Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 22 settembre 2019.
Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirร ogni settimana.
Dona perdonando e perdona donando. Non รจ un gioco di parole, ma lo stile di Dio verso di noi. Se abbiamo causato del male, riscattiamolo col bene. “Vogliatevi – dice San Pietro nella sua lettera – vogliatevi molto bene tra voi, perchรฉ l’amore cancella una grande quantitร di peccati” ( 1Pt 4,8).
Se abbiamo ingannato, frodato, sfruttato, speculato, allora copriamo e riscattiamoci con la veritร , l’onestร , col servizio e la giustizia, perchรฉ noi siamo solo amministratori, non padroni o proprietari. Quando il dono sostituisce lo sfruttamento, quando l’ingiustizia รจ rimpiazzata dall’accoglienza, diventiamo amministratori responsabili e discepoli del Cristo. Responsabili dei doni e dei talenti ricevuti dal Signore, per renderci utili agli altri nella condivisione e partecipazione fraterna.
C’รจ una falsa fede: quella di chi pensa di essere a posto in coscienza perchรฉ compie pratiche religiose costantemente, partecipa a celebrazioni e liturgie, o si mette la mano in tasca per elemosinare il resto di un caffรจ.
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Ce lo sbatte in faccia quel guastafeste del profeta Amos nella prima lettura di questa domenica: sono dei praticanti la religione e non vedono l’ora che siano finite le funzioni sacre per poter tornare ai propri affari, che sono perlomeno discutibili, tutti tesi a creare una ingannevole ed iniqua ricchezza, acquisita sulle spalle degli altri, soprattutto dei piรน poveri.
Certamente non ci salveremo per le nostre elemosine, ma perchรฉ, anche nel poco, condividiamo del nostro.
Letture della
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.
Dal libro del profeta Amos
Am 8,4-7
ย
Il Signore mi disse:
ย
ยซAscoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: โQuando sarร passato il novilunio
e si potrร vendere il grano?
E il sabato, perchรฉ si possa smerciare il frumento,
diminuendo lโefa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del granoโยป.
ย
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
ยซCerto, non dimenticherรฒ mai tutte le loro opereยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 112 (113)
R. Benedetto il Signore che rialza il povero.
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
ย
Su tutte le genti eccelso รจ il Signore,
piรน alta dei cieli รจ la sua gloria.
Chi รจ come il Signore, nostro Dio,
che siede nellโalto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra? R.
ย
Solleva dalla polvere il debole,
dallโimmondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prรฌncipi,
tra i prรฌncipi del suo popolo. R.
Seconda Lettura
Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 2,1-8
ย
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perchรฉ possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa รจ cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della veritร .
ย
Uno solo, infatti, รจ Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, lโuomo Cristo Gesรน, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli lโha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo โ dico la veritร , non mentisco โ, maestro dei pagani nella fede e nella veritร .
ย
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.
Parola di Dio
Vangelo
Non potete servire Dio e la ricchezza.

Lc 16, 1-13
ย
In quel tempo, Gesรน diceva ai discepoli:
ย
ยซUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamรฒ e gli disse: โChe cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non potrai piรน amministrareโ.
ย
Lโamministratore disse tra sรฉ: โChe cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie lโamministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farรฒ perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dallโamministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaโ.
ย
Chiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: โTu quanto devi al mio padrone?โ. Quello rispose: โCento barili dโolioโ. Gli disse: โPrendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaโ. Poi disse a un altro: โTu quanto devi?โ. Rispose: โCento misure di granoโ. Gli disse: โPrendi la tua ricevuta e scrivi ottantaโ.
ย
Il padrone lodรฒ quellโamministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.
ย
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchรฉ, quando questa verrร a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
ย
Chi รจ fedele in cose di poco conto, รจ fedele anche in cose importanti; e chi รจ disonesto in cose di poco conto, รจ disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderร quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darร la vostra?
ย
Nessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร lโuno e amerร lโaltro, oppure si affezionerร allโuno e disprezzerร lโaltro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve: Lc 16,10-13
