<<Entrato poi nel tempio, cominciรฒ a cacciare i venditori, dicendo: “Sta scritto: La mia casa sarร casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!”>>.
Si percepisce che ci troviamo verso la fine della storia da come il vangelo diventa breve e drammatico. Gesรน non riesce ad avere nessun atteggiamento politicamente corretto davanti a ciรฒ che รจ radicalmente sbagliato. E tra le cose piรน sbagliate c’รจ proprio l’aver pervertito il tempio in un luogo di commercio. Non รจ la demonizzazione delle cose materiali, ma la confusione che si viene a creare quando a una relazione si sostituisce il commercio delle cose.
ร come se un uomo che ama una donna smettesse di investire in una relazione e comprendendo le ferite e i vuoti che si vengono a creare per questa mancan- za, gli venisse in mente di emendare con una serie infinita di regali. Magari ci sono donne a cui questo piace, ma chi cerca l’amore non puรฒ mai accontentarsi delle cose. “Io non voglio i tuoi regali, voglio te)’. ร questo che sta cercando di dire Gesรน con un gesto estremo. Dio non vuole le nostre cose, vuole noi.
Non vuole che la nostra preghiera sia uno scambio di favori, ma un incontro tra persone che si amano. Non si puรฒ dire di pregare se la mediazione della preghiera รจ affidata a qualcosa di diverso dal cuore. Nella preghiera non esistono meriti, punti paradiso, sensi di colpa, conteggi di peccati; nella preghiera vera esiste il mio cuore che incontra il cuore di Dio. E poco importa se il nostro cuore non รจ dei migliori. Non รจ forse per questo che Lo cerchiamo? Lo cerchiamo non per convincerlo ma per lasciarci guarire, sanare, convertire.
Ma questa logica innervosisce chi invece ha costruito tutto sui meriti, i sensi di colpa, gli schemi, i riti, le consuetudini: “Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e cosรฌ anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perchรฉ tutto il popolo pendeva dalle sue parole”. Dio ci scampi dal pericolo di essere noi gli innervositi del vangelo di oggi.
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Commento di don Luigi Maria Epicoco.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19, 45-48
In quel tempo, Gesรน, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: ยซSta scritto: “La mia casa sarร casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladriยป.
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e cosรฌ anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perchรฉ tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nellโascoltarlo.
Parola del Signore
