p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 7 Dicembre 2019

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Dato che lโ€™uomo รจ stato creato dal Creatore e non da Satana, non possiamo non avere uno sguardo sulla vita che non sia lo sguardo del Creatore. Lo sguardo sullโ€™altro, sulla vita, รจ forse il primo messaggio evangelico che possiamo vivere nelle nostre giornate. Noi vediamo che lโ€™uomo, cioรจ ognuno di noi, nelle proprie giornate non riesce mai a fare ciรฒ che vuole. Quando facciamo il male non riusciamo a farlo in pace questo benedetto male. Infatti o la coscienza ci rimorde o cominciamo una serie di negazioni inventando scuse che ci dicono che qualcosa che รจ successo non va proprio bene.ย  Quando facciamo il bene sembra che gli ostacoli fioriscano da ogni lato: siamo incompresi, rimaniamo delusi, non cโ€™รจ piรน gratuitร  a questo mondo, ci diciamo. Siamo sempre in battaglia in un modo o nellโ€™altro. Facile cedere alla tentazione della lamentela su tutto e su tutti, lamentela che tanto noi usiamo e che chiede di essere sempre piรน lamentosi, come una droga che alza continuamente il livello di guardia.

Gesรน oggi ci dice che la messe รจ molta, che il grano รจ maturo. Vedere e credere come vede e come crede il Padre e il Figlio e lo Spirito, รจ la scommessa del nostro essere missionari. Noi possiamo essere missionari in terre lontane o sulle nostre strade italiane, ma ciรฒ che ci fa missionari veri รจ lo sguardo. Lo sguardo di tanti, vicini e lontani, รจ uno sguardo che scorge i problemi senza mai coinvolgersi in una soluzione; magari siamo andati in terre lontane e ci lamentiamo di come questi nostri fratelli sono fatti. Non abbiamo lo sguardo della Madre che vede che da sempre ogni uomo รจ messe matura. Da sempre noi siamo maturi per vivere da figli, in quello che facciamo ogni giorno.

Essere missionari significa gustare la bellezza e portarla sugli altari. Un musicista che fa vibrare il cuore di chi ascolta perchรฉ esprime amore il suo cuore, non ha bisogno di applausi: รจ bello cosรฌ ed รจ evangelizzante. Una madre che mette la sua vita a โ€œservizioโ€ dei suoi figli e li vede belli e li gusta ogni giorno manifestando quella bellezza del cuore che รจ nata in lei grazie alla loro nascita, esalta la bellezza della messe, del campo di frumento che ondeggia al vento della sera. ย La cura del giardino perchรฉ รจ bello da vedersi e perchรฉ, chi ha voglia ancora di contemplare si possa beare di quella vista, รจ un dono che esalta lโ€™immagine di Dio in noi, รจ essere mandati in missione per riconoscere questa messe bella che ondeggia in noi e su di noi.

Non cโ€™รจ da aspettare domani. Domani non sarร  migliore di oggi. I tempi cosiddetti calamitosi non avranno fine. La messe รจ matura da sempre perchรฉ da sempre lโ€™uomo รจ maturo per vivere da figlio. Oggi รจ il tempo della messe che siamo chiamati a scoprire e a contemplare con uno sguardo profondamente umano e quindi divino e quindi di fede.

Lโ€™uomo che sono io, lโ€™uomo che abbiamo davanti, lโ€™uomo con le sue contraddizioni, lโ€™uomo con le sue miserie ricevute e procurate, รจ messe matura per la misericordia non per la condanna. Se siamo pecore senza pastore non abbiamo bisogno di preti che ci comandino e che si credano i padroni del Regno di Dio, parrocchia compresa. Essere pecore smarrite non รจ essere pecore senza identitร . Essere pecore smarrite รจ essere persone che sono figlie e che hanno bisogno di un missionario che abbia uno sguardo che faccia emergere il bello che sei tu. Con misericordia, certo, e non con condanna, ma la messe cโ€™รจ giร  non siamo noi a farla crescere. Gesรน chiede gente dallo sguardo divino che riesca ancora ad essere gente di fede, vale a dire gente che sa vedere il bello che lโ€™altro รจ e che nellโ€™altro cโ€™รจ.

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La messe รจ segno della benedizione del Padre che nella Madre ogni giorno ci accarezza il viso. La messe รจ misericordia, vale a dire desiderio concreto di rigenerare vita oggi educando i nostri cuori, vale a dire facendo emergere ciรฒ che sembra essere nascosto sotto un mucchio di polvere e di rifiuti. Cosa che perรฒ cโ€™รจ e continuerร  sempre ad esserci.

Essere missionari significa avere verso questo nostro mondo uno sguardo di amore, di tenerezza, di compassione, che mostri la veritร  di quello che cโ€™รจ e non si fermi a quella realtร  apparente che abbiamo continuamente bisogno di evidenziare nellโ€™illusione di fare il bene di questo mondo.

Vivendo da missionari, andando verso lโ€™altro, noi diventiamo figli, agendo come il Padre nostro. Noi, se vogliamo diventare noi stessi, dobbiamo smetterla di curare i nostri interessi, dobbiamo semplicemente andare verso lโ€™altro. Evidenziando la bellezza della sua identitร  noi diventiamo ciรฒ che siamo, semplicemente figli. Non importa cosa facciamo, se facciamo tanto o poco, importa che facciamo qualcosa di vero con uno sguardo di Padre e Madre che buca i muri difensivi che continuamente noi ci costruiamo e che mascherandoci uccidono la vita. Divento come il Padre nostro che รจ Madre di misericordia che genera vita nuova con uno sguardo pennellante vita e amore.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Vedendo le folle, ne sentรฌ compassione.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9, 35 – 10,1.6-8 In quel tempo, Gesรน percorreva tutte le cittร  e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermitร . Vedendo le folle, ne sentรฌ compassione, perchรฉ erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe!ยป. Chiamati a sรฉ i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermitร . E li inviรฒ ordinando loro: ยซRivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli รจ vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demรฒni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente dateยป. Parola del Signore

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