La parabola dei talenti parla di paura e generositร . E Gesรน รจ il talento di maggior valore che si รจ speso totalmente per salvare tutti e che Maria ha speso per tutti.
Con te
Cammini davanti a tutti per andare a Gerusalemme.
ร la cittร di Dio.
La cittร del Re.
Tutti si aspettano qualcosa di grande.
Qualcosa di regale.
Cammini davanti a tutti.
Hai appena finito di parlare.
Di quello che dai.
Di quello che prendi.
Capisco solo che sei re.
Un re che dร via le sue ricchezze.
Che le mette in mano ai servi.
Capisco solo che sei re.
Che mi hai messo in mano quello che hai.
E che rivorrai dalle mie mani.
Rivorrai quello che avrรฒ. Quello che ho.
O ti darรฒ tutta la vita.
Senza paura di perdere.
Senza paura e senza nascondere niente.
O ti darรฒ la vita o la perderรฒ.
Sei severo.
Ho in mano lโoro della tua vita.
Tornerai e vorrei darti la mia vita.
Ricca della tua.
Ricca della mia.
Ricca dellโoro che ho donato, che ho consegnato agli altri.
Non ho paura, รจ che vorrei darti 10 per 1.
E poi mi scordo che tu sei amore.
E lโamore ama.
Senza quantitร .
Va bene se porto cinque.
Va bene se porto uno.
Va bene se mi faccio trovare e ti amo.
Tu sei lโamore.
E torni.
E io ti amo.
E devo solo farmi trovare con lโamore in mano.
Perchรฉ sto sempre a contare quanto mi hai dato?
E quanto hai dato agli altri?
Perchรฉ sto sempre a contare quanto tempo mi hai dato?
E quanto ne hai dato agli altri?
Perchรฉ?
Corro ad amare, questa รจ la risposta.
Il tuo amore da solo non basta.
Nessuno puรฒ amare da solo.
Neanche tu che sei re.
Neanche tu che sei di nobile famiglia.
Puoi amare da solo.
Neanche tu.
Puoi amare solo con quello che hai.
Anche tu devi donare per amare.
Anche tu devi dare tutto quello che hai.
Neanche tu puoi amare da solo.
Ci voglio io.
Non basti tu da solo..
Ci vuole che ci metto la vita anche io.
Tanta? Bene.
Poca? Bene.
Non importa quanto.
Tu sei lโoro.
Tu sei il re.
Tu sei la ricchezza.
Tu sei lโamore.
Ma servo anche io.
Serve il mio si.
Per amarmi.
Serve la mia moneta.
Per fare il tesoro.
Serve che mi trovi quando torni.
E avrรฒ tutto.
Tutto quello che volevo.
Essere amata.
Amata da te.
Ricca di tutto.
Ricca di te.
ร esigente amarti.
ร unโattesa amarti.
ร mani piene che si svuotano.
Non posso riempire neanche un fazzoletto del tuo amore.
Non vale nulla lโamore nascosto.
Lโamore che non si vede.
Lโamore che non dono.
Lโamore che non consegno.
Si perde.
Mi perde.
Neanche un fazzoletto pieno.
Svuotata.
Svuotata e in attesa.
Torna amore mio.
Ti porterรฒ lโamore che ho dato via.
Ti porterรฒ lโamore che ho amato.
E tu porterai via me.
Con te.
Ti amo da morire.
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Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) รจ un presbitero, scrittore e opinionista italiano.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19, 11-28
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In quel tempo, Gesรน disse una parabola, perchรฉ era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento allโaltro.
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Disse dunque: ยซUn uomo di nobile famiglia partรฌ per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnรฒ loro dieci monete dโoro, dicendo: โFatele fruttare fino al mio ritornoโ. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: โNon vogliamo che costui venga a regnare su di noiโ. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornรฒ e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.
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Si presentรฒ il primo e disse: โSignore, la tua moneta dโoro ne ha fruttate dieciโ. Gli disse: โBene, servo buono! Poichรฉ ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci cittร โ.
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Poi si presentรฒ il secondo e disse: โSignore, la tua moneta dโoro ne ha fruttate cinqueโ. Anche a questo disse: โTu pure sarai a capo di cinque cittร โ.
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Venne poi anche un altro e disse: โSignore, ecco la tua moneta dโoro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminatoโ. Gli rispose: โDalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perchรฉ allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno lโavrei riscosso con gli interessiโ. Disse poi ai presenti: โToglietegli la moneta dโoro e datela a colui che ne ha dieciโ. Gli risposero: โSignore, ne ha giร dieci!โ. โIo vi dico: A chi ha, sarร dato; invece a chi non ha, sarร tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a meโยป.
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Dette queste cose, Gesรน camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.
Parola del Signore
