mons. Vincenzo Paglia – Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2019

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mons. Vincenzo Paglia

La liturgia ci fa iniziare oggi il cammino verso il Natale. รˆ lโ€™Avvento: il Signore viene; non resta lontano, non aspetta di essere cercato, come chi si crede importante e mette alla prova per verificare i sentimenti degli altri. Il Signore viene perchรฉ vuole stare con noi e indicarci la via del cielo. Viene perchรฉ ci vuole bene.

A volte puรฒ sembrare che il Signore sia distante, disinteressato a quello che accade nel mondo. Spesso di fronte allโ€™ingiustizia, alla violenza o alla malattia ci domandiamo: perchรฉ Dio non viene? Perchรฉ mi lascia solo? Perchรฉ non sconfigge, lui che puรฒ tutto, le forze del male? Questo tempo di Avvento ci aiuta a capire la vicinanza di Dio. Egli viene perchรฉ tutti possano trovarlo. Il mondo ha bisogno di speranza, non di cinismo realista o di tristezza rassegnata.

Cโ€™รจ bisogno di uomini e di donne forti nellโ€™amore, che non fuggano e non smettano di sperare. Il mondo invece รจ spesso rassegnato. Quanti motivi per non sperare! Basta una delusione, lโ€™amarezza di un rifiuto, una contrarietร , un bene non corrisposto, una maleducazione subita, unโ€™incomprensione, un tradimento. Come sperare negli altri quando cerchiamo e troviamo subito la pagliuzza che ci rende incapaci di voler loro bene o quando si rivela la capacitร  terribile che abbiamo di fare il male? Come sperare nel mondo quando il futuro รจ carico di minacce reali, quando la logica della guerra sembra lโ€™unico modo per risolvere i conflitti, quando รจ cosรฌ difficile vivere insieme?

Gesรน viene a realizzare la profezia di Isaia: โ€œForgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerร  piรน la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno piรน nellโ€™arte della guerraโ€. Questa รจ la speranza, il sogno di Dio sul mondo. Noi ascoltiamo queste parole in un tempo in cui i popoli sembrano esercitarsi nellโ€™arte della guerra piuttosto che in quella del dialogo. Non รจ unโ€™ingenuitร  sperare?

Non รจ piรน saggio pensare a se stessi, godersi il presente, alzare mura, affrontare il nemico prima che lui affronti noi anche a costo di rendere nemico chi in realtร  รจ solo lontano o incompreso? Davanti a un mondo minaccioso ed imprevedibile facilmente siamo condizionati dalla paura, che รจ sempre una cattiva consigliera: indurisce il cuore, genera violenza, rende aggressivi, ispira il sospetto, avvelena le relazioni, confonde la mente, arma le mani.

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La profezia di Isaia ci invita a trasformare giร  oggi le nostre lance in vomeri, iniziando dai nostri cuori. La speranza e la fede vincono la paura. Se cambio il mio cuore, se scelgo la mitezza invece di rispondere male, la semplicitร  invece delle tortuositร , il perdere invece di guadagnare, la gentilezza invece dellโ€™aggressivitร ; se scelgo di andare a visitare chi รจ solo o sta male; se scelgo di rispondere al male con il bene; se scelgo di aiutare chi รจ piรน povero; se smetto di credere importanti ed uniche solo le cose che vivo e faccio io e provo a capire gli altri ed a fare loro quello che voglio sia fatto a me; insomma, se inizio a cambiare me stesso inizia a cambiare il mondo.

โ€œComportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impuritร  e licenze, non in contese e gelosieโ€, invita lโ€™apostolo Paolo. Lโ€™Avvento cโ€™invita a non restare prigionieri della paura e ad essere uomini e donne di speranza che vivono giร  oggi la speranza di Dio: che nessuno abbia la sua vita stroncata dal male; che siano vinte le logiche dellโ€™inimicizia e della divisione; che gli uomini trovino lโ€™amore vero e lo vivano pienamente. รˆ il sogno che non si muoia piรน per mano di un altro uomo; che le lacrime di disperazione dei piccoli siano asciugate dallโ€™amicizia. Ma la paura ci condiziona. Quanto volte non cambiamo per paura!

Quante parole non diciamo per non sbagliare, per paura di essere giudicati, di non venire capiti, di comprometterci! Quante scelte rimandiamo per essere sicuri! Quante occasioni perdiamo per aspettare che siano gli altri a fare il primo passo! Dio non ha paura e viene a riempire il nostro cuore di speranza. Il mondo puรฒ cambiare! Gli uomini possono cambiare! โ€œVegliate, state prontiโ€: รจ questo il primo invito dellโ€™Avvento.

โ€œรˆ ormai tempo di svegliarci dal sonno perchรฉ la salvezza รจ piรน vicina di quando diventammo credentiโ€. Sรฌ, dobbiamo svegliarci. รˆ facile addormentarsi. A forza di ridurre tutto a sรฉ, si finisce poco alla volta per vivere come nel sonno. Ci si addormenta poco alla volta, quasi senza accorgersene. La proposta dellโ€™Avvento รจ svegliarci ed avere speranza.

Fonte

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Letture della
I DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.Dal libro del profeta Isaรฌa

Is 2,1-5

Messaggio che Isaรฌa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.

Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarร  saldo sulla cima dei monti
e sโ€™innalzerร  sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
ยซVenite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perchรฉ ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieriยป.

Poichรฉ da Sion uscirร  la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.

Egli sarร  giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerร  piรน la spada
contro unโ€™altra nazione,
non impareranno piรน lโ€™arte della guerra.

Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 121 (122)

R. Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
ยซAndremo alla casa del Signore!ยป.
Giร  sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.

รˆ lร  che salgono le tribรน,
le tribรน del Signore,
secondo la legge dโ€™Israele,
per lodare il nome del Signore.
Lร  sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirรฒ: ยซSu di te sia pace!ยป.
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederรฒ per te il bene. R.

Seconda Lettura

La nostra salvezza รจ piรน vicina.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Rm 13,11-14a

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: รจ ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perchรฉ adesso la nostra salvezza รจ piรน vicina di quando diventammo credenti.

La notte รจ avanzata, il giorno รจ vicino. Perciรฒ gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impuritร , non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesรน Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.

Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 24,37-44)

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซCome furono i giorni di Noรจ, cosรฌ sarร  la venuta del Figlio dellโ€™uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nellโ€™arca, e non si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvio e travolse tutti: cosรฌ sarร  anche la venuta del Figlio dellโ€™uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrร  portato via e lโ€™altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrร  portata via e lโ€™altra lasciata.

Vegliate dunque, perchรฉ non sapete in quale giorno il Signore vostro verrร . Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciรฒ anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.

Parola del Signore

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