TRE PRINCIPI PER L’AVVIAMENTO DEL DIALOGO CATECHETICO
Primo principio: Il Dio di Abramo รจ il Dio unico, il Creatore del cielo e della terra. Non ci sono altri veri Dei allโinfuori del Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe. Cosa vuole questโunico e solo Dio se non di essere adorato da ogni uomo che vive in questo mondo? Il profeta Isaia ci dice oggi che questa volontร di Dio si compirร un giorno. La fede nellโunico Dio uscirร dagli angusti confini del popolo di Israele e si espanderร per il mondo intero. Saranno gli stessi pagani che manifesteranno un giorno la volontร di adorare lโunico Dio e il solo Signore che si adora sul monte Sion. La grazia di Dio precede sempre lโuomo. Gerusalemme non fa nulla per manifestare al mondo lโuniversalitร del suo Dio e Signore. ร invece il suo Dio e Signore che mostra al mondo intero lโuniversalitร accogliente del popolo del Signore. ร sempre Dio che opera perchรฉ la vera fede nasca e produca buoni frutti di veritร in ogni cuore.
Secondo principio: Se si prende un uomo sudicio, sporco, lercio, dagli abiti a brandelli e lo si rimette tutto a nuovo e subito dopo questi ritorna ad indossare i suoi laceri indumenti e ad insozzarsi di fango piรน di prima: abbiamo la vera immagine di molti cristiani di sempre. Non solo di oggi, ma anche di ieri e di domani. Questo รจ un cristianesimo errato, falso, peccaminoso. Il vero cristianesimo รจ taglio netto con il passato di peccato. ร conversione radicale dal vecchio stile di vita peccaminoso. Ci si sveste del peccato e da ogni sua opera e si indossa Cristo, alla stessa maniera che Cristo ha indossato la nostra natura umana: in modo inscindibile, inseparabile, per sempre. Per sempre noi dobbiamo indossare Cristo Gesรน, ma se indossiamo Cristo Gesรน dobbiamo vivere come Lui: in pienezza di veritร , di santitร , di allontanamento dal peccato, di perfetto compimento di ogni opera buona. Si esce dal male e si entra per sempre nel bene, si abbandona la falsitร e si abbraccia per sempre la veritร , ci si distacca dallโegoismo e si fa della caritร di Cristo Gesรน la nostra veste perenne.
Terzo principio: Dobbiamo lasciare questo mondo. ร la veritร che nessuno mai potrร contrastare, negare, rifiutare di accogliere nel suo cuore. ร questa una veritร storica di cui ognuno fa quotidianamente esperienza. Si esce dalla storia. Si entra nellโeternitร . Nessuno perรฒ conosce lโora precisa, puntuale, esatta di questo transito dal tempo nellโeternitร . Essendoci immediatamente dopo la morte il giudizio che prevede la doppia via: lโinferno o il paradiso, entrambi eterni, รจ giusto che ognuno di noi viva come se lโora fosse in questo istante, viva cioรจ sempre da santo, nella perfetta obbedienza a Dio, nel compimento di ogni opera buona, lontano da ogni male. Mai la morte dovrร trovarci nellโingiustizia e nella morte alla grazia, per noi sarebbe la fine. Lโinferno eterno spalancherebbe per noi le sue fauci e ci tratterrebbe in esso per tutta lโeternitร . Oggi si ride e si scherza sullโinferno. La croce di Cristo non รจ perรฒ uno scherzo, se Dio stesso muore per chiudere la porta dellโinferno e aprire quella del paradiso.ย
BREVE COMMENTO DEL VANGELO
VANGELO – Dal vangelo secondo Matteo. (Mt 24, 37-44)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: Come fu ai giorni di Noรจ, cosรฌ sarร la venuta del Figlio dell’uomo.
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โImprovvisaโ, โAllโistanteโ, โQuando nessuno se lโaspettaโ, โSimile al balenoโ: cosรฌ sarร la venuta del Figlio dellโuomo.
Gesรน mette in guardia i suoi discepoli: la morte รจ sempre in agguato.
Lโora della morte รจ senza ora. Questa รจ la sua veritร .
Essendo senza ora, essa puรฒ venire in ogni istante, luogo, situazione, circostanza, evento, condizione.
Possiamo costruire attorno a noi ogni sorta di sistemi di sicurezza, nessuno รจ valevole contro la morte.
Possiamo prendere ogni precauzione, mettere ogni attenzione, usare ogni scienza e sapienza, possiamo impiegare tutti i ritrovati della mente umana e della sua arte e tecnica: niente ha valore dinanzi alla morte.
Allโuomo che vive nel peccato, nella dissolutezza, in ogni dissipazione del corpo e dello spirito, perchรฉ pensa: โessa oggi non vieneโ, Gesรน dice che avverrร proprio come ai giorni di Noรจ.
Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noรจ entrรฒ nell’arca, e non si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvio e inghiottรฌ tutti, cosรฌ sarร anche alla venuta del Figlio dell’uomo.
Al tempo di Noรจ il mondo era immerso nella grande dissipazione del male.
Neanche si immaginava che potesse venire il diluvio universale. Se qualcuno lo avesse detto, mai avrebbero creduto.
Vedendo Noรจ costruire lโarca, lo si derideva anche.
ร questa la sicurezza dellโuomo, che diviene spavalderia, sicumera, disinvoltura, abbandono alla spensieratezza, che si fa anche stolta e insipiente fiducia in un โdopoโ, ed anche in un โoggiโ, che รจ solo dono di Dio.
Cโรจ un uomo che non pensa piรน alla salvezza eterna. Tutta la sua vita รจ per il corpo e per di piรน nel peccato.
Vale per questโuomo solo il suo presente di male pensato come un presente eterno.
Finita perรฒ di costruire lโarca, Noรจ vi entra, la porta viene chiusa, le acque irrompono con violenza, lโumanitร intera รจ distrutta. Tutti sono inghiottiti in un istante.
Loro non lo pensavano, non lo credevano. La distruzione รจ perรฒ accaduta.
Questo รจ lโagire perenne della morte.
Il Figlio dellโuomo viene per il giudizio, perchรฉ ognuno gli renda conto di ogni sua opera da lui compiuta mentre era nel corpo, sia in bene che in male.
Il Figlio dellโuomo, quando verrร , dovrร trovarci nella grande giustizia, che รจ veritร e santitร .
Se ci troverร nel peccato, che รจ ingiustizia e falsitร , per noi sarร la fine. Saremo precipitati nellโinferno per sempre.
ร questo il motivo per cui si deve vigilare.
Non sapendo quando la morte verrร , dobbiamo vivere perennemente in grazia di Dio, nella giustizia e nella veritร che nascono dalla Parola di Gesรน Signore.
La fede nel giudizio oggi si รจ quasi spenta nei cuori. Dobbiamo predicarla in pienezza di veritร . ร la sola via della salvezza dellโuomo.
Allora due uomini saranno nel campo: uno sarร preso e l’altro lasciato.
La morte viene quando gli uomini sono nei campi.ย Essa viene, ma non tutti muoiono. Cโรจ chi muore e cโรจ chi vive. Nessuno sa chi muore e nessuno sa chi vive.
Non tutti muoiono, non tutti vivono. ร il mistero della morte.
Due donne macineranno alla mola: una sarร presa e l’altra lasciata.
La morte viene quando si รจ in casa. Essa irrompe, ma non tutti porta con sรฉ. Alcuni sono portati, altri lasciati.
Gesรน con questโaltro esempio ribadisce lo stesso mistero.
Dinanzi alla morte non ci sono sicurezze.
Ognuno deve essere sempre pronto a partire, a lasciare questo mondo, a presentarsi dinanzi al Figlio dellโuomo per il giudizio.
Non ci sono etร , nรฉ stati di salute, nรฉ condizioni ottimali e non ottimali. Il sano muore e il malato vive, lโanziano resta e il giovanissimo se ve va. Anche questo รจ il mistero della morte.
Vegliate dunque, perchรฉ non sapete in quale giorno il Signore vostro verrร .
La vigilanza non รจ nellโattesa della morte, ma nella veritร , nella giustizia, nella caritร , nella santitร .
Il motivo della vigilanza รจ giร stato detto: subito dopo la morte viene il giudizio dal quale potrร essere tratta una duplice sentenza: lโinferno o il paradiso, la perdizione o la salvezza eterna.
Se siamo trovati empi, ingiusti, iniqui per noi non ci sarร salvezza, bensรฌ perdizione eterna.
Per questo dobbiamo vigilare: per non finire nellโinferno eterno, nel buio senza ritorno.
Per questo dobbiamo vigilare: venendo la morte allโimprovviso, potremmo essere trovati assai carenti in fatto di giustizia e subire una condanna rigorosissima.
Oggi non si crede piรน nella perdizione eterna ed รจ anche questo il motivo per cui ognuno si prende la licenza di vivere come gli pare.
Lโinferno esiste ed รจ eterno. Il giudizio finale cโรจ ed esso รจ senza appello.
Noi crediamo e facciamo credere che lโinferno sia una favola. Invece esso รจ la cosa piรน triste che ci possa essere e per di piรน รจ eterno.
Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
La nostra anima sarร completamente scassinata nella morte eterna dellโinferno.
Per questo dobbiamo sempre tenerla nella piรน grande santitร , rivestita della grazia santificante, lontana da ogni vizio e peccato.
Mentre per un padrone di casa รจ impossibile vigilare sulla sua casa, a motivo della vita che in nessun modo dovrร essere sacrificata alla custodia della casa, per ogni uomo invece tutta la vita presente deve essere sacrificata alla salvezza eterna dellโanima.
Tutto deve dare lโuomo pur di salvare la sua anima, anche lo stesso corpo al sacrificio, allโolocausto, al martirio.
Perciรฒ anche voi state pronti, perchรฉ nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrร .
Il Figlio dellโuomo verrร anche Lui come un ladro.
Dobbiamo essere sempre pronti ad accoglierlo nella piรน grande santitร , in modo che lui ci porti con Sรฉ nel paradiso.
Altra idea รจ questa: il Figlio dellโuomo verrร nellโora che non immaginate.
Cioรจ: se uno si mettesse ad immaginare lโora e le modalitร della sua morte, ogni pensiero risulterebbe alla fine inconsistente, vano, inutile.
Lโora e le modalitร della morte non si possono neanche sospettare.
Lโimprevedibilitร รจ assoluta e universale.
Questa la veritร .
SETTE DOMANDE PER LA VERIFICA PERSONALE
- Sai cosa รจ successo al tempo di Noรจ?
- Cosa avviene allโattimo stesso della morte?
- Perchรฉ non possiamo neanche immaginare lโora della nostra morte?
- Credo nel giudizio particolare e finale?
- Credo nellโeternitร dellโinferno?
- Vigilo attentamente sulla mia vita?
- Da quale vizio o peccato mi devo ancora liberare?
TRE CONCLUSIONI DA SCRIVERE NEL CUORE
Prima conclusione: Oggi lโuomo vive con una grande menzogna nel cuore: non crede piรน nellโinferno. Crede, ma erroneamente, che tutti sono accolti da Dio nel suo paradiso a motivo della sua grande misericordia. Questa falsitร sullโeternitร trasforma in falsitร tutta la vita terrena. Poichรฉ non cโรจ dannazione eterna, ognuno pensa di poter vivere come gli pare. Tutte le azioni degli uomini sono senza piรน conseguenze. Mentre รจ proprio dellโazione produrre una conseguenza sia nel tempo che nellโeternitร . Mettendo invece la veritร sullโeternitร nel cuore, tutta la vita cambia, si modifica. Chi deve mettere questa veritร nel cuore dei suoi figli รจ la Chiesa, mentre รจ proprio essa, in molti dei suoi ministri, che la negano, la escludono, la impugnano con ogni falsa ed errata argomentazione.
