โbattere/urtare/percuotereโ: non รจ forse vero che il โgonfioreโ รจ figlio non solo di un โrapporto di amoreโ, ma anche di โpercosseโ?
โ Avviciniamoci, dunque, alla prima tappa dellโ โEccoโ di Maria.
Quante โpercosseโ (anche a livello morale si possono dare e ricevere โpercosseโ) avrebbe dovuto subire la Madre di Dio, a cagione della sua gravidanza (tu, lettore, avresti mai creduto che quella giovanetta fosse incinta per opera della Spirito Santo?); quante โpercosseโ avrebbe arrecato quella gravidanza a Colui che avrebbe reso โpienoโ il suo seno.
2-โsalutoโ (v. 29)
Il vocabolo greco utilizzato รจ โaspasmรฒsโ. Tuttavia, e questo avviene anche nella lingua italiana, se si trova una โaโ (in tal caso โalfaโ) allโinizio di una parola, alle volte tale lettera potrebbe esprimere una negazione (es. โa-normaleโ). Ebbene, nel termine โaspasmรฒsโ รจ presente lโ โalfa privativoโ. Andiamo, dunque, a capire, in primo luogo, cosa si intende per โspasmรฒsโ: esso vale โconvulsioneโ, ma non solo emotiva. Tale sostantivo, infatti, indica anche lโ โagitazione_sessualeโ, indicando, in special modo, la fisionomia della dote fisica maschile nellโatto unitivo. Includendo, perรฒ, lโ โalfa privativoโ, ecco che si passa ad โa_spasmรฒsโ, che vale certamente โsalutoโ, ma il suo senso profondo รจ quello di โquiete/accoglienza_affettuosa (da intendere quindi anche -a_priapica-)โ.
โ Avviciniamoci, dunque, alla seconda tappa dellโ โEccoโ di Maria.
Il saluto dellโangelo Gabriele non solo รจ espressione di โaffettoโ tra Dio e la giovane; non solo รจ manifestazione di โquieteโ tra il Signore e colei che รจ stata scelta, ma introduce velatamente Maria a quel mistero insondabile che sarร , se costei pronunzierร โSiโ, lโIncarnazione per opera dello Spirito Santo.
3-โconcepiraiโ (v. 31)
Il verbo greco รจ โsullambร noโ. Come significato letterale, esso vale โprendere_insieme/riunireโ. Da ciรฒ arriva a significare โconcepireโ, in quanto il divenire incinta รจ frutto di un โinsieme di amoreโ, ed รจ anche un โprendere assieme unโaltroโ nel proprio grembo, nella propria vita. Tuttavia, e ciรฒ รจ pur vero anche in italiano, โsullambร noโ ovvero โconcepireโ significa anche โaccogliere_una_comprensioneโ quindi โcapireโ. Ma la catena non finisce qui: โcomprendere/capireโ non vale solo โconoscereโ (che guarda caso intende anche โrapporto di amore in senso fisicoโ), poichรจ โsullambร noโ significa anche โprendo_parte_con/assistere/soccorrereโ (โti comprendoโ non รจ un voler arrecare aiuto a chi soffre, dimostrando la propria volontร di โcom_partecipareโ alla prova?).
โ Avviciniamoci, dunque, alla terza tappa dellโ โEccoโ di Maria.
Il suo โSiโ a concepire, altro non รจ stato che โriunireโ la Volontร di Dio assieme alla sua; ma, allo stesso tempo, รจ stato disponibilitร a โcomprendereโ un mistero incomprensibile, per lโaccoglienza del quale avrebbe avuto bisogno continuamente dellโ โassistenzaโ di Dio. Tuttavia, e questo รจ magnifico nella sua drammaticitร , รจ Maria stessa, colei che viene da Dio soccorsa, a โsoccorrereโ Dio nel suo progetto di Salvezza (poichรฉ senza il โSiโ della Vergine, non vi sarebbe stata lโIncarnazione); e sarร sempre Maria, dopo che il Signore avrร โpreso_parte_conโ lei, sostenendola nelle sue prove, a โprendere_parte_conโ Lui durante la sua Passione.
