Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 10 Novembre 2019 – XXXII domenica del Tempo Ordinario, da Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.
Nel Vangelo di questa Domenica (Lc 20, 27-38) Gesรน ricorda ai sadducรจi che i morti risorgono, perchรฉ Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Nel Vangelo di questa domenica compare un caso assurdo, quello di una donna che si sposa e rimane vedova sette volte, avendo sposato tutti i fratelli di suo marito; i Sadducei si servono di questo paradosso per porre la questione di chi lโavrร in moglie nellโaldilร e pongono questo quiz improbabile a Gesรน per dimostrare lโassurditร โ ai loro occhi โ della fede nella risurrezione dei morti.
I Sadducei, infatti, non credevano nella vita eterna. ร la classica domanda che non porta da nessuna parte ed รจ inutile dipanare il caso, รจ solo una trappola. Infatti Gesรน non ci casca e salta di livello. Curioso รจ che saranno proprio i Sadducei quelli che manderanno a morte Gesรน. Ci sono questioni che appartengono a una cultura pragmatica che non crede nellโeternitร e non ha alcuna apertura allโinvisibile.
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ร questo il vero problema tra Gesรน e i Sadducei. Non รจ un problema tra di loro, perchรฉ per credere nellโamore stesso cโรจ da credere nella risurrezione. Lโamore vero, quello senza condizioni, non ha senso per chi non crede nellโeternitร . Se voglio amare fino in fondo ho bisogno di essere libero dalle ansie sul futuro. Per poter amare devo poter morire, devo poter non difendere niente e pensare che questa sia la via dellโesistenza. Non possiamo sentirci vivi senza aprirci allโeternitร .
Come possiamo avere figli se pensiamo di generarli per il nulla? Come possiamo fare del bene o prenderci cura degli altri se non intravvediamo la grande dignitร che รจ scritta nellโuomo? Gesรน allude a tutto ciรฒ con la sua paradossale risposta ai Sadducei: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono ยgli della risurrezione, sono figli di Dioยป
ENTRARE NEL PIANO DI DIO
–ย Non ci si deve sposare? Non รจ questo il punto. Gesรน fa una distinzione tra i figli di questo mondo (con i loro scopi e le loro strategie) e i figli del Regno dei Cieli. Altro รจ sposarsi per sopravvivere e altro รจ sposarsi per entrare nel piano di Dio. Il matrimonio รจ una vocazione al cielo e consegna le grazie e le tribolazioni che mi consentono di arrivare al Padre.
Se il matrimonio รจ fatto solo per โstare beneโ, รจ destinato al fallimento. Mi libererรฒ del coniuge se me ne stancherรฒ o mi farร soffrire. Perchรฉ non capirรฒ che cโรจ qualcosa di piรน grande da accogliere anche nelle difficoltร . Coloro che vivono per la risurrezione sono simili ad angeli, e un angelo รจ un messaggero, ha una missione.
Il matrimonio รจ una missione, un sacramento. Avendo perso questa prospettiva, non รจ sorprendente che ci impantaniamo nei paradossi. Nessuno puรฒ comprendere il significato profondo del matrimonio se non รจ profondamente aperto al Regno dei Cieli. Il matrimonio รจ per il paradiso; รจ per Dio; รจ per ciรฒ che non puรฒ essere portato via dalla morte. E non solo il matrimonio. Tutto ha senso solo se รจ la strada della vita eterna. Altrimenti รจ un vicolo cieco.
Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica
di don Fabio Rosini
Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Il re dellโuniverso ci risusciterร a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabรจi
2 Mac 7,1-2.9-14
ย
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
ย
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: ยซChe cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padriยป.
ย
[E il secondo,] giunto allโultimo respiro, disse: ยซTu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dellโuniverso, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterร a vita nuova ed eternaยป.
ย
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: ยซDal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perchรฉ da lui spero di riaverle di nuovoยป. Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
ย
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซร preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร davvero risurrezione per la vitaยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi lโorecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non cโรจ inganno. R.
ย
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io tโinvoco poichรฉ tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me lโorecchio, ascolta le mie parole, R.
ย
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
allโombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerรฒ il tuo volto,
al risveglio mi sazierรฒ della tua immagine. R.
Seconda Lettura
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi
2 Ts 2,16 – 3,5
ย
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
ย
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perchรฉ la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo รจ anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non รจ di tutti. Ma il Signore รจ fedele: egli vi confermerร e vi custodirร dal Maligno.
ย
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo giร lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori allโamore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38
ย
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ i quali dicono che non cโรจ risurrezione โ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Cโerano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette lโhanno avuta in moglieยป.
ย
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
ย
In quel tempo, disse Gesรน ad alcuni sadducรจi, i quali dicono che non cโรจ risurrezione:
ย
ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
ย
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore
