LA VITA ETERNA INIZIA NEL TEMPO ATTRAVERSATO IN CRISTO RISORTO AMANDO SINO A DARE LA VITA TERRENA
La risurrezione รจ certa perchรฉ esiste un โaltro mondoโ che si rivela in coloro che โne sono giudicati degniโ: la vita soprannaturale che in loro si manifesta ne รจ la garanzia; un uomo il cui corpo non รจ piรน schiavo della concupiscenza, ad esempio, รจ come una primizia della resurrezione: quel corpo ha giร conosciuto qui sulla terra una forza capace di strapparlo alla corruzione.
Per annunciare la resurrezione Gesรนย insegna storiaย perchรฉ รจ in essa che Dio si rivela e depone i semi della risurrezione: Egli ricorda i memoriali legati ai Patriarchi, e, in modo particolare riconduce i sadducei allโalba della Pasqua, profezia di quella che Lui avrebbe vissuto nella sua morte e risurrezione.
E giunge alย mistero del roveto ardente, immagine della sua vita che non ha subito la corruzione nelle fiamme degli inferi. E qui vi trova la risposta per i sadducei, perchรฉ โnon osino piรนโ mettere in dubbio il destino di resurrezione che attende ogni uomo.ย La loro domanda, infatti, รจ unaย traduzioneย della domanda di Mosรจ:ย โChi sei?โ.ย In quel roveto che non si consumaย appareย la risposta:ย Io sono colui che sono.ย La resurrezione non รจ unโipotesi, una speculazione,ย รจ Dio che si rivela a Mosรจ,ย ardendoย in unย amore che non si consuma, ma brucia la morte e il peccato.
La resurrezione รจ quel Rabbรฌ che avevano di fronte, nel quale appariva ai loro occhi lโEterno incorruttibile in una carne del tutto simile alla loro.ย Chiย poteva avere tanto potere da liberare gli Ebrei, quel manipolo di poveri uomini dal giogo di ferro del Faraone, piรน potente dei re della terra?ย Allo stesso modo, โnella resurrezione,ย chiย sarร il maritoโ di una donna che neย ha avuti sette, in virtรน della legge del levirato che doveva garantire una discendenza? La risposta รจ identica:ย Io sono colui che sonoย ha il potere di liberare gli schiavi del Faraone e quelli sottoposti agli angusti confini della carne.
Lui รจ Dio, Lui รจ Kyrios:ย Gesรน Cristo รจ il Signore!ย Non a caso vi รจ un uso profano del termineย Kyriosย che indica ancheย il marito. รย Luiย il maritoย autentico, non cโentra nulla la successione dei sette mariti avuti in terra. Che cosโรจ un matrimonio se non un raggio dellโamore che vi รจ tra Cristo e la Chiesa e che tocca la vita delle persone? Ogni matrimonio riflette il Cielo qui sulla terra, nel perdono che rivela lโamore infinito che unisce il Figlio al Padre!
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Nella risposta di Dio a Mosรจ e in quella di Gesรน ai sadduceiย non vi รจ nรฉ passato nรฉ futuro, solo il presente eternoย reso possibile da Cristo che ha sconfitto la morte e il peccato ed รจ risuscitato.
Gesรน รจ stato giudicato degno dellโaltro mondo per essersi umiliato sino alla morte di croce, per non essersi difeso, per aver offerto la propria vita.ย ร Kyrios perchรฉ ha amato sino alla fine. Come scrive S. Giovanni nel prologo del suo Vangelo, โa coloro che lo hanno accolto (Gesรน) ha dato il potere di divenire figli di Dioโ, ย โfigli della risurrezioneโ nel Figlio che ha vinto la morte.
Essi partecipano ormai della natura e della vita divina, e sono qui in questo tempo e in questo mondo โgiudicati degni di un altro mondoย e della risurrezione dai mortiโ; vivono ogni relazione in modo diverso, celeste perchรฉ โsono uguali agli angeliโ, anche se profeticamente e non ancora in pienezza:ย โhanno moglie come se non lโavesseroโฆ possiedono come se non possedessero, usano del mondo senza usarne appienoโ .
