La fede รจ relazione con Dio
Questa domenica ci troviamo di fronte agli apostoli che chiedono a Gesรน di aumentare la loro fede, ed Egli risponde in maniera paradossale: ยซSe aveste fede quanto un granellino di senape, potreste dire a questo gelso: sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbeยป (Lc 17,6). La richiesta dei discepoli presuppone un concetto di quantitร : โaumentareโ la fede, come se fosse qualcosa di cui poter parlare in termini di poco o molto, presupponendo che solo una adeguata quantitร consenta il verificarsi di determinate cose. Ora, un granello di senape รจ infinitesimale e Gesรน, identificando una quantitร irrisoria, quasi invisibile ad occhio nudo, sta dicendo che non ha senso parlare di fede in termini di quantitร .
Ma allora cosโรจ la fede? ร un rapporto, una relazione, non esiste per se stessa. La fede รจ un atto, รจ fidarsi di Dio. Il Signore sta dicendo che la fede non รจ un bagaglio funzionante se ha un certo peso, ma un atto da praticare ed esercitare. La fede non ce lโabbiamo in tasca, non lโabbiamo per certa, poichรฉ non รจ quantificabile; ma รจ esercitabile e chiede sempre di crescere e di camminare. Al mattino, appena sveglio, devi entrare nella fede di oggi, che non รจ piรน quella di ieri. La fede dร la vita nuova in Cristo, che fa pulsare nella nostra esistenza la natura dei figli di Dio; non รจ qualcosa che misuri a chili, e neppure รจ il bagaglio di nozioni che reciti nel Credo, contenente i dati fondamentali del nostro essere cristiani. Camminare โnella fedeโ significa entrare in relazione con Dio; agisci โnella fedeโ mentre vivi una relazione con Dio. Se non lo fai vivi al di fuori di questo rapporto fondamentale.
Emerge poi il termine celeberrimo dei ยซservi inutiliยป, una volta fatto il loro dovere. Lโidea comune al riguardo รจ un concetto molto umile, per cui nessuno รจ da ritenersi indispensabile, a prescindere dallโimportanza e dalla quantitร del lavoro svolto. Qui, perรฒ, occorre una precisazione etimologica. ยซInutileยป, in latino, vuol dire una cosa un poโ diversa: in-utilis ossia โcolui che non ha utileโ. In greco il termine a-kreios ha un alfa privativo che indica non ha diritto al salario, allโutile. Infatti Gesรน conclude invitando gli apostoli a dire: ยซSiamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fareยป (Lc 17,10), solo il nostro dovere.
Si tratta di capire che la ricompensa della fede รจ la fede stessa; vivere la vita della fede รจ ricompensa a se stessa. La realtร di vivere le cose di Dio, di lavorare nella sua vigna รจ giร salvezza, รจ privilegio. Quante volte nella Chiesa abbiamo prestato servizio e poi abbiamo fatto delle rimostranze, chiesto il conto, presentato i nostri diritti perchรฉ abbiamo lavorato. Agendo cosรฌ non abbiamo ricevuto la vera ricompensa, perchรฉ la cerchiamo dai nostri simili, dai riconoscimenti, dal mondo. La vera ricompensa รจ proprio il servizio, quello che Dio ci chiede; quella รจ la nostra gioia, il nostro tesoro: lavorare nella vigna del Signore.
Dio certamente ha diritto di chiedermi dei servizi e di compiere una missione. La mia ricompensa sarร adempiere, perchรฉ le cose che Dio mi domanda sono i regali che mi fa, sono le sue grazie che mette nella mia vita. La nostra ricompensa รจ essere contenti delle cose buone che abbiamo lโoccasione di compiere.
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Letture della
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Il giusto vivrร per la sua fede.
Dal libro del profeta Abacuc
Ab 1,2-3;2,2-4
ย
Fino a quando, Signore, implorerรฒ aiuto
e non ascolti,
a te alzerรฒ il grido: ยซViolenza!ยป
e non salvi?
Perchรฉ mi fai vedere lโiniquitร
e resti spettatore dellโoppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
ย
Il Signore rispose e mi disse:
ยซScrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perchรฉ la si legga speditamente.
ร una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perchรฉ certo verrร e non tarderร .
Ecco, soccombe colui che non ha lโanimo retto,
mentre il giusto vivrร per la sua fedeยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 94 (95)
R. Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
ย
Entrate: prostrร ti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
ร lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.
ย
Se ascoltaste oggi la sua voce!
ยซNon indurite il cuore come a Merรฌba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opereยป. R.
Seconda Lettura
Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 1,6-8.13-14
ย
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che รจ in te mediante lโimposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di caritร e di prudenza.
ย
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, nรฉ di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
ย
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e lโamore, che sono in Cristo Gesรน. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti รจ stato affidato.
Parola di Dio
Vangelo
Se aveste fede!
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 5-10
ย
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: ยซAccresci in noi la fede!ยป.
ย
Il Signore rispose: ยซSe aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: โSrร dicati e vai a piantarti nel mareโ, ed esso vi obbedirebbe.
ย
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirร , quando rientra dal campo: โVieni subito e mettiti a tavolaโ? Non gli dirร piuttosto: โPrepara da mangiare, strรญngiti le vesti ai fianchi e sรฉrvimi, finchรฉ avrรฒ mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tuโ? Avrร forse gratitudine verso quel servo, perchรฉ ha eseguito gli ordini ricevuti?
ย
Cosรฌ anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi รจ stato ordinato, dite: โSiamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fareโยป.
Parola del Signore
