In questa seconda domenica di Avvento la Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti ha concesso che sia celebrata la solennitร dellโImmacolata Concezione di Maria. La pagina del vangelo odierno, lโAnnunciazione a Maria, รจ del resto la lettura del Vangelo della IV domenica di Avvento dellโanno B.
Il contesto in cui Luca racconto dellโannuncio alla vergine di Nazarat รจ quello dei racconti dellโinfanzia, attraverso la tecnica della synkrisis, cioรจ del continuo e serrato confronto tra Giovanni il Battista e Gesรน, confronto che occupa i primi due capitoli del Terzo vangelo.
Lโintento di questa pagina รจ cristologico, e vuole rispondere alle domande circa lโidentitร del Messia di Israele, e come questi nascerร , e di chi sarร figlio. Tale cristologia รจ obliqua e indiretta, veicoalta dalle parole dellโangelo: emerge qui โ scrive J.N. Aletti โ ยซil Gesรน dellโangelo Gabrieleยป, in un intreccio di confronti con Giovanni, come giร detto, e con allusioni allโAntico Testamento.
Il brano prende lโavvio con una connessione a quanto รจ accaduto prima: il sesto mese รจ il tempo passato dallโannuncio a Elisabetta, che era presentata insieme a Zaccaria. Avviene cosรฌ un confronto tra la sterilitร di Elisabetta e la verginitร di una giovane fidanzata, che non ha avuto alcun rapporto coniugale (e per questo potrร porre lโobiezione allโangelo).
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Ma lโangelo Gabriele รจ importantissimo per la letteratura giudaica del primo secolo. Infatti non appare solo nel Vangelo di Luca, autopresentandosi a Zaccaria nel Tempio di Gerusalemme (โIo sono Gabriele, che sto dinanzi a Dioโ, Lc 1,19), ma รจ soprattutto noto agli ebrei del tempo perchรฉ รจ uno dei due soli angeli, con un nome, che compaiono nella Bibbia ebraica: lโaltro รจ Michele (Raffaele appare in Tobia, un libro non canonico per il giudaismo). Questi due angeli hanno un ruolo centrale nel libro di Daniele. Gabriele, in particolare, svolge la funzione di rivelatore escatologico: รจ lโangelo che annuncia la fine, รจ il messaggero che copre il tempo dellโattesa nel giudaismo intorno al primo secolo cristiano. Cosรฌ dice Gabriele: โFiglio dellโuomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fineโ (Dn 8,17). La presenza di Gabriele, allora, rispetto alla cultura del tempo in cui fu scritto il racconto dellโannuncio a Maria, dice giร in quale senso dobbiamo cogliere le sue parole. Siamo alla fine della storia, o meglio: รจ lโinizio di tutto. Paradossalmente, lo stesso angelo che annunciava una โfineโ nel testo apocalittico di Daniele, dice che questa fine comporta ora un nuovo inizio.
Nazaret non รจ mai citata nellโAT o nelle fonti rabbiniche. Questo nome non รจ affatto importante per la storia del popolo dellโAlleanza, diversamente da quello di Betlemme (che ricorre una ventina di volte nel Primo Testamento). Nazaret, un piccolissimo villaggio (โviculusโ, cosรฌ lo descrive San Girolamo), probabilmente sorto intorno al III sec. a.C., รจ oltretutto in Galilea, una terra cioรจ tradizionalmente ritenuta origine di eretici, non praticanti della Legge (ma alcuni non concordano con questโidea), e sobillatori politici. โPuรฒ mai venire qualcosa di buono da Nazaret?โ, si chiede addirittura Natanaele (cf. Gv 1,46). Scrive Aletti: ยซQuesto momento decisivo per lโumanitร si svolge in un luogo ignorato dai grandi di questo mondo, senza testimoni, senza che il corso della storia ne sia apparentemente cambiato. Questo episodio รจ tipico del racconto di Luca: gli eventi che si svolgono a Nazaret, poi in Galilea e in Giudea, non cambiarono immediatamente il corso della storia. Il contrasto invita il lettore ad essere attento ai mezzi con i quali Gesรน vivrร e testimonierร il suo essere figlio di Dioยป.
Il saluto dellโangelo si compone di un invito a โrallegrarsiโ (chaire) e dichiara la Vergine (con un participio perfetto passivo), colmata precedentemente dalla grazia di Dio (De La Potterie). Piรน precisamente, questo saluto รจ ricco di riferimenti biblici e culturali: dice non solo un โAveโ romano, come traduce la Vulgata, quanto piuttosto un riferimento chiaro, per chi conosceva la Bibbia ebraica, alle profezie antiche di stampo messianico: โRallegratiโ รจ lโinvito rivolto ad una donna, che rappresenta il popolo di Israele. ยซAd eccezione di Lam 4,21, chaire, quando lo si incontra nellโAntico Testamento greco, si rivolge sempre alla Figlia di Sion per invitarla a rallegrarsi molto del fatto che il Signore รจ con lei, Egli, suo re e Salvatoreยป (J. McHugh).
Interessante รจ poi il confronto con lโannuncio a Davide in 2Sam 7, dove si trovano diversi punti di corrispondenza con la nostra pagina (che di seguito sottolineiamo e mettiamo in corsivo): ยซIl re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici allโintorno,ย 2ย disse al profeta Natan: โVedi, io abito in una casa di cedro, mentre lโarca di Dio sta sotto i teli di una tendaโ.ย 3ย Natan rispose al re: โVaโ, faโ quanto hai in cuor tuo, perchรฉ il Signore รจ con teโ. 4ย Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore:ย 5ย โVaโ e diโ al mio servo Davide: Cosรฌ dice il Signore: โForse tu mi costruirai una casa, perchรฉ io vi abiti?ย 6ย Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele dallโEgitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione.ย 7ย Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici dโIsraele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo Israele: Perchรฉ non mi avete edificato una casa di cedro?โ. 8ย Ora dunque dirai al mio servo Davide: Cosรฌ dice il Signore degli eserciti: โIo ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perchรฉ tu fossi capo del mio popolo Israele.ย 9ย Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderรฒ il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra.ย 10ย Fisserรฒ un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterรฒ perchรฉ vi abiti e non tremi piรน e i malfattori non lo opprimano come in passatoย 11ย e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darรฒ riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farร a te una casa.ย 12ย Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterรฒ un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderรฒ stabile il suo regno.ย 13ย Egli edificherร una casa al mio nome e io renderรฒ stabile il trono del suo regno per sempre.ย 14ย Io sarรฒ per lui padre ed egli sarร per me figlio. Se farร il male, lo colpirรฒ con verga dโuomo e con percosse di figli dโuomo,ย 15ย ma non ritirerรฒ da lui il mio amore, come lโho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te.ย 16ย La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarร reso stabile per sempreโยป.
Mentre perรฒ le parole di Natan si riferivano a Davide e ai successori, quelle dellโangelo riguardano Gesรน, e impongono al lettore le seguenti domande: sarร Gesรน il Messia annunciato: ma in quale senso? Sarร il Figlio di Dio โ dellโAltissimo, ma in quale senso, dato che il Messia non era necessariamente chiamato Figlio di Dio, e nella Scrittura si parla di โfigli di Dioโ in riferimento ai giusti (es. Sap 2,18) o a tutto Israele?
Nelle parole dellโangelo si dice che Gesรน sarร piรน di un Messia, ma lโangelo non dice tutto: in cosa consisterร la sua regalitร ? Come sarร il suo regno? Per poter comprendere bene le parole dellโangelo il lettore dovrร cosรฌ leggere tutto il vangelo, fino alla fine.
Attraverso alcune allusioni allโAT, principalmente Es 40,34-35, dove si descrive cosa accade dopo la costruzione del tabernacolo nel deserto, Luca fornisce altri dettagli, a partire dal verbo episkiazo, โcoprireโ: ยซla nube coprรฌ la tenda del convegno e la gloria del Signore riempรฌ la Dimora.ย 35ย Mosรจ non potรฉ entrare nella tenda del convegno, perchรฉ la nube la copriva (epeskiazen) con la sua ombra su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimoraยป. Il verbo episkiazo dice protezione e presenza della potenza di Dio. Continua Aletti: ยซMaria รจ una tenda vivente, abitata dalla santitร di Dio, quella stessa del suo bambino. Questa espressione non ha alcuna denotazione sessuale. La nascita di Gesรน non รจ messa in parallelo a quella degli eroi greci nati dallโunione tra gli dei โ travestiti da umani โ e giovani donne mortali, come Apollo, figlio di Zeus e Letoโฆยป. E qui non si nomina nemmeno Giuseppe: lโangelo invita a vedere quello che puรฒ fare lo Spirito in Maria: si tratta davvero si tratta una nuova creazioneโฆ
La storia della salvezza โ quella che Dio ha costruito con gli uomini โ ha un nuovo inizio attraverso una sconosciuta vergine di una sconosciuta cittร di una zona periferica dellโimpero. Questa perรฒ, Miriam (cosรฌ chiamata come la sorella di Mosรจ), non รจ ai margini del pensiero di Dio: vi si trova anzi al centro, tanto che lโangelo a lei si rivolge quale Figlia di Sion, per chiedere la sua disponibilitร a portare nel grembo un figlio (Lc 1,31), destinato a sedere sul trono di Davide. Lโoscura storia di questa donna, il cui โsรฌโ ha squarciato per sempre la storia dellโumanitร , dividendola in prima e dopo, รจ forse anche metafora dellโesistenza dei cristiani: non importa, sembra dirci Luca, in quale luogo o tempo vivano. Ad essi capita lo stesso destino di salvezza che ha toccato la vita della Madre di Dio, la stessa vocazione, la stessa chiamata a portare oggi il Figlio nel nostro mondo, lo stesso invito a dire con lei โEcco, vogliamo anche noi essere servi del Signoreโ.
Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO โ ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA โ Solennitร
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
Porrรฒ inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gรจnesi
Gen 3,9-15.20
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamรฒ e gli disse: ยซDove sei?ยป. Rispose: ยซHo udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perchรฉ sono nudo, e mi sono nascostoยป. Riprese: ยซChi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?ยป. Rispose l’uomo: ยซLa donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiatoยป. Il Signore Dio disse alla donna: ยซChe hai fatto?ยป. Rispose la donna: ยซIl serpente mi ha ingannata e io ho mangiatoยป.
Allora il Signore Dio disse al serpente:
ยซPoichรฉ hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrรฒ inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerร la testa e tu le insidierai il calcagnoยป.
L’uomo chiamรฒ sua moglie Eva, perchรฉ ella fu la madre di tutti i viventi.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 97 (98)
R. Cantate al Signore un canto nuovo, perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si รจ ricordato del suo amore,
della sua fedeltร alla casa d’Israele. R.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.
Seconda Lettura
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesรฌni
Ef 1,3-6.11-12
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร ,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinatiย – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontร ย –
a essere lode della sua gloria,
noi, che giร prima abbiamo sperato nel Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน.
Sarร grande e verrร chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.
Parola del Signore
