p. Lorenzo Montecalvo – Commento al Vangelo del giorno – 23 Ottobre 2019

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La parola di Dio oggi รจ rivolta soprattutto a noi ministri della Parola di Dio e dell’Eucarestia. Si, oggi Gesรน rivolge la sua Parola a noi del clero: preti e vescovi. Noi del clero abbiamo il privilegio di essere gli amministratori delle ricchezze soprannaturali che il Padrone (Gesรน Cristo) ci ha affidato; perรฒ il privilegio comporta anche una grande responsabilitร . Saremo condannati all’inferno se non abbiamo amministrato i beni soprannaturali con onestร , con zelo e con bontร , dando gloria alla Trinitร .

I beni soprannaturali non sono una merce che si vende o si compra. รˆ terribilmente peccaminoso organizzare il culto per fare soldi. Purtroppo non mancano preti che promuovono il culto per fare soldi. Se il prete cerca la gloria di Dio e la santitร  dei fedeli non morirร  di fame. La Divina Provvidenza c’รจ. Se il prete cerca anzitutto il regno di Dio, avrร  sempre il pane quotidiano.

I beni soprannaturali devono essere amministrati con zelo, cioรจ con passione. Il prete deve dire con Gesรน: “Lo zelo per la casa del Signore mi divora”. L’accidia รจ diabolica. I preti non sono pochi. La messe รจ molta, ma sono pochi i preti che danno la vita per l’evangelizzazione. Guai se il Signore venisse oggi e troverebbe noi preti seduti comodamente sulla poltrona.

I ministri del Signore devono lavorare spinti dall’amore di far conoscere la misericordia di Dio. Chi cerca la propria gloria e si serve del Vangelo per essere ammirato e applaudito, un giorno si troverร  con la bocca nella polvere. Il Signore umilia i superbi.

Voi laici non esitate a correggere fraternamente il clero che non vive secondo gli insegnamenti del Vangelo. Non abbiate timore se il parroco, correggendolo, vi toglierร  il ruolo che vi รจ stato assegnato in parrocchia . รˆ meglio avere un ruolo eterno in Paradiso che un ruolo temporaneo in terra. Chi ha orecchi per intendere intenda. Amen. Alleluia.

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P. Lorenzo Montecalvoย  (Fonte)

A chiunque fu dato molto, molto sarร  chiesto.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 39-48
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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซCercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.
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Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
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Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโ€™amministratore fidato e prudente, che il padrone metterร  a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร  a capo di tutti i suoi averi.
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Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โ€œIl mio padrone tarda a venireโ€, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร  un giorno in cui non se lโ€™aspetta e a unโ€™ora che non sa, lo punirร  severamente e gli infliggerร  la sorte che meritano gli infedeli.
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Il servo che, conoscendo la volontร  del padrone, non avrร  disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร  molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร  fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร  poche.
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A chiunque fu dato molto, molto sarร  chiesto; a chi fu affidato molto, sarร  richiesto molto di piรนยป.

Parola del Signore

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