Vangelo di oggi
ย Settembre, XXV settimana del Tempo Ordinario
Commento: Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallรจs, Barcelona, Spagna)
ยซIl Figlio dellโuomo sta per essere consegnato nelle mani degli uominiยป
Oggi, oltre due mila anni dopo, lโannunzio della passione di Gesรน ci provoca ancora. Che lโAutore della Vita annunci la sua morte per mezzo di quelli per i quali รจ venuto a dare assolutamente tutto, รจ una chiara provocazione. Si potrebbe dire che non era necessario, che sia stata unโesagerazione. Lo dimentichiamo spesso: il peso che opprime il cuore di Cristo, il nostro peccato, il piรน radicale dei mali, la causa e lโeffetto di metterci al posto di Dio. Peggio ancora, non ci lasciamo amare da Dio e ci impegnamo a rimanere rinchiusi nelle nostre meschine categorie e nellโimmediatezza della vita presente. Eโ cosรฌ necessario che ci riconosciamo peccatori, come รจ necessario ammettere che Dio ci ama nel Figlio suo Gesรบ Cristo. Dopo tutto siamo come i discepoli, ยซEssi perรฒ non capivano queste parole: restavano per loro cosรฌ misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomentoยป (Lc 9,45).
Per dirlo con una immagine: potremmo trovare nel Cielo tutti i vizi ed i peccati, ma non la superbia, giacchรฉ il superbo non riconosce mai il suo peccato e non si lascia perdonare da un Dio che ama fino al punto di morire per noi. E nellโinferno potremmo trovare tutte le virtรน, ma non lโumiltร , perchรฉ lโumile si riconosce cosรฌ comโรจ e sa molto bene che senza la grazia di Dio non puรฒ smettere di offenderlo, cosรฌ come neppure puรฒ corrispondere alla sua Bontร .
Una delle chiavi della saggezza cristiana รจ riconoscere la grandezza e lโimmensitร dellโAmore di Dio e contemporaneamente ammettere la nostra grettezza e la viltร del nostro peccato. Siamo cosรฌ lenti a capirlo! Il giorno in cui scopriremo che abbiamo lโAmore di Dio alla portata di mano, quel giorno diremo come santโAgostino, con lacrime dโAmore: ยซTardi ti ho amato, mio Dio!ยป. Quel giorno puรฒ essere oggi. Puรฒ essere oggi. Forse.
- Pubblicitร -