Seconda conclusione: Le ultime cose (o novissimi) sono: morte, giudizio, inferno, paradiso. Se non ci fosse il giudizio che si apre su una duplice sentenza eterna: di paradiso o di inferno, sarebbe inutile vegliare. A che serve infatti vigilare se poi alla fine andremo tutti in paradiso? Poichรฉ invece il giudizio non รจ solo di accoglienza nel paradiso, ma anche di esclusione e di incatenamento nellโinferno per sempre, allora vigilare non solo รจ cosa giusta, ma anche sommamente sapiente. Anzi รจ lโunica cosa da fare. Dalla vigilanza dipende la nostra eternitร . Per questo รจ piรน che urgente rimettere la veritร della fede nel nostro cuore, nutrito fin troppo spesso di falsitร , di menzogne, di errate dottrine e di pensieri che di certo non sono di Dio bensรฌ degli uomini.
Terza conclusione: La vita dellโuomo sulla terra dipende tutta dalla predicazione. Se la predicazione รจ univocamente vera, chi ascolta potrร anche convertirsi e cambiare vita. Se invece รจ equivocamente falsa, nessuna conversione potrร mai avvenire e la menzogna invade i cuori e turba tutta la vita della terra. Oggi assistiamo ad una predicazione discorde, equivoca, ambigua, dissonante. Chi dice una cosa e chi dice esattamente il contrario. Chi annunzia lโinferno e chi lo nega. Chi parla della sua eternitร e chi sostiene che pur esistendo esso รจ vuoto. In questo caos nella predicazione chi ci guadagna รจ proprio lโinferno. La menzogna infatti riempie lโinferno. Il paradiso รจ invece riempito dalla veritร accompagnata dalla grazia. Se la Chiesa vuole cambiare il mondo deve chiedere ai suoi figli e ministri che cambino la loro predicazione. Se la predicazione non cambia, mai potrร cambiare il mondo. La falsitร genera peccato. La veritร vita nuova.
Don Francesco Cristofaro
Letture della
I DOMENICA DI AVVENTO โ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 2,1-5
Messaggio che Isaรฌa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarร saldo sulla cima dei monti
e sโinnalzerร sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
ยซVenite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perchรฉ ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieriยป.
Poichรฉ da Sion uscirร la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarร giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerร piรน la spada
contro unโaltra nazione,
non impareranno piรน lโarte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 121 (122)
R. Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
ยซAndremo alla casa del Signore!ยป.
Giร sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
ร lร che salgono le tribรน,
le tribรน del Signore,
secondo la legge dโIsraele,
per lodare il nome del Signore.
Lร sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirรฒ: ยซSu di te sia pace!ยป.
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederรฒ per te il bene. R.
Seconda Lettura
La nostra salvezza รจ piรน vicina.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 13,11-14a
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: รจ ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perchรฉ adesso la nostra salvezza รจ piรน vicina di quando diventammo credenti.
La notte รจ avanzata, il giorno รจ vicino. Perciรฒ gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impuritร , non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesรน Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 24,37-44)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซCome furono i giorni di Noรจ, cosรฌ sarร la venuta del Figlio dellโuomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nellโarca, e non si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvio e travolse tutti: cosรฌ sarร anche la venuta del Figlio dellโuomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrร portato via e lโaltro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrร portata via e lโaltra lasciata.
Vegliate dunque, perchรฉ non sapete in quale giorno il Signore vostro verrร . Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciรฒ anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
Parola del Signore
