Abbiamo due figure: un fariseo, ebreo modello, che vive secondo i comandamenti e attraverso un’impegnata devozione, che persino eccede quanto prescritto dalla Legge di Dio, pensa di meritare la salvezza; un pubblicano, peccatore, che sa di dover mendicare il perdono, perchรฉ non ha alcuna cosa da vantare dinnanzi a Dio.
Questa doppia istantanea affiancata forse in origine poteva essere sufficiente per mostrare due modalitร differenti per cercare la medesima salvezza. Molti si sarebbero riconosciuti volentieri nel modello “praticante”; eppure Gesรน qui getta qualche scompiglio nel dire che lui predilige un “non praticante”. Con la trasmissione della parabola, le prime comunitร cristiane hanno calcato la differenza tra i due. Cosรฌ il peccatore รจ diventato innanzitutto un esempio di preghiera umile, a confronto con il giusto che viene descritto come arrogante. Chi si umilia per il male commesso รจ ancora piรน gradito a Dio rispetto a chi fa il bene, e a maggior ragione se quello va a vantarsi con presuntuosa arroganza di tutte le opere buone compiute e sbandierate ai quattro venti. Infine si giunge all’attualitร della Chiesa vivente, dove c’รจ chi, oltre a vantarsi, addirittura disprezza la sorella o il fratello, facendo paragoni: ยซNon sono mica un divorziato risposato, un gay o un trans!ยป; ยซUn musulmano non puรฒ conoscere la veritร meglio di noi cattolici!ยป; ยซNessuno prega il rosario piรน intensamente di me!ยป.
Non solo la presunzione di sentirsi sufficientemente a posto, ma pure il considerare gli altri inferiori a noi รจ sintomo della mancanza di un autentico amore fraterno. Proprio chi si sente amico di Dio dovrebbe guardare con particolare stima e attenzione chi invece gli sembra lontano, perchรฉ Dio stesso si รจ fatto lontano: ha abbracciato le parti piรน oscure di noi e dell’universo. Invece talvolta troviamo un disprezzo della periferia, prediligendo i nostri posti d’onore, al centro; questo evangelo, grazie a Dio, ci ribalta tutto.
Ancora oggi, tra noi, รจ forte la tentazione di pensare di essere piรน cristiani degli altri per il solo fatto che facciamo qualcosa in piรน: qualche incarico in Chiesa, il numero di liturgie frequentate, la quantitร di denaro donata in elemosina… ma non รจ nulla di tutto ciรฒ a renderci piรน giusti di fronte a Dio, anzi: il perfezionismo che ci illude di essere autosufficienti ci allontana dalla santitร ricevuta da chi, nella vita in generale, si aggrappa unicamente alla misericordia di Dio per accogliere dalle sue mani ogni bene.
Commento a cura di:

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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
Letture della
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
La preghiera del povero attraversa le nubi
Dal libro del Sirร cide
Sir 35,15b-17.20-22a
ย
Il Signore รจ giudice
e per lui non cโรจ preferenza di persone.
ย
Non รจ parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dellโoppresso.
Non trascura la supplica dellโorfano,
nรฉ la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre รจ accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
ย
La preghiera del povero attraversa le nubi
nรฉ si quieta finchรฉ non sia arrivata;
non desiste finchรฉ lโAltissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito lโequitร .
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 33 (34)
R. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirรฒ il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.
ย
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce. R.
ย
Il Signore รจ vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarร condannato chi in lui si rifugia. R.
Seconda Lettura
Mi resta soltanto la corona di giustizia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 4,6-8.16-18
ย
Figlio mio, io sto giร per essere versato in offerta ed รจ giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerร in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
ย
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore perรฒ mi รจ stato vicino e mi ha dato forza, perchรฉ io potessi portare a compimento lโannuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e cosรฌ fui liberato dalla bocca del leone.
ย
Il Signore mi libererร da ogni male e mi porterร in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Il pubblicano tornรฒ a casa giustificato, a differenza del fariseo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,9-14
ย
In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโintima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
ย
ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโaltro pubblicano.
ย
Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ.
ย
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ.
ย
Io vi dico: questi, a differenza dellโaltro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, chi invece si umilia sarร esaltatoยป.
Parola del Signore
