“Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, Padre, perchรฉ cosรฌ a te รจ piaciuto”.
Dobbiamo continuamente fare i conti con questa preferenzialitร che Dio ha per i piccoli. Non รจ invidiare lo stato di vita degli altri ma capire che solo nella misura in cui ci facciamo piccoli allora ย il Signore ci parla. Chi รจ pieno di sรฉ non ha spazio per accogliere la Parola di un Dio che parla solo a chi gli fa spazio, a chi sperimenta un vuoto, a chi accoglie, a chi sa ascoltare, a chi sa rinunciare ai propri ragionamenti onnicomprensivi, a chi cerca un punto di vista piรน affidabile del proprio.
I piccoli sono quelli che permettono a Dio di parlare perchรฉ non lo sommergono solo di domande, ma gli offrono anche un tempo per la risposta. Gli altri trovano invece piรน interessante ย solo il loro parlare, le proprie analisi, i propri ragionamenti, le proprie parole, le proprie emozioni, i propri punti di vista.
Allo stesso tempo non dobbiamo perรฒ dimenticare che Gesรน ha la libertร di rendere piรน o meno possibile questo incontro: “Ogni cosa mi รจ stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi ย รจ il Figlio se non il Padre, nรฉ chi รจ il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”.
La fede รจ un dono e non dipende semplicemente da un’educazione che si riceve, da uno studio che si fa, dalla compagnia che frequenti, da quanto sei bravo e buono. Essendo un dono ciรฒ sta a significare che Gesรน puรฒ entrare nella vita di una persona anche a prescindere da tutto e da tutti, e che chi riceve un’educazione cristiana non รจ detto che ha anche automaticamente incontrato Cristo, perchรฉ questo incontro rimane un dono da chiedere.
- Pubblicitร -
Confondere la fede con l’educazione significa non comprendere la grande differenza cristiana. Ma davanti a questo dono non si puรฒ non sentirsi investiti di responsabilitร . “Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciรฒ che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciรฒ che voi udite, ma non l’udirono”.
Commento di don Luigi Maria Epicoco.
