Gesรน guarda dallโalto come unโaquila sorvola il paesaggio. Ma non si sofferma sui ricchi, ma su una donna vedova, povera che dona tutto ciรฒ che fa: come Maria che dona la propria vita al Padre perchรฉ sia feconda e porti frutto.
Allora capisco
ร amore quando รจ tutto.
Anzi, di piรน.
ร amore quando quello che dai รจ la tua vita.
Tutta.
ร amore se muori dopo che hai amato.
Se non ti rimane nulla in mano.
Allora รจ amore.
Quando sei nudo di vita.
Allora รจ dono.
Allora รจ amore.
Se guardo il dono.
Cโรจ chi dร tanto.
Cโรจ chi dร poco.
Se mi metto a contare, a pesare, a fare il piรน e il meno.
Cโรจ il tanto.
E cโรจ il poco.
Ma se guardo chi ho davanti.
Se guardo chi dice di amarmi.
Se guardo chi dice di darmi la vita.
Se guardo la mano, il viso di chi ama e dice di darmi in dono la vita.
Allora capisco.
Allora vedo.
Allora so.
Chi mi ama.
Mi ama chi mi dร tutto quello che ha per vivere.
Mi ama chi mi dร la sua vita perchรฉ io viva di lui.
Amo chi mi da poco perchรฉ รจ tutto.
ร tutta la sua vita.
E veramente ora muore per me, per amarmi, perchรฉ io viva.
Non mi ama chi mi dร tanto, tantissimo, di quello che gli avanza.
Ma ha di che vivere da solo.
Senza di me.
Non mi ami se mi dai le tue ricchezze, ma per vivere non hai bisogno di me.
Sei la mia vita.
E getto nella tua, la mia.
Sei il mio tesoro.
E getto nel tuo, il mio.
Sei la mia ricchezza.
E getto nella tua, la mia.
Sono sola.
Mi getto nelle tue braccia.
Unita a te.
Sono povera.
Quello che ho lo metto in te.
Sono ricca.
Non ho piรน di che vivere.
Prendimi.
La mia vita lโho gettata nella tua.
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Sotto il tuo sguardo.
I miei due soldi di vita.
Sono come oro.
Preziosi.
Sotto il tuo sguardo.
La mia povertร .
Mi fa regina.
Sotto il tuo sguardo.
Ora che non ho piรน nulla e muoio.
Io vivo.
Sotto il tuo sguardo.
Io sono povera di cose.
Ricca di felicitร e gioia e amore e vita.
E torno a casa, a vivere.
Sono senza un uomo accanto.
Sono senza ricchezze.
Sono qui.
Davanti al tesoro.
Davanti alle ricchezze di tutti.
Ho solo due monetine per vivere.
Ho solo me per amare.
Sono qui.
Davanti al tesoro.
Metto quello che ho.
Che รจ tutto per me.
Sono davanti a te.
Metto lโamore che ho in te.
Sono io.
Sono solo io.
Ti ho dato tutto quello che ho.
Ti ho dato tutto quello che sono.
Ora, per vivere, ho solo te.
Cโรจ un tesoro che non รจ completo senza le due monetine.
Anche io sono importante, anche le mie monetine sono parte del tesoro.
Senza di loro, il tesoro รจ piรน povero.
Tu mi fai sentire cosรฌ.
Ed รจ per questo che ti amo.
Tu mi fai sentire cosรฌ.
Mi fai sentire che tu sei lโamore. Tu sei il tesoro.
Ma che non sei completo senza la mia povertร , senza il mio povero amore.
Senza di me, anche tu non hai tutto.
Questo รจ lโamore.
Che se manco io, tu sei piรน povero.
Nessuno mi ha mai amata cosรฌ.
Grazie amore mio.
Grazie.

Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) รจ un presbitero, scrittore e opinionista italiano.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 1-4
In quel tempo, Gesรน alzร ti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: ยซIn veritร vi dico: questa vedova, cosรฌ povera, ha gettato piรน di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivereยป.
Parola del Signore
