don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo di domenica 10 Novembre 2019

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Stando al testo appena letto, pare che lโ€™idea di risurrezione di questa setta religiosa del tempo di Gesรน, i sadducei โ€“ e di molti cristiani oggi – fosse quella di una semplice rianimazione di cadavere, poter vivere, dopo la morte, una seconda chance. La grande novitร  apportata da Gesรน, รจ lโ€™invito a pensare invece la risurrezione non come qualcosa che riguarderร  lโ€™aldilร  della vita, ma lโ€™aldiquร  della morte.

Gesรน di Nazareth, ha narrato che il suo Dio รจ quello del roveto ardente del Sinai, che non volendo rivelare a Mosรจ il suo nome (cfr. Es 3, 14), lo invita piuttosto ad andare a liberare i propri fratelli dallโ€™oppressione egiziana. In quell’atto farร  esperienza dell’essenza di Dio. Lโ€™autentico nome di Dio infatti รจ quello di โ€˜liberatoreโ€™. Gesรน ribadisce in questo modo che Dio non รจ il Dio che si preoccupa dei morti, ma dei vivi e soprattutto dei disgraziati, dei prigionieri, dei poveri, degli ultimi. Il nostro Dio รจ solo il Dio della vita e dei viventi, tra i quali Abramo, Isacco e Giacobbe, che sicuramente son morti ma che Gesรน considera viventi, e quindi giร  risorti!

ยซQuelli che sono giudicati degni della vita futuraโ€ฆ non possono piรน morireยป (vv. 35s.). Interessante, Gesรน sta prospettando una possibilitร , una modalitร  di vita che permetterร  di non morire piรน. E qual รจ concretamente? Vivere giร  ora da risorti, e dal Vangelo sappiamo che vive da risorto chi fa coincidere la propria vita (il proprio nome) con lโ€™azione di liberazione (risurrezione) dei fratelli oppressi da una vita diminuita. Chi vive โ€˜risuscitando a vita pienaโ€™ i fratelli, รจ giร  risorto!

ยซGuarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demรฒniยป (Mt 10, 8): รจ questo il grande invito missionario di Gesรน ai suoi, che se vissuto fa sperimentare una vita che non conoscerร  la morte. ยซNoi sappiamo che siamo passati โ€“ giร  ora, adesso, in questa vita – dalla morte alla vita [quindi risorti], perchรฉ amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morteยป (1Gv 3, 14).

Dunque ai sadducei di ieri e di oggi, i quali immaginano la risurrezione come un qualcosa che verrร  dopo la morte, egli ripete ยซvoi siete in grave erroreยป (Mc 12, 27).
I cristiani delle prime comunitร , non si ponevano affatto il problema se e come sarebbero risorti, ma come poter vivere da viventi in questa vita, qui ed ora. Chi vive adesso da amante della feconditร  dellโ€™altro, da liberatore, la morte biologica non lo toccherร  se non nel corpo che si dissolverร  in polvere, ma per il resto la sua persona, la via, continuerร  per sempre.

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ยซGesรน disse: โ€œSapete perchรฉ quel viaggiatore porta con sรฉ un agnello? Tra lโ€™altro non lo puรฒ cavalcare e ad ogni dogana deve pagare il dazio. Lo porta, perchรฉ, quando sarร  affamato, lo ucciderร  e se lo mangerร โ€. Gesรน sorrise e aggiunse: โ€œCerto non potrร  mangiarlo quando รจ vivo. Prima lo ucciderร  e poi lo mangerร . Anche voi potete essere come quellโ€™agnello, che puรฒ essere mangiato soltanto quando รจ giร  cadavere. Vincete la paura per non diventare cadaveri. Finchรฉ sarete vivi, la morte non vi potrร  toccare. Nessuno potrร  mangiarvi. Se la morte vi trova vivi, non vi toccherร โ€ยป (Vangelo di Tommaso).

Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il re dellโ€™universo ci risusciterร  a vita nuova ed eterna.

Dal secondo libro dei Maccabรจi
2 Mac 7,1-2.9-14

ย 
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
ย 
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: ยซChe cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padriยป.
ย 
[E il secondo,] giunto allโ€™ultimo respiro, disse: ยซTu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dellโ€™universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterร  a vita nuova ed eternaยป.
ย 
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: ยซDal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perchรฉ da lui spero di riaverle di nuovoยป. Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
ย 
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซรˆ preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร  davvero risurrezione per la vitaยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi lโ€™orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non cโ€™รจ inganno. R.
ย 
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io tโ€™invoco poichรฉ tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me lโ€™orecchio, ascolta le mie parole, R.
ย 
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
allโ€™ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerรฒ il tuo volto,
al risveglio mi sazierรฒ della tua immagine. R.

Seconda Lettura

Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi
2 Ts 2,16 – 3,5

ย 
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
ย 
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perchรฉ la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo รจ anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non รจ di tutti. Ma il Signore รจ fedele: egli vi confermerร  e vi custodirร  dal Maligno.
ย 
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo giร  lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori allโ€™amore di Dio e alla pazienza di Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38

ย 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ€“ i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione โ€“ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Cโ€™erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette lโ€™hanno avuta in moglieยป.
ย 
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
ย 
In quel tempo, disse Gesรน ad alcuni sadducรจi, i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione:
ย 
ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
ย 
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.

Parola del Signore

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