p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 18 Novembre 2019

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Ci ritroviamo a camminare come i discepoli, come discepoli, dietro al Signore e noi, discepoli di oggi, come i discepoli di ieri, siamo ciechi di fronte allโ€™amore del Signore. Il Signore che cammina verso Gerusalemme vuole portarci alla luce ma noi preferiamo essere sordi e ciechi, far finta di niente. Noi non capiamo cosa vuole dire con lโ€™andare a Gerusalemme dove deve morire, ma preferiamo non porre domande, preferiamo lasciare che le cose possano cambiare. In fondo preferiamo la nostra malattia e la nostra cecitร , piuttosto che dovere cambiare.

Questo cieco vuole venire alla luce, vuole sentirsi amato di nuovo, vuole rinascere, vuole diventare di nuovo ciรฒ che รจ, chi lui รจ in veritร . La Parola รจ un seme da mettere nella terra dellโ€™orecchio dove possa morire e portare frutto. I discepoli non accolgono la Parola che Gesรน gli sta dicendo con la sua vita, per questo non muoiono per rinascere a vita nuova. A loro non aggrada che il seme del vangelo si consegni nelle mani degli uomini, per questo hanno orecchi ma non odono, hanno occhi ma non vedono. Si fidano delle apparenze che umanamente pagano, ma non accolgono la sapienza che umanizza la nostra vita e dona fede.

Di fronte a quanto sta accadendo รจ meglio non chiedere spiegazioni, sono convinti i discepoli. Pietro che ha voluto fare il primo della classe, quando aveva parlato riguardo a ciรฒ che aspettava Gesรน a Gerusalemme, si era sentito dare del Satana. Meglio tacere su questo punto!

โ€ฆ e sulla via un cieco grida. รˆ meglio che tu faccia silenzio, non sai quello che dici. Stai disturbando il cammino del maestro, gli dicono, cammino al quale sono poco interessati ma che gli serve come paravento per uno che disturba e va a toccare punti, con il suo gridare, che sono punti che รจ meglio non toccare. Bisogna stare attenti perchรฉ il pericolo รจ che si complichino ulteriormente le cose che sono giร  complicate di per sรฉ, per questo โ€œlo rimproveravano perchรฉ tacesseโ€.

Gesรน si ferma, sta lรฌ in mezzo alla strada, in piedi. Bisogna che faccia partorire di nuovo la vita, per questo sta fermo, per questo si ferma. E noi vociamo con la folla. Noi che alla luce dellโ€™amore, amore che unico puรฒ fare nascere e rinascere, noi che impariamo i dieci comandamenti, dimenticandoci la motivazione di questi comandamenti. Io Sono il Signore Dio tuo, ecco cosa faccio e cosa ho fatto per te! Noi partiamo dal comando: non avrai altro Dio fuori di me, dimentichi della memoria dellโ€™amore: Io Sono il Signore Dio tuo che ti ho fatto uscire dallโ€™Egitto. Ci dimentichiamo della terra promessa consegnata a noi, ci dimentichiamo che Lui ci ha condotti anche oggi attraverso il deserto. Impariamo a memoria i dieci comandamenti, dimentichi della memoria affettiva che ci parla dellโ€™amore di Dio. Perdiamo per strada del perchรฉ vivere certe cose, comandamenti compresi. Perdiamo il senso degli stessi e la relazione che questi strumenti dovrebbero coltivare. Ci complichiamo la vita con i nostri catechismi e le nostre omelie: ci vacciniamo contro la veritร  e non ci facciamo domande e non interroghiamo il Signore della vita.

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Stavano facendo una bella processione e sto mendicante ci obbliga a fermarci. Gesรน si ferma perchรฉ deve fare venire alla luce, deve far nascere. Ma la sua missione di andare a Gerusalemme? Il programma viene in tal modo sfalsato. Ma Gesรน vede, vede una vita che deve tornare a vivere, deve far partorire la vita per un cieco che riconosce che in lui vita ce nโ€™รจ poca. Fermiamoci, dice Gesรน, perchรฉ รจ tempo che colui che ha il coraggio di dire la sua cecitร , cosa che i discepoli ancora non hanno, ritorni alla luce. Il fatto che disturbi i nostri programmi puรฒ essere un buon segno: fermiamoci e vediamo perchรฉ cominciando a vedere noi anche lui possa vedere, lui che ci provoca con la sua cecitร  per ritornare a vedere, invita anche noi a un vedere piรน vero, meno appariscente.

Gesรน รจ come Dio che ascolta il grido del suo popolo, รจ come una mamma che sente il grido del figlio in mezzo al rumore della folla: non puรฒ non fermarsi. Ciรฒ che per i discepoli รจ disturbo, per Gesรน รจ un grido che chiama amore. Ma stavano facendo una bella processione, erano dei bravi pellegrini e lui disturba i nostri programmi. Ma Gesรน si ferma e gli chiede cosa vuole, oggi a me chiede cosa voglio. Vuole che anche in noi venga alla luce il desiderio di vedere e la consapevolezza che non vediamo. Che io veda. Non sa cosa chiede, pensano i discepoli.

Gesรน ha davanti un cieco e gli chiede cosa vuole: sarร  normale? Gesรน non dร  per scontato ciรฒ che noi vogliamo, non รจ detto che noi vogliamo guarire. Voler guarire significa che non posso continuare a dirmi che โ€œio sono fatto cosรฌโ€. Se io guarisco, io che vivo di elemosina, poi cosa dovrรฒ fare, dovrรฒ mettermi a lavorare? รˆ una rovina se tu mi fai rinascere! Non posso piรน dire: ma io sono fatto cosรฌ! Mi rilanci alla mia vera identitร  donandomi vista. Stai zitto, diciamo noi discepoli a noi stessi; ridammi la vita, grida il cieco dentro di noi. Gesรน che si ferma in mezzo alla strada accoglie la richiesta di questo cieco ad avere di nuovo il diritto ad una vita piena e libera. Significa non poterci piรน dire โ€œio sono cieco e voglio lโ€™elemosina!โ€. A questo punto debbo rinunciare allโ€™elemosina, voglio ritornare a vedere, ascolto la chiamata ad essere me stesso, figlio amato dal Padre e abbracciato dalla Madre.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18, 35-43
ย 
Mentre Gesรน si avvicinava a Gรจrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandรฒ che cosa accadesse. Gli annunciarono: ยซPassa Gesรน, il Nazareno!ยป.ย 
Allora gridรฒ dicendo: ยซGesรน, figlio di Davide, abbi pietร  di me!ยป. Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perchรฉ tacesse; ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป.ย 
Gesรน allora si fermรฒ e ordinรฒ che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandรฒ: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. Egli rispose: ยซSignore, che io veda di nuovo!ยป. E Gesรน gli disse: ยซAbbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvatoยป.ย 
Subito ci vide di nuovo e cominciรฒ a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Parola del Signore

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