L’uomo soccorso dal buon samaritano scendeva da Gerusalemme, fu spogliato di tutto, percosso a sangue e abbandonato. A noi puรฒ ricordare Gesรน nella sua passione, perchรฉ Luca che scrive questa parabola sceglie appositamente alcune espressioni alla luce della Pasqua. Ma mi viene da pensare anche a un amico che subรฌ un’esperienza simile, se non addirittura piรน grave.
Dovette correre nella notte per un bel po’, seguendo una luce visibile anche da un miope senza piรน occhiali, per trovare una famiglia. Anche in quel caso fu un uomo di tradizione religiosa diversa dalla sua, un musulmano, a salvargli la vita. Non furono le sciabolate a intimorire l’uomo insaguinato nรฉ il soccorritore.
Che forse non aveva mai letto questa parabola del buon samaritano, ma sicuramente si รจ fatto vicino all’uomo, vicino all’evangelo, vicino a Dio che si fa vicino all’uomo. Per la carne crocifissa che gli ha citofonato alla porta, il nostro samaritano che non va in chiesa รจ comunque giunto all’incarnazione vivente di questa parabola. La testimonianza di sangue vale piรน di mille lezioni cattedratiche di teologia morale o di dialogo interreligioso, soprattutto quelle che lasciano la vita degli studenti esattamente come l’hanno trovata, magari dopo averla riempita di cose astratte da fare o non fare, senza perรฒ mai accenderla di amore per il vicino.
Quel vicino, il “prossimo” che consente di avvicinarci a Dio e di entrare nel suo amore, รจ proprio la persona che ci capita. Non solo se รจ tutta bella pulita e profumata ma soprattutto quando la ritroviamo sporca di violenza, con le ferite aperte sulla pelle. Senza indagare preliminarmente se in qualche modo se la sia cercata, siamo chiamati ad accorgerci della sua presenza e a farci presenti a lei. Della violenza infatti siamo tutti vittime, inclusi i carnefici: solo un gesto di amore incondizionato puรฒ cambiare la loro vita. Cristiano o non cristiano, definisciti come vuoi: ma anche tu fa’ cosรฌ.
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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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Chi รจ il mio prossimo?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 25-37
In quel tempo, un dottore della Legge si alzรฒ per mettere alla prova Gesรน e chiese: ยซMaestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซChe cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?ยป. Costui rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stessoยป. Gli disse: ยซHai risposto bene; faโ questo e vivraiยป.
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesรน: ยซE chi รจ mio prossimo?ยป. Gesรน riprese: ยซUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gรจrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passรฒ oltre. Anche un levรฌta, giunto in quel luogo, vide e passรฒ oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciรฒ le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricรฒ sulla sua cavalcatura, lo portรฒ in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirรฒ fuori due denari e li diede allโalbergatore, dicendo: โAbbi cura di lui; ciรฒ che spenderai in piรน, te lo pagherรฒ al mio ritornoโ. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che รจ caduto nelle mani dei briganti?ยป. Quello rispose: ยซChi ha avuto compassione di luiยป. Gesรน gli disse: ยซVaโ e anche tu faโ cosรฌยป.
Parola del Signore.