Per questo Gesรน dice che โnon prendono moglie nรฉ maritoโ:ย nei loro peccatiย hanno visto giร โpassare la scena di questo mondoโ, e sanno che, con la risurrezione di Cristo che li ha liberati, โil tempo si รจ fatto breveโ come la distanza che ormai li separa dal Cielo. โNon possono piรน morireโ e per questo non si difendono piรน come i figli di questo mondo, che afferrano cose e persone per stordire la paura della morte, tendendo cosรฌ diย allungareย il tempo nellโillusione di allontanare la tomba.
In loro รจ vivo il โDio dei viviโย che vuole trasfigurare anche la nostra carne incapace di andare oltre la biologia ferita dal peccato, come la donna data in sposa a sette mariti. Sette, come i peccati capitali, come gli sposi di Sara morti nella prima notte di nozze. Ma Gesรน ha vinto il peccato e la morte e viene oggi ad unirsi a ciascuno di noi come Tobia: รจ Luiย ilย Maritoย al quale siamo stati promessi sin dallโeternitร .
Egli ha inaugurato per noi lโโottavoโ giorno, del quale con i sadducei di ogni tempo anche tutti noi, schiacciati nel dubbio di fronte al dolore e alla morte, non potevamo sospettarne lโesistenza. รย vero, siamo schiavi di una carne incapace di andare oltre la biologia ferita dal peccato. Siamo noi questa sposa data in sposa a sette mariti: sette mariti, e nessun figlio. Siamo sterili, le tentiamo tutte, ma la vita ci scappa di mano. Il lavoro, il matrimonio, le amicizie, sono mariti incapaci di darci una discendenza, il sigillo dellโeternitร , lโamore che sfugga alla corruzione.
Ma siamo chiamati a ben altro! La vita di Dio plana sulla terra e stravolge lโequilibrio precario dettato dalla corruzione figlia del peccato: possiamo vivere una vita feconda di frutti che rimangano, in un amore che, tra le fiamme della storia, non si consumi, e sia capace di perdonare.ย Esiste la risurrezione perchรฉ proprio noi โesistiamo per Luiโ; in tutto si vede cheย il Dio dei vivi che รจ sempre con noi, come รจ stato nella storia della salvezza con Abramo, Isacco e Giacobbe, come ha soccorso e risuscitato il suo Figlio per fare della nostra storia un frammento dellโeternitร .

Qui l’intervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Il re dellโuniverso ci risusciterร a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabรจi
2 Mac 7,1-2.9-14
ย
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
ย
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: ยซChe cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padriยป.
ย
[E il secondo,] giunto allโultimo respiro, disse: ยซTu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dellโuniverso, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterร a vita nuova ed eternaยป.
ย
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: ยซDal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perchรฉ da lui spero di riaverle di nuovoยป. Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
ย
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซร preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร davvero risurrezione per la vitaยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi lโorecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non cโรจ inganno. R.
ย
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io tโinvoco poichรฉ tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me lโorecchio, ascolta le mie parole, R.
ย
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
allโombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerรฒ il tuo volto,
al risveglio mi sazierรฒ della tua immagine. R.
Seconda Lettura
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi
2 Ts 2,16 – 3,5
ย
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
ย
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perchรฉ la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo รจ anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non รจ di tutti. Ma il Signore รจ fedele: egli vi confermerร e vi custodirร dal Maligno.
ย
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo giร lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori allโamore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38
ย
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ i quali dicono che non cโรจ risurrezione โ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Cโerano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette lโhanno avuta in moglieยป.
ย
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
ย
In quel tempo, disse Gesรน ad alcuni sadducรจi, i quali dicono che non cโรจ risurrezione:
ย
ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
ย
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore
