p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 28 Settembre 2019

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Gesรน ha appena vissuto la trasfigurazione sul monte dove il Padre grida dallโ€™alto la necessitร  primaria dellโ€™uomo: Ascoltatelo, questo mio Figlio!

Gesรน scende dal monte e incontra lโ€™indemoniato che i suoi discepoli non riescono a scacciare: si avvicina e sana questo figlio primogenito.

Gesรน il Primogenito del Padre, Parola vivente, si incontra con questo primogenito indemoniato: si identifica in lui prendendo su di sรฉ il male della sua vita. Cosa che i discepoli non possono fare perchรฉ non si sono trasfigurati in Gesรน prendendo su di sรฉ la sua Parola.

Centrale รจ la chiamata allโ€™ascolto che parte dallโ€™esperienza del battesimo di Gesรน, attraversa la Trasfigurazione che Gesรน ha appena vissuto coi tre discepoli, giunge, dopo la liberazione dellโ€™indemoniato, a questo momento: mentre tutti erano ammirati per le grandi cose che Gesรน faceva, Lui ribadisce la cosa piรน importante: โ€œMettetevi bene in mente queste paroleโ€.

Fate entrare nei vostri orecchi queste parole. Tu sei il Cristo, dice Pietro di Gesรน. E Gesรน: mettetevi bene in mente che io debbo andare a Gerusalemme ed essere inchiodato alla Croce.

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Ficcatevi nelle orecchie questa Parola, come il seme va ficcato sotto terra dove la terra รจ dura. Il seme necessita che noi buchiamo quella terra dura per potere entrare. Solo cosรฌ potrร  germogliare. La Parola va ficcata lรฌ e chiusa. Senza bucare le nostre orecchie per ficcare il seme nel cuore della nostra vita, non si arriva a nulla, il seme non puรฒ germinare. La Parola entra tra mille ostacoli. Sappiamo che lโ€™ostacolo piรน grande รจ la nostra impermeabilitร  a questa Parola che ci scivola addosso come se noi fossimo coperti da una mantella protettiva dellโ€™acqua, come se noi avessimo addosso quel mantello di piume e di grasso che protegge le oche dallโ€™acqua che le bagnerebbe dentro e le raffredderebbe: si bagnano fuori, ma lโ€™acqua non penetra.

Gesรน ci dร  un comandamento forte, usa un imperativo che non lascia molto spazio alla trattativa, lo usa con una carica di supplica: sa che se non ci lasciamo fecondare da questa Parola noi saremo sempre unโ€™umanitร  allo sbando. Lui non lo fa per sรฉ, non ha interessi egoistici, lo dice e lo fa per il nostro bene. Ci supplica di ascoltarlo con intensitร  perchรฉ questa Parola ci fa bene, ci fa vivere.

La richiesta di Gesรน รจ chiara come altrettanto chiara รจ la risposta dei discepoli, di noi suoi discepoli: โ€œEssi non capivano (โ€ฆ) e avevano timore di interrogarlo su questo argomentoโ€.

Mettere al nostro orecchio questa Parola diventa gesto che fa germogliare questa Parola. Noi germiniamo secondo le parole che mettiamo allโ€™orecchio. Uno pensa, agisce e sente secondo la parola che ha nellโ€™orecchio. Noi spesso abbiamo nellโ€™orecchio la parola, cioรจ la menzogna, del Maligno che รจ egoismo, dominio, parola dellโ€™avere, avere paura, paura della morte.

Ficcatevi bene in testa quello che vi dico: mettetevi sullโ€™orecchio questโ€™altra Parola che รจ la cosa piรน bella che vi sia, cosa bella che noi riteniamo brutta e inaccettabile, che noi non capiamo e che non vogliamo capire, non chiediamo nessuna spiegazione. La Parola รจ questa: il Figlio dellโ€™uomo sta per consegnarsi nelle mani degli uomini! Lui si fida di noi perchรฉ ci ama infinitamente. Questo รจ Gesรน, questa รจ la Parola: Dio รจ Colui che si mette nelle mani degli uomini, perchรฉ Dio ha una grande fede negli uomini. Ha un bel fegato!!! Lui รจ amore infinito che si fida anche se sa cosa gli capiterร . Lo fa nonostante questo, si consegna, si fida.

Noi non capiamo semplicemente perchรฉ non condividiamo questo modo di essere di Dio che รจ provocazione per noi. Non lo capiamo, per questo non sappiamo scacciare lo spirito del male che alberga nel primogenito dellโ€™uomo dal figlio indemoniato. Non lo sappiamo scacciare dal fratello perchรฉ non lo vogliamo scacciare da noi. Non solo: non vogliamo che nemmeno il Cristo lo scacci. Ficcatevi bene in testa questa Parola: ma essi, ma noi, non capivano e non erano nemmeno interessati a chiedere spiegazioni. Il loro non capire, come il nostro, era un non volere capire, un rifiutare la Parola di Gesรน che si incarna nel dono totale di sรฉ.

Il cammino della Buona Notizia ci vuole portare a vincere il male che รจ in noi e che ci chiude allโ€™accoglienza del seme della Parola e noi nelle nostre giornate continuiamo a non comprendere e a non scacciare questo spirito del male che ci rende sordi prima e muti poi perchรฉ il seme non puรฒ entrare, non puรฒ essere chiuso nel sepolcro, non puรฒ portare frutti di resurrezione.

Il Vangelo ci vuole portare a vincere il male in modo nuovo, come Gesรน: ci lasciamo ficcare in testa questo annuncio della Buona Notizia? Lasciamo che la nostra incredulitร  si incontri e venga fecondata da Gesรน Parola che dona se stesso consegnandosi nelle mani degli uomini, cioรจ nelle nostre?

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

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