โLa danza della Trinitร si fa cosa ancora piรน concreta e viva. La danza della Trinitร che danza le beatitudini, gioisce della vera umanitร della persona. Gesรน dopo la tristezza per la non comprensione dello spirito delle beatitudini, gioisce perchรฉ i piccoli comprendono ciรฒ che Lui รจ venuto a portare e ciรฒ che il Padre gli comunica come dono per lโumanitร . E Gesรน danza, danza la vita col Padre che rivela il segreto della vita ai piccoli, ai san Francesco che danzano la vita coi piccoli anche oggi. Noi che tradiamo continuamente lo spirito del vangelo, come tradiamo lo spirito di san Francesco e tanti altri che vivono lo spirito delle beatitudini, siamo invitati a sentire il ritmo di questa danza di amore che giunge a noi come dono dello Spirito che aleggia sulle acque del nostro cuore e della nostra vita.
Gesรน realizza lo spirito delle beatitudini facendole diventare dono da condividere, realizzando lโumanitร del povero, dellโafflitto, del puro di cuore, di colui che realizza il Regno. In queste situazioni Gesรน realizza la sua umanitร divenendo scandalo per il suo mondo. Cosรฌ noi siamo scandalizzati da questa sua richiesta di accoglienza di vita, la giudichiamo cosa da matti, cosa impossibile. La giudichiamo cosรฌ perdendo ogni giudizio di giustizia, perchรฉ vogliamo difendere il nostro modo disumano di gestire la nostra esistenza. Non riusciamo a capire ciรฒ che comprendono i piccoli, ma noi, e la nostra societร con noi, siamo drogati, sempre piรน drogati, sempre piรน autodistruggenti, sempre piรน dipendenti inconsciamente da una modalitร di vita che appesantisce. Si presenta a noi come un dono, come progresso, come un carico leggero, ma non troviamo piรน ristoro, non troviamo piรน la nostra umanitร .
Questo brano รจ uno squarcio sul cuore di Gesรน che non รจ interessato a dottrine e morali di ogni genere, non รจ interessato a tecniche di vita che ci prendono ma diventano unโaltra cosa da fare. Questo squarcio sul cuore di Gesรน ci mostra la vita vera che viene da Lui e ci porta a cogliere la nostra vera umanitร .
La nostra dipendenza dalle tecnologie, non da ultimo i nostri smartphone o telefonini di varia generazione, la dice lunga su quanto noi viviamo e su quanto noi siamo vissuti dalle cose. Il nostro essere drogati non รจ percepito eppure diventa ogni giorno di piรน fonte di psicosi, soprattutto sulla mente dei piรน piccoli.
Noi ci scandalizziamo di queste parole di Gesรน, ma sono cosa vera che ci invita a disintossicarci da una realtร di progresso che diventa sempre piรน stringente: un cappio al collo che prima o poi ci impiccherร , se giร non lโha fatto. Abbiamo un modo di decidere della nostra vita che รจ anti evangelico, ma questo passi se fosse solo questo. Il problema รจ che questa anti evangelicitร รจ disumanitร che ci uccide dentro poco alla volta giorno dopo giorno.
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Accogliere lโinvito di Gesรน ad essere piccoli per comprendere i segreti della vita nella mitezza e nella povertร forse ci porta ad essere un poโ fuori dal nostro mondo. Ma senzโaltro ci porta a ritornare a vedere che cosa รจ vero e ciรฒ che invece รจ unโillusione del reale. Il nostro reale รจ sempre piรน una realtร virtuale dove lโincontro diventa sempre meno vero. ร realtร virtuale che significa falsa, non vera, anche se reale perchรฉ ci porta via un sacco di tempo in cose sempre piรน vuote e inutili. Ci fa risparmiare tempo perchรฉ ci mette in contatto in poco tempo con un sacco di realtร e ci dona un sacco di possibilitร . Ma quando questo diventa lo scopo e non piรน il mezzo, come giร sta accadendo, la cosa diventa sempre piรน reale e sempre piรน falsa, non vera, per la nostra vita e per lโumanizzazione della nostra esistenza.
Cosa cโรจ di vero in questa reale realtร virtuale? Nulla! Eppure la viviamo come cosa vera quando vera non รจ. Accogliere lโinvito di Gesรน alle beatitudini entrando nella danza di gioia della Trinitร stessa, รจ cosa da fuori di testa e, allo stesso tempo, รจ cosa impossibile. Ma chi se ne frega, mi viene da dire. Accogliere questo รจ accogliere la salvezza, non accogliere questo invito รจ perdizione.
Gesรน fa lutto per chi non accoglie la dinamica umana e umanizzante della Buona Notizia; Gesรน fa festa con noi perchรจ vede i piccoli che accolgono non tanto il suo messaggio, quanto invece il messaggio di vita, che dona vita, che Lui รจ venuto a portare.
ร vita che ci invita a giocare il duplice gioco della vita che Gesรน vive giocando il lamento e giocando la danza. Si lamenta del male e gioisce del bene. Distingue il male dal bene, non fa di ogni erba un fascio. Distingue ma non dividendo mai la vita dellโuomo dalla vita del Padre. Gioisce del bene e si contrista del male, ma non crea spazi di ingiustizia giudicando, non condanna noi drogati di tecnologia e di mercato, ci invita a danzare. Attende alla porta della nostra casa, bussa e attende risposta. Chiama droga e peso che uccide ciรฒ che noi dipingiamo come solo progresso. Distingue il reale dal vero e ci incita a cogliere la bellezza vera della povertร , della semplificazione, del rallentare, dello spegnere il cell. Questo che a noi sembra giogo, in realtร รจ dolcezza, รจ leggerezza, รจ ristoro per la nostra esistenza.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore
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Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo Marco
Mt 11, 25-30
In quel tempo Gesรน disse:
ยซTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
