mons. Vincenzo Paglia – Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2019

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mons. Vincenzo Paglia

Mentre muoviamo i primi passi verso il Natale del Signore, ci viene incontro la figura di un grande profeta, Giovanni Battista: lโ€™evangelista lo presenta come un uomo vestito di peli di cammello e con una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo sono locuste e miele selvatico. Si ritira nel deserto di Giuda, lontano da Gerusalemme, e parla un linguaggio insolito, ma chiarissimo: ยซRazza di vipereยป, dice a chi opprime i piรน deboli, predicendo su di loro lโ€™ira imminente di Dio. Per tutti aggiunge che la scure รจ ormai posta alla radice degli alberi: chi non produce frutti buoni sarร  tagliato e gettato nel fuoco. Insomma, le sue invettive mettono in guardia gli abitanti di Gerusalemme sulla loro lontananza da Dio e dal suo amore.

Giovanni aveva preso le distanze da Gerusalemme. Si era spogliato di tutto; voleva essere forte solo della Parola: ยซVoce di uno che grida nel desertoยป. Sรฌ, il suo vero nome รจ โ€œVoce di uno che gridaโ€. รˆ solo una voce, che indica perรฒ la via della salvezza: ยซPreparate la via al Signoreยป. Oggi questo profeta torna tra noi. Ma chi รจ, il profeta, oggi? รˆ il Vangelo. Questa Parola รจ la voce che indica vie nuove, diverse da quelle della sopraffazione, dellโ€™interesse solo per se stessi, del disprezzo, della violenza, della indifferenza. Il Vangelo, oggi, ci esorta: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicinoยป.

Le nostre vie sono spesso lontane da quelle del Signore. Convertirci vuol dire, perciรฒ, chiedere anzitutto perdono per la distanza che abbiamo frapposto tra noi e Gesรน. Per aiutarci, il Signore spalanca davanti ai nostri occhi la sua visione, quella stessa che vide Isaia: ยซil lupo dimorerร  insieme con lโ€™agnello, il leopardo si sdraierร  accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderร . La mucca e lโ€™orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberร  di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerร  sulla buca della vipera; il bambino metterร  la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno piรน iniquamente nรฉ saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perchรฉ la conoscenza del Signore riempirร  la terraยป.

Quello di Gesรน รจ un mondo svuotato di violenza e pieno di benevolenza e di amicizia. รˆ il regno di Dio che soppianta quello triste e violento di questo nostro mondo, ove gli uomini continuano a combattersi, ove la violenza del terrorismo semina angoscia, ove un popolo si scaglia contro quello vicino, ove una parte della stessa nazione si mette contro lโ€™altra, ove ciascuno si rinchiude nel proprio egocentrismo e bada solo a difendere i propri interessi.
Abbiamo bisogno dellโ€™avvento di Dio e del suo regno. E Dio viene, anzi รจ ormai alle porte, ci dice la liturgia. รˆ la buona notizia del Natale. E ha il volto di un bambino.

Sรฌ, il Bambino di Betlemme ci guiderร  verso il regno. Per questo nasce. Il piccolo libro del Vangelo, se lo leggiamo con amore, ci illuminerร  e ci guiderร . E sarร  come un fuoco: riscalderร  il nostro cuore e non saremo piรน schiavi dellโ€™egoismo; guiderร  i nostri passi a non ruotar piรน su noi stessi; sorreggerร  le nostre mani per stenderle verso chi ha bisogno; irrobustirร  i nostri piedi portandoci sulle vie dellโ€™amore; illuminerร  la nostra mente a riconoscere le cose vere e belle della vita.

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Fonte

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Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA โ€“ Solennitร 
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Porrรฒ inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gรจnesi

Gen 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamรฒ e gli disse: ยซDove sei?ยป. Rispose: ยซHo udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perchรฉ sono nudo, e mi sono nascostoยป. Riprese: ยซChi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?ยป. Rispose l’uomo: ยซLa donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiatoยป. Il Signore Dio disse alla donna: ยซChe hai fatto?ยป. Rispose la donna: ยซIl serpente mi ha ingannata e io ho mangiatoยป.

Allora il Signore Dio disse al serpente:

ยซPoichรฉ hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrรฒ inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerร  la testa e tu le insidierai il calcagnoยป.

L’uomo chiamรฒ sua moglie Eva, perchรฉ ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 97 (98)

R. Cantate al Signore un canto nuovo, perchรฉ ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si รจ ricordato del suo amore,
della sua fedeltร  alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura

In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesรฌni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร ,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinatiย – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontร ย –
a essere lode della sua gloria,
noi, che giร  prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร  della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน.

Sarร  grande e verrร  chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร  il trono di Davide suo padre e regnerร  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร  fineยป.

Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร  con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร  sarร  santo e sarร  chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.

Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.

Parola del Signore

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