4-โtronoโ (v. 32)
Il sostantivo greco usato nella pericope รจ โthrรฒnosโ, che vale giustamente cosรฌ come in traduzione; ma, andando alla sua radice, questa ci porta a respirare il significato pieno del vocabolo: essa, infatti, veicola il concetto profondo di โsopportareโ (il โtronoโ non โsopportaโ forse un corpo ivi seduto?). Interessante, a tal proposito, รจ il raffronto tra โthrรฒnosโ e un altro sostantivo che รจ radicalmente lo stesso: โthrร nosโ. Questโultimo รจ sia un sinonimo di โtronoโ (quindi โseggio/bancoโ), ma arriva anche a significare โtraveโ, o ancor piรน, โlegno_di chiusuraโ. Il lettore si domanderร dove si vuole arrivare. Complichiamo (o facilitiamo) le cose, andando alla lingua latina. Con buona probabilitร (per non dire con certezza!), Gesรน, durante la Via Crucis, era caricato sulle spalle di una โtraveโ orizzontale, che i Romani chiamavano โpatibulumโ: tale nome (da cui il nostro โpatiboloโ) deriva dal verbo โpateoโ che significa โaprireโ: il โpatibulumโ era, in primo luogo, quella โtraveโ di legno che, allโinterno di una abitazione, si alzava o abbassava orizzontalmente, per โaprire o serrareโ una porta; in merito alla crocifissione, poi, tale termine sarร associato a quella โtraveโ che consente di โaprireโ le braccia del condannato per poi inchiodarle.
โ Avviciniamoci, dunque, alla quarta tappa dellโ โEccoโ di Maria.
Con il suo โSiโ lei diverrร la โTheotรฒkosโ, la โMadre di Dioโ: piรน trono di questo! Eppure questo โseggioโ le richiederร di sopportare un immane sacrificio, ovvero annullarsi completamente, farsi serva (v. 38), per mettersi a piena disposizione di Dio; e questo โtronoโ porterร il Frutto del suo seno, il Servo, alla โtraveโ della Croce.
5-โscenderร โ (v. 35)
Il greco โepileรนssoโ significa letteralmente โposare_sopra_gli_occhi/giungere_con_gli_occhiโ. Viene naturale, a seguito di ciรฒ, associare (seppure i verbi non siano gli stessi) la proclamazione che, da qui a pochi versetti, Maria stessa esclamerร nel suo Magnificat: โil mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perchรฉ ha guardato lโumiltร della sua servaโ (Lc 1, 47-48). Ma, come sempre, รจ la radice che aumenta lโinteresse, poichรฉ questo verbo reca in sรฉ il concetto di โchiaro/luminoso/biancoโ (ci abbiamo giร โgiocatoโ, neanche a farlo apposta, qualche tempo fa).
โ Avviciniamoci, dunque, alla quinta tappa dellโ โEccoโ di Maria.
Certo, il Signore โposa gli occhiโ ogni momento, ogni istante, su tutti noi; ma non bastano i โlumiโ di Dio a rendere โbiancaโ la nostra vita, poichรฉ questa sarร tale solo se assorbiremo, solo se accoglieremo il chiarore Celeste (per poi rifletterlo). Ma per impregnarsi della luce di Dio non bisogna salire in alto, giustificando con ciรฒ la propria superbia diabolica (cfr. Prima lettura [Gen 3,9-15.20]): questo รจ โfarsi dioโ! Occorre, invece, farsi servi (cfr. v. 38) come Maria, โfarsi umiliโ (โtapรจinosinโ โ cfr. Lc 1, 48) come Maria, la quale incarnerร totalmente lโ โumiltร โ (โetapรจinosenโ โ cfr. Fil 2, 5) del suo Signore, Colui che si รจ fatto Figlio, Uomo e Servo fino alla morte di Croce.
6-โcoprirร _con_la_sua_ombraโ (v. 35)
Il verbo greco adoperato รจ โepiskiร zoโ che significa proprio โmettere_sopra_ombraโ. Il lettore attento osserverร che questo termine va in contrasto aperto con il punto 5: come puรฒ la โluminositร โ fare il paio con lโ โombraโ? Ci aiutano a dare risposta a questa osservazione, il sostantivo greco โskiร โ (da cui proprio il verbo โepiskiร zoโ), assieme al corrispettivo latino โumbraโ. Ebbene, รจ vero che โskiร โ e โumbraโ intendono โombraโ (anche con accezione di โoscuritร โ), ma non รจ forse vero che lโ โombraโ รจ la salvezza dal caldo cocente, consuetudine prepotente nella Palestina? Ma ciรฒ che รจ veramente decisivo, al di lร di questa minima parentesi geografica, รจ il fatto che i sostantivi โskiร โ e โumbraโ significhino un qualche cosa di piรน profondo del โriparo_dal_soleโ: essi intendono, infatti, anche โcompagnoโ, ma non tanto โamico (in senso lato)โ, quanto โcolui_che_ti_accompagna_come_unโombraโ ovvero (per fondere il punto 6 con il 5) โcolui_che_non_smette_mai_di_posarti_gli_occhi_sopraโ.
โ Avviciniamoci, dunque, alla sesta tappa dellโ โEccoโ di Maria.
Accogliere il Signore nella nostra vita รจ faticoso e reca turbamento, cosรฌ come turbata era Maria, poichรฉ dobbiamo โoscurareโ il nostro io per fare posto a Dio (cfr. vv 28-29): occorre farsi suoi servi, cosรฌ come pronunziato da Maria (cfr. v. 38); ma la โcompagniaโ del Signore sarร la Luce di Salvezza per la nostra esistenza, poichรฉ Egli non allontanerร mail il suo sguardo da noi, riparandoci ed accompagnandoci in ogni istante.
(Forse il lettore sarร un poโ rabbuiato dal fatto che in questo nostro scritto si รจ fatto riferimento alla morte e alla Croce, tra lโaltro in un contesto di vita e di Nascita; e il suo rammarico potrebbe chiamarsi amarezza, a cagione del fatto che sembra che questo testo riduca la missione del Cristo alla sola Croce, mentre Egli รจ la Vita Eterna. Ebbene, lo scrivente tiene a precisare che in un commento non puรฒ essere presente ogni possibile aspetto della nostra Fede, data la sua estrema profonditร e, molto spesso, ineffabilitร . Tuttavia รจ gradito esprimere una puntualizzazione. In questa riflessione si รจ voluta tenere solamente in dissolvenza la Risurrezione, perchรฉ a colui che scrive piace pensare che a Maria, nel silenzio devastante del Sabato, sia stato chiesto di pronunziare โun altro -Ecco-โ, poichรฉ come senza il โSiโ dellโImmacolata non poteva esserci lโIncarnazione, senza lโ โEccomiโ della Vergine non poteva esserci quellโ โaltro Mistero della Fedeโ: la Risurrezione)
Giunti finalmente al termine, forse avremo ottenuto qualche (carente) risposta da offrire, in merito alla domanda che ci siamo posti allโinizio (Ma che portata aveva quellโ โECCOโ di quella giovanetta?).
Tuttavia se ne apre immediatamente unโaltra: quellโ โEccoโ di quella giovanetta, รจ veramente cosรฌ banale?

Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO โ ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA โ Solennitร
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
Porrรฒ inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gรจnesi
Gen 3,9-15.20
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamรฒ e gli disse: ยซDove sei?ยป. Rispose: ยซHo udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perchรฉ sono nudo, e mi sono nascostoยป. Riprese: ยซChi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?ยป. Rispose l’uomo: ยซLa donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiatoยป. Il Signore Dio disse alla donna: ยซChe hai fatto?ยป. Rispose la donna: ยซIl serpente mi ha ingannata e io ho mangiatoยป.
Allora il Signore Dio disse al serpente:
ยซPoichรฉ hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrรฒ inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerร la testa e tu le insidierai il calcagnoยป.
L’uomo chiamรฒ sua moglie Eva, perchรฉ ella fu la madre di tutti i viventi.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 97 (98)
R. Cantate al Signore un canto nuovo, perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si รจ ricordato del suo amore,
della sua fedeltร alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Seconda Lettura
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesรฌni
Ef 1,3-6.11-12
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร ,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinatiย – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontร ย –
a essere lode della sua gloria,
noi, che giร prima abbiamo sperato nel Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน.
Sarร grande e verrร chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.
Parola del Signore